Il ministro della Funzione pubblica Marianna Madia ha pensato una nuova stretta all’assenteismo nel pubblico impiego attraverso l’atto di indirizzo generale predisposto per il rinnovo dei contratti statali. Non contano però ai fini del calcolo dei giorni di malattia i giorni di ricovero ospedaliero, di day-hospital e svolgimento delle terapie stesse. È stato dato mandato all’Aran di includere anche i giorni di assenza collegati alle terapie salvavita, all’interno di un tetto massimo di giornate di assenza. In sede di trattativa con i sindacati, sarà l’Aran a negoziare il computo dei giorni di assenza all’effettuazione di terapie salvavita «anche se non coincidenti con i giorni di terapia e a condizione che si determinino effetti comportanti incapacità lavorativa». Il tema sarà poi affidato da settembre alle “cure” dell’Inps, che lo controllerà secondo quanto previsto dal testo unico del pubblico impiego.
La Gilda degli Insegnanti vuole segnali concreti dal Miur in merito al rinnovo dei contratti statali: «A fronte di un aumento in busta paga che si prospetta irrisorio, appena 48 euro medi netti pro capite dopo 8 anni di mancato rinnovo contrattuale, sarebbe inaccettabile chiedere ai docenti ulteriori aumenti di carichi lavorativi», ha dichiarato il coordinatore nazionale Rino Di Meglio, aggiungendo che gli stipendi degli insegnanti sono tra i più bassi del pubblico impiego. Come condizione minima chiede che la trattativa per il rinnovo dei contratti statali si chiuda senza un peggioramento degli attuali istituti contrattuali e senza modifiche alla struttura del pagamento degli stipendi. «Nessuno tocchi gli scatti di anzianità che rappresentano l’unica possibilità di incremento stipendiale per gli insegnanti. Ricordiamo che abbiamo già perso la progressione di carriera relativa al 2013 e che i neo assunti non godranno dello scatto intermedio», ha aggiunto Di Meglio. Il coordinatore nazionale della Gilda è pronto a chiedere all’Aran durante la trattativa di destinare al rinnovo del contratto «le risorse spesso sprecate della legge 107/2015, come quelle erogate per il bonus del merito».