I nodi dei contratti statali e del loro rinnovo in questa lunghissima stagione di trattative tra sindacati e Ministero PA restano ancora aperti: sarà infatti la finanziaria del prossimo autunno a stabilire le coperture economiche reali e quindi a far capire se effettivamente verranno promesse e mantenute le proposte del ministro Madia e dell’Aran. Ecco i nodi principali: «a partire da quello delle risorse, passando per l’aumento salariale medio di 85 euro, (secondo quanto pattuito nell’accordo siglato il 30 novembre scorso tra Cgil, Cisl e Uil e la ministra Marianna Madia), i permessi per la legge 104 e le assenze a ore», segnala l’Adnkronos. In particolare sul fronte delle risorse, oltre alla decisione del Governo di stanziare risorse consistenti nella nuova legge di bilancio, bisognerà cercare nei prossimi mesi di far quadrare i veri aumenti dei contratti statali con il bonus “Renzi” da 80 euro, altrimenti di rischia un cortocircuito e l’annullamento di quest’ultimo. Le risorse aggiuntive sono stimate attorno ai due miliardi di euro, oltre quelle già allocate, spiegano ancora in questi giorni i sindacati.



CONTRATTI STATALI: ULTIME NOTIZIE E RINNOVO STIPENDI PA

PARLA IL MINISTRO FEDELI

Nella giornata di ieri il ministro dell’istruzione Valeria Fedeli ha ribadito la necessità di una soluzione a breve tempistica per i contratti dei docenti pubblici, uno dei comparti più importanti della Pubblica Amministrazione. «Siamo molto vicini al rinnovo del contratto per gli insegnanti, non si tratta di far fare loro pace con il governo, ma di un riconoscimento sociale ed economico». Inutile dire che al centro resta ancora la diatriba tra il bonus Renzi da 80 euro e l’aumento medio a 85 euro per tutti i dipendenti pubblici: tutto dovrà essere di nuovo bilanciato onde evitare per docenti e non solo che l’intera portata dell’aumento dei contratti statali vada persa o “vanificata” dopo 8 anni di attesa. In un’intervista successiva al Messaggero il ministro Miur ha spiegato che gli stipendi dei docenti non potranno e non dovranno rimanere a cifre così basse a partire già dai prossimi mesi.

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