Visite fiscali rivoluzionate: tante le novità al debutto. La prima riguarda l’Inps, che ha messo fuori gioco le Asl: farà capo all’ente previdenziale il Polo unico per le visite mediche di controllo. Sarà dunque l’Inps a inviare il medico a casa del lavoratore in malattia, inoltre non sarà necessaria la richiesta del datore di lavoro. Le visite fiscali «d’ufficio» erano già previste nel privato, ora lo saranno anche nel pubblico impiego, e potranno essere effettuate più volte nel corso della stessa giornata. L’obiettivo preciso del Polo unico, dunque, è abbattere l’assenteismo che spesso si cela dietro la malattia, che tende a far registrare un picco nei giorni a ridosso delle festività o nei weekend. Quello dell’assenteismo però è un fenomeno che non è uguale ovunque, quindi è stato introdotto un cervellone elettronico, Savio, che ha il compito di elaborare i certificati di malattia che arrivano telematicamente. Un Grande Fratello per fermare i “furbetti” che ogni mattina deciderà a chi andare a far visita.
UN SUPER COMPUTER CONTRO I “MALATI SERIALI”
Un algoritmo permetterà al sistema Savio di elaborare i dati: verranno scelte le patologie dove la prognosi è di pochi giorni, si concentrerà su date sensibili, indagherà sulle storie mediche personali dei lavoratori rimasti a casa. Ai medici incaricati arriverà automaticamente il messaggio con la direttiva per la visita medica. Aumenteranno i controlli: c’è una possibilità su 20 che suoni il medico al citofono del lavoratore malato. Si punta ad andare oltre le 300mila visite per il pubblico. L’introduzione del Polo unico porterà alla redistribuzione dei medici incaricati sul territorio, ma cambieranno anche le fasce di reperibilità, che sono diverse per pubblici e privati. Tito Boeri vorrebbe uniformarle a 7 ore per tutti, ma il decreto non è stato ancora firmato. Serviranno maggiori risorse, ma ne arriveranno dal Polo unico stesso, che ha l’obiettivo di far risparmiare la pubblica amministrazione e aumentare la produttività del lavoro. Sono quasi 3 milioni i lavoratori delle amministrazioni statali che saranno “toccati” dal Polo unico: esclusi i dipendenti di Forze armate, forze di polizia e vigili del fuoco.