Giornata di sciopero sul fronte del gioco d’azzardo, con uno dei più importanti Casinò d’Italia che nel giorno della discussione in Consiglio Comunale ha deciso di incrociare le braccia a segno di richiesta di un accordo maggiore tra Comune, lavoratori e dirigenza. Oggi si decide infatti il destino del Casinò e della Casa del Gioco di Venezia, con i sindacati pronti sul piede di guerra contro il sindaco Brugnaro: «Il Casinò di Venezia continua a erogare al Comune di Venezia ingenti risorse, ben più di quelle fornite da Campione, Saint Vincent e Sanremo, gli altri tre Casinò italiani, che hanno sistemi di convenzione non predatori e che mantengono in sicurezza le loro aziende. Eppure viene definito in perdita, perché, diversamente da quanto indicato recentemente dalla Corte dei Conti, il Comune acquisisce tutti gli incassi e non solo gli utili», viene detto in una nota diffusa dai sindacati, Cgil, Cisl, Cisal, Rlc, Ugl questa mattina.



I sindacati lamentano la mancanza di un rilancio e di una gestione per migliorare il servizio e attrarre più clientela possibile, stante la crisi: «Il Casinò – concludono i sindacati – non è del Sindaco, che, per definizione è amministratore pro tempore: è della città. Il fatto che questo Comune lo abbia depredato con ingordigia, non vuol dire che si sia autorizzati a dare il colpo di grazia a questa straordinaria risorsa». L’attacco nei mesi scorsi al Cda viene in realtà smorzata dai lavoratori che si sono detti “ingiusti nelle polemiche fatte contro Direttore generale e Cda, non è colpa loro…”, hanno dunque terminato i sindacati principali impegnati nel salvataggio del Casinò di Venezia.

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