Sul fronte contratti statali, è ancora il ministro dell’Istruzione a presentare la propria “spinta” verso il Consiglio dei Ministri per provare una stretta sullo sblocco e il rinnovo di tutti i contratti del pubblico impiego. «È necessario il riconoscimento sociale ed economico degli operatori della scuola, con l’urgenza di eliminare il blocco dei rinnovi contrattuali, che perdura da otto anni, una cosa che non c’è in nessun altro Paese d’Europa», ha ripetuto il ministro Miur in un incontro a Modena sul fronte scuola. Nella stessa occasione, la Fedeli ha ribadito la forte importanza dell’intesa raggiunta con il ministro dell’Economia per la trasformazione di 15.1000 posti di organico di fatto in «organico di diritto che, sommati ai posti già vacanti e a quelli che saranno disponibili dai pensionamenti, porteranno le immissioni in ruolo dell’a.s. 2017/18 a 52.000», riporta Orizzonte Scuola. Il problema dei precari e dei tanti dipendenti statali non preoccupa e occupa i pensieri solo della Scuola italiana; come ha riferito il ministro Madia nella giornata di mercoledì, la stabilizzazione approderà nel decreto sul lavoro pubblico.



Settimana prossima dovrebbe arrivare finalmente la riforma Madia in maniera ultimata, con il rinnovo e lo sblocco dei contratti pubblici ma anche, per l’appunto, una stretta sul fronte precari. «Nel decreto sul lavoro pubblico c’è una norma importante che nasce dalla sperimentazione positiva fatta sulle educatrici dei nidi e su alcuni centri di ricerca come l’Istat, dove si superano alcune norme illogiche, come quelle per esempio che oggi non consentono di utilizzare le risorse che stanno sui contratti temporanei per assunzioni stabili»; secondo la Madia bisogna sicuramente superare il cattivo reclutamento che è avvenuto negli scorsi anni, generando il fenomeno del precariato nella PA. «Questa norma che verrà approvata in via definitiva la prossima settimana servirà certamente a portare avanti una serie di assunzioni stabili laddove invece sono stati violati in passato i diritti dei lavoratori reiterando i contratti temporanei», ha promesso e chiosato il ministro Madia.

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