L’Aran ci prova con una proposta “last minute” data ai sindacati per provare ad arrivare in breve alla firma sul rinnovo dei contratti statali nel comparto Scuola: ieri si è attraversata una giornata interlocutoria dove le parti si sono lasciate ancora lontane nelle trattative per gli aumenti stipendiali. Secondo quanto scrive Italia Oggi nei suoi focus questa mattina, vi sarebbero alcune modifiche lanciate da Aran per andare incontro alle richieste della categoria: «L’Aran attende ancora l’integrazione dell’atto di integrazione del Miur per quanto riguarda la redistribuzione delle risorse, i famosi 85 euro di aumento medio», in secondo luogo si leggono possibili nuovi straordinari obbligatori che fa riferimento al comma 2 dell’articolo sull’attività di insegnamento. «Prevede che il docente sia tenuto a svolgere le attività previste dal piano annuale delle attività adottato dal dirigente scolastico. Lo svolgimento avverrà sulla base di incarichi che saranno assegnati ai docenti in forma scritta. E l’atto di conferimento potrà prevedere anche attività aggiuntive. Se la clausola sarà approvata così, lo straordinario diventerà obbligatorio».
CALENDARIO SERRATO
Il calendario delle trattative che scattano oggi in Aran è piuttosto serrato: il rinnovo dei contratti statali più “vicino” pare essere quello delle forze dell’ordine, in particolare Vigili del Fuoco e Polizia, comparti tecnici complessi ma sui quali all’Aran hanno lavorato a pieno ritmo negli scorsi giorni e starebbero per arrivare all’accordo finale, scrive oggi il Sole 24 ore. Da domani però in Aran si torna a fare sul serio con il Comparto Scuola (1,2 milioni di dipendenti), il più difficile di tutti con gli annessi e connessi rischi che il tavolo “salti” con i sindacati. Domani scatta anche la Sanità e mercoledì gli Enti Locali (le Regioni) con l’obiettivo fissato quello di avvicinare il più possibile i tempi visto che le elezioni non sono poi così lontane. Come scrive ancora il quotidiano economico milanese stamattina, «quello siglato il 23 dicembre su ministeriali e affini facilita la pratica, perché ha risolto una serie di interrogativi sulla parte normativa (codice disciplinare, permessi, concertazione e ruolo dei sindacati) che saranno replicate negli altri comparti. Da risolvere, però, restano problemi non banali».
CONTRATTO MIUR, FEDELI: “FIRMA RINNOVO A BREVE”
Una settimana è passata e per la firma sul rinnovo dei contratti statali del mondo Scuola ancora non sono arrivati segnali particolarmente positivi sulla possibilità di chiudere a breve le trattative: secondo i sindacati infatti le distanze sarebbero ancora molte e il tentativo di “blitz”, come avvenuto per il comparto centrale della Pubblica Amministrazione a fine 2017. A sentire però il ministro dell’Istruzione Valeria Fedeli, la situazione sarebbero più rosea di quanto invece pare alle cronache politiche dall’Aran: «La trattativa sul contratto nazionale sta andando avanti, a mio parere nel modo più utile e corretto», spiega all’Agenzia DIRE la responsabile del Miur. Non solo, dà appuntamento a lunedì (oggi, ndr) per un aggiornamento importante con i sindacati e i negoziatori del Governo: «Le parti, tra cui Aran e le Organizzazioni sindacali dei testi scritti, si sono appena presentate reciprocamente- prosegue il ministro- e come e’ normale, hanno bisogno di tempo. Pertanto hanno chiesto di aggiornarsi a lunedi’ prossimo. Il tema sono le relazioni sindacali in quanto sanno gia’ che lo schema economico elaborato per gli statali vale anche per la Scuola, l’Universita’ e la Ricerca». Tra Fedeli e sindacati, in conclusione, chi ha ragione in questo momento ancora non è dato saperlo, anche se il tentativo del governo è atto a provare una manovra di “ammorbidimento” delle pretese per non arrivare sotto elezioni con una frattura netta, più di quella già in atto per la Buona Scuola, con il mondo degli insegnanti e personale scolastico.