I sindacati impegnati nel rinnovo dei contratti statali aspettano ancora di essere convocati all’Aran, l’Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazione: le parti sociali devono essere chiamate per avviare il tavolo tecnico per siglare l’aumento degli stipendi dei dipendenti pubblici. Il tavolo tra governo e sindacati all’Aran non può però partire se il ministro della Pubblica amministrazione non invierà prima la direttiva. Il ministro Madia ha rassicurato sindacati e dipendenti pubblici che il governo rispetterà gli impegni presi lo scorso 30 novembre quando è stato firmato l’accordo quadro per un aumento degli stipendi di 85 euro medi lordi mensili. Lo scorso 11 aprile nel Documento di Economia e Finanza approvato dal Consiglio dei ministri, sono stati stanziati 2,8 miliardi di euro per il pubblico impiego, settore statale e non statale.
Ma lo stanziamento previsto dal governo per il rinnovo dei contratti statali non ha soddisfatto tutti i sindacati, come la Cgil e l’Anief che hanno contestato le cifre. In ogni caso tutte le parti sociali coinvolte nel rinnovo dei contratti statali sono d’accordo sul fatto che il governo non debba perdere altro tempo per lo sblocco dell’aumento degli stipendi dei dipendenti pubblici, aumento fermo dal 2008. Secondo le rassicurazioni del ministro Madia il governo è al lavoro per chiudere la partita e lei stessa invierà presto la direttiva all’Aran per la ripresa della trattativa con i sindacati.