Svolta nel comparto Sanità per quanto riguarda il rinnovo dei contratti statali: il governo ha dato il via libera all’atto di indirizzo. L’annuncio è stato dato da Massimo Garavaglia, presidente del Comitato di settore Regioni Sanità, che ha ricevuto la lettera del ministro della Pubblica Amministrazione, Marianna Madia. In allegato il via libera degli uffici del ministero dell’Economia, che è stato girato anche all’Aran affinché da settembre apra la fase operativa del rinnovo contrattuale. «Il prossimo rinnovo contrattuale giunge dopo due trienni di blocco della contrattazione e si innesta in un sistema di lavoro pubblico trasformato sia dal punto di vita qualitativo che quantitativo», ha spiegato Garavaglia, come riportato da Quotidiano Sanità. Intanto ha lavorato per trovare una soluzione contrattuale equa che favorisca l’intervento di ogni singola Regione. Per Garavaglia i rinnovi dei contratti statali dovranno essere anche uno strumento «funzionale all’attuazione del Patto per la salute e per valorizzare il lavoro nel Servizio Sanitario Nazionale».
CONTRATTI STATALI E AUMENTO STIPENDI PA: ULTIME NOTIZIE
RINNOVO CONTRATTI SANITÀ, LE PRIORITÀ
Il comparto Sanità ha già fissato le esigenze primarie su cui discutere in occasione della trattativa per il rinnovo dei contratti statali. Priorità che trovano d’accordo il governo, che infatti ha dato il via libera all’Atto di indirizzo. Le disposizioni contrattuali vanno uniformate al nuovo quadro normativo, tenendo presente però il riordino organizzativo verificatosi a causa del contenimento delle risorse (e dei costi). Inoltre, il comparto Sanità è alla ricerca di soluzioni per favorire la motivazione del professionista, considerato un fattore determinante per il rilancio del sistema. Non può prescindere però dalla messa a punto delle linee di rapporto contrattuale tra le professioni: per improntarle serviranno chiarezza e trasparenza. Per Massimo Garavaglia, presidente del Comitato di Settore Regioni-Sanità, le linee di indirizzo alla contrattazione nazionale del settore porteranno a rinnovi contrattuali che potranno essere considerati «uno strumento funzionale all’attuazione del Patto per la salute e per valorizzare il lavoro nel Servizio Sanitario Nazionale».