Si attende ancora che il rinnovo dei contratti statali arrivi in porto dopo che lo scorso 30 novembre è stato firmato da governo e sindacati l’accordo quadro per l’aumento degli stipendi dei dipendenti pubblici bloccati dal 2008. I sindacati chiedono che il governo rispetti i tempi e che il ministro della Pubblica amministrazione Marianna Madia invii all’Aran la direttiva per l’apertura del tavolo tecnico. Intanto ieri si è svolta l´audizione informale di Cgil, Cisl e Uil, prevista nell’ambito dell’esame del decreto legislativo sul Testo Unico del Pubblico Impiego. Al termine dell’incontro, in una nota congiunta, i sindacati confederali hanno annunciano che “chiederanno un incontro al Ministero della Funzione Pubblica per presentare le proprie proposte di emendamenti e contemporaneamente chiedere ulteriori modifiche al testo”. Cgil, Cisl e Uil hanno inoltre sottolineato che è “necessario che l’iter del decreto possa procedere parallelamente all’avvio dei tavoli di rinnovo dei contratti del Pubblico Impiego, anche per rendere esplicita la volontà di chiudere la lunga fase di blocco”. Affinché si arrivi quindi al rinnovo dei contratti statali le segreterie confederali hanno sollecitato “l’adozione degli indispensabili atti di indirizzo, almeno per le materie che possono già essere oggetto di confronto, in attesa della conversione in legge del decreto”.
Resta ancora sul tavolo del governo il rinnovo dei contratti statali per i quali i dipendenti pubblici aspettano l’aumento degli stipendi dal 2008. Dopo l’incontro informale che si svolto ieri tra Cgil, Cisl e Uil per quanto riguarda il Testo Unico del Pubblico Impiego, i sindacati hanno avanzato le loro richieste al governo. Oltre ad annunciare la presentazione di proposte di modifica al TU, i sindacati confederali hanno anche posto di nuovo l’accento sulla contrattazione. Nella nota ufficiale diffusa dopo l’incontro le segreterie confederali di Cgil, Cisl e Uil hanno infatti ribadito i contenuti dell’accordo quadro firmato lo scorso 30 novembre e hanno sottolineato come sia “indispensabile che l’iter del decreto renda esplicito, all’atto della conversione in legge, il trasferimento di competenze dalla legge alla contrattazione, superando alcuni limiti attualmente presenti nei testi di cui agli articoli 2, 5 e 40”. E’ necessario per Cgil, Cisl e Uil “un nuovo sistema di relazioni sindacali, che vada oltre un mero ruolo consultivo, come sottoscritto nell’intesa del 30 novembre, deve consentire alla contrattazione, sia nazionale che decentrata, di poter intervenire sui processi organizzativi della P.A., ai fini di una maggiore qualità ed efficienza della stessa”. (aggiornamento di Stefania La Malfa)