Il Ministro Marianna Madia ha annunciato le ultimissime novità sul fronte del rinnovo dei contratti statali, specie per le categorie che interessano malati, permessi e ambito sanitario. In un tweet la Ministro della Pubblica Amministrazione annuncia come «Nel nuovo contratto del pubblico impiego per patologie gravi saranno riconosciute le giornate post terapia, oggi escluse. Nessuna stretta, più diritti». Palazzo Vidoni avrebbe così dato mandato all’Aran di includere nell’atto di indirizzo anche i giorni di assenza collegati alle terapie cosiddette “salvavita”, all’interno di un tetto massimo di giornate di assenza, a cui si dovrebbe circoscrivere la disciplina di maggiore favore. Ora no resta che capire le tempistiche di queste ultime modifiche in modo da preservare la promessa di fine giugno fatta dalla stessa Madia ormai più di un mese fa.



I contratti statali a rinnovare restano uno dei punti più urgenti dell’attuale Governo, ora impegnato alla doppia “grana” delle Comunali e della Legge Elettorale, con le promesse del ministro Madia che rischiano di non essere mantenute, almeno a fine giugno. Il tempo per consegnare l’atto di indirizzo completo per far partire l’ultima fase di trattative era stato fissato entro fine giugno, ma ancora di elementi ufficiali non ne sono arrivati: mancano 15 giorni e di tempo da perdere non ve n’è. Come già anticipavamo a scorsa settimana, le principali novità sul generale rinnovo dei contratti PA riflettono ora la annosa situazione sui permessi e le assenze nella Pubblica Amministrazione. Stando alle prime bozze filtrate dall’Ansa, il ministro Madia sembra intenzionata ad introdurre una dura e ferrea disciplina per quanto riguarda ogni tipo di permesso a sfondo medico, terapeutico, famigliare o personale: la “banca delle ore” sarebbe la novità apportata dal Ministero Pa per questo nuovo corso dei Dipendenti Pubblici.



Trattasi di un istituto contrattuale che prevede di fatto l’accantonamento in un conto individuale e singolo, di un numero di ore “prestate” in eccedenza rispetto al normale orario di lavoro. In questo modo, la novità pensata dalla Madia andrà sempre più verso una «base di partenza per ulteriori avanzamenti nella direzione di una maggiore conciliazione e tra tempi di vita e di lavoro», si legge nella bozza della direttiva Aran, fonte Adnkronos. La direttiva prevede anche un “monte ore” annuale per la fruizione di tali permessi con l’indicazione che 6 ore di permesso corrispondono a un’intera giornata di lavoro.

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