Per la giornata di oggi si segnala sul fronte sciopero una protesta che da mesi prosegue senza tregua tra il sindacato Orsa e la compagnia di trasporti navi veloci Liberty Lines dalla Sicilia verso le isole. A distanza di due mesi dall’ultimo sciopero oggi arriva la protesta di 24 ore che rischia di bloccare molti trasporti dall’Isola fino alla terra ferma: arriva una denuncia da Christian Del Bono, presidente di Federalberghi Isole Minori della Sicilia, e fa riferimento proprio all’ennesimo stop proclamato dal sindacato Orsa dalle 8.31 del giorno 6 alle 8.30 del giorno 7 settembre. Secondo il responsabile turismo questo sciopero non fa per nulla bene all’economia della regione e alla gestione ovviamente dei trasporti: « l’annuncio è stato pubblicato il 3 settembre e senza motivazioni, quindi apparentemente fuori dai termini previsti dalla legge. L’elenco delle corse garantite non risulta, inoltre, di semplice lettura se non per gli addetti ai lavori. Aldilà della legittimità dello sciopero e del pieno rispetto per tale strumento e per quanti lavorano nel comparto – continua Del Bono – chiediamo a gran voce che il sindacato in questione e la compagnia, trattandosi oltretutto di un servizio pubblico essenziale, si prodighino per porre in essere tutte le azioni in loro potere per evitare gli indubbi danni connessi ad uno sciopero», si legge nel comunicato FederAlberghi.
RISCHIO SCIOPERI ATAC A ROMA A SETTEMBRE
Come purtroppo ogni anno accade, il mese di settembre e in generale la stagione d’Autunno rischia di essere fatale per molti trasporti pubblici italiani: in particolare, nei prossimi giorni già due potrebbero essere gli scioperi a Roma per la sempre più disastrata situazione dell’azienda Atac. Oggi si tiene il primo incontro tra l’assessore Trasporti Linda Meleo e i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil per provare a scongiurare lo sciopero del 12 settembre prossimo (sigle autonome) e soprattutto quello generale e ingente previsto per fine mese. «Domani sarà la volta del consiglio straordinario sulla situazione e il futuro della municipalizzata dei trasporti, gravata da 1,3 miliardi di debiti. Nella stessa giornata i sindacati, preoccupati dagli effetti del concordato su stipendi dei dipendenti e posti di lavoro, terranno un presidio in piazza del Campidoglio», spiega il Sole 24 ore e il comunicato dei tre sindacati nazionali. Tutto è sorto dopo le parole dell’assessore alle Partecipate del sindaco Raggi, Massimo Colomban: «in Atac il numero dei dipendenti è superiore di almeno il 10-15%, se si tiene conto della produttività, rispetto ad aziende analoghe di altre città italiane». A queste parole i sindacati sono balzati sul piede di guerra, spiegando questa mattina come «queste parole confermano le nostre preoccupazione su possibili ricadute del concordato preventivo sui lavoratori di Atac. Nel rispetto delle procedure è possibile uno sciopero a fine settembre», dichiara il segretario della Filt Cgil Eugenio Stanziale.