Manca poco all’inizio dell’incontro che si terrà oggi a Trieste per discutere delle possibili soluzioni da adottare per rendere la vita un po’ più facile a tutte le categorie penalizzate dalla riforma delle pensioni targata Fornero. L’iniziativa è stata promossa da Walter Rizzetto con alcuni rappresentanti dei lavoratori precoci, che continuano a portare avanti la loro battaglia per la Quota 41 per tutti. Flavia Kvesto, che fa parte del comitato Friuli Venezia Giulia del gruppo Lavoratori precoci uniti a tutela dei propri diritti, ha ricordato l’appuntamento confermando la presenza anche delle italiane che chiedono la proroga di Opzione donna. A quanto pare si cercherà di trasmettere una diretta via Facebook dell’incontro. Sarà certamente importante vedere quali forze politiche decideranno di parteciparvi, dato che l’evento era aperto a tutti, proprio con l’obiettivo di far capire ai vari partiti quali sono le istanze di non pochi cittadini italiani e cercare di trovare con loro le opportune soluzioni.



Matteo Salvini, come noto, non è mai stato morbido nei confronti della riforma delle pensioni targata Fornero. E stamattina, quando è stato ospite di Omnibus, nei cui studi era presente Mario Monti, non ha avuto problemi a dire all’ex Premier che sarebbe stato il caso di chiedere scusa agli italiani per quella legge “profondamente sbagliata, ingiusta, iniqua, disonesta, che ha rubato dalla sera alla mattina anni di vita, di lavoro, di speranza, di progetti, di futuro”. “Ma neanche per idea”, è stata la risposta del Senatore a vita. Dalla sua pagina Facebook il leader della Lega Nord ha brevemente raccontato l’accaduto e ha poi commentato: “Ma certa gente dove vive? Comincia bene la mia giornata…”. Salvini aveva peraltro contestato a Monti l’introduzione dell’Imu e l’inasprimento fiscale e l’ex Premier ha voluto precisare che il suo Governo ha cercato di eseguire quello che l’esecutivo Berlusconi, di cui la Lega faceva parte, si era impegnato a fare.



Le italiane che si battono per una riforma delle pensioni che comprenda la proroga di Opzione donna non possono che essere soddisfatte per l’articolo che hanno potuto leggere su Io Donna dedicato proprio a questo tema. Benedetta Verrini ha infatti dato spazio alle parole di Lucia Rispoli, co-fondatrice del Movimento Opzione donna, che ha sottolineato come il regime sperimentale di accesso anticipato alla pensione per le donne sia “un bisogno primario delle donne, di tutte le donne che arrivano alla soglia dei sessant’anni ormai usurate e schiacciate su più fronti, lavorativi e familiari”. Rispoli ha ricordato che Opzione donna, per via del ricalcolo contributivo dell’assegno che comporta per chi vi accede, di fatto non comporta una spesa per lo Stato, “perché la pensione è calcolata sulla base dei contributi accumulati durante la nostra vita lavorativa, niente di più”.



Inoltre, ha anche sottolineato come poter arrivare a soddisfare i requisiti pensionistici della Legge Fornero non sia affatto facile per le donne, visto che devono anche occuparsi delle esigenze familiari e dei lavori di cura parentali “troppo spesso causati da inadeguati o inesistenti servizi pubblici, che dunque obbligano le donne lavoratrici a interruzioni della propria carriera lavorativa”. Dunque è per queste ragioni che Rispoli, come altre italiane, chiede che Opzione donna venga prorogata. Purtroppo i tentativi finora fatti in questa direzione, come l’emendamento di Walter Rizzetto alla manovra correttiva per un’estensione fino al 2019, non hanno avuto successo.