Stando alle normative diffuse dal ministero della Giustizia, nella seconda parte dell’esame avvocato la prova non potrà durare più di un’ora. L’orale a cui in questi giorni i vari candidati e aspiranti avvocati stanno ricevendo le varie conferme (con le rispettive correzioni degli scritti di dicembre), dovrà avere dunque una durata fissata e non potrà concludersi prima di 45 minuti ma neanche oltre i 60. L’esame dovrà vertere sulle materie scelte dai candidati, per le quali non sarà possibile discostarsi con domande aggiuntive per altre discipline. Un elemento invece importante da sottolineare nel vademecum messo a disposizione dal Ministero per ogni aspirante candidato che ha passato l’esame scritto per avvocati, è certamente l’utilizzo permesso dei codici con commento esclusivamente giurisprudenziale come chiarito dal verbale della Commissione. Come invece ricordiamo nel dettaglio anche qui sotto, i tre criteri da tenere a mente anche per il ripasso serrato di questi mesi estivi, la Commissione consiglia come criterio: «accuratezza, padronanza, aggiornamento».

L’esame avvocato vive ora delle ultime fasi prima di arrivare alla seconda e definitiva sessione per gli orali: mentre le varie Procure finiscono in extremis le correzioni degli scritti, il Ministero della Giustizia ha emanato alcune disposizioni e “vademecum” per prepararsi al meglio per l’esame di settembre. Per tutti i candidati ammessi e passati agli scritti, tre sono i principali criteri che la Commissione dovrà tenere conto per valutarli al meglio: in primo luogo l’accuratezza, ovvero la logicità e la precisione terminologica nell’esposizione orale. In secondo luogo la padronanza e l’analisi specifica degli istituti richiesti in sede d’esame oltre alla capitale di collegamento interdisciplinari. Da ultimo, l’aggiornamento dell’evoluzione giurisprudenziale su tutti gli istituti, anche appunto quelli più nuovi.

Arrivano alla spicciolata i risultati dell’esame avvocato per l’annata in corso: dopo Milano, Roma e Torino, nelle ultime ore è Napoli a pubblicare sul sito della Procura di Appello della città partenopea tutti i candidati ammessi agli orali che si terranno nel prossimo settembre. Un risultato importante e in aumento rispetto allo scorso anno: per il 2016-2017 gli ammessi sono infatti 1643, mentre solo lo scorso anno coloro che avevano superato gli scritti erano “solo” 1394. Un netto aumento che conferma una media nazionale in crescita nel saldo tra candidati iniziali e ammessi alla seconda fase: a questo link messo a disposizione dalla Procura di Napoli potete trovare tutti i candidati ammessi all’orale in ordine alfabetico.

Si riempie sempre di più la tabella degli ammessi agli orali nelle città più importanti d’Italia e nei vari capoluoghi di regione: l’esame avvocato sta per arrivare alla seconda fase, ma ancora mancano all’appello alcune correzioni per le città di Ancona, Bologna, Catania, L’Aquila, Lecce, Potenza, Reggio Calabria, Trieste, Venezia. Intanto però, come riporta giustamente Altalex, i risultati finora raccolti mostrano come il 48,5% di ammessi agli orali sia la media nazionale, con i boom e picchi di buoni scritti arrivati da Firenze, Brescia, Palermo e Caltanissetta. Napoli si attesta sulle medie nazionali, mentre Roma, Trento e Campobasso risultano i trend negativi con il minor numero di ammessi nell’anno 2016-2017.