Secondo quanto riporta La Tecnica della Scuola gli scatti stipendiali di anzianità non saranno presenti in questi pagamenti in corso per il mese di gennaio, bensì dovrebbero arrivare per i vari dipendenti pubblici entro il prossimo febbraio. Sul cedolino di gennaio gli insegnanti e tutti i lavoratori del mondo scolastico non hanno ricevuto lo scatto di anzianità con scadenza il 31 dicembre 2017: invece che riceverli in questo primo mese del 2018, dovrebbero arrivare con il cedolino elettronico NoiPa del prossimo mese. «Per cause tecniche le progressioni stipendiali automatiche con dec. 01/2018 non sono state applicate: si assicura che entro il mese di febbraio verrà assicurato il pagamento degli importi spettanti anche a titolo di arretrato. Ci scusiamo del disagio», aveva scritto giusto pochi giorni fa la Ragioneria di Stato, come confermato anche oggi dal portale La Tecnica della Scuola, mentre intanto proseguono le operazioni di accredito per gli stipendi “classici”.
OGGI DIPENDENTI SCUOLA, DOMANI TUTTI GLI ALTRI
Oggi i dipendenti del comparto Scuola, il personale amministrativo delle direzione provinciali del Tesori con ruoli di spesa fissa: domani invece tutti gli altri lavoratori della Pa vedranno erogati i propri stipendi con i canali ufficiali della Pubblica Amministrazione. Le operazioni sono in corso e per ora non ci sarebbero particolari problemi segnalati dagli utenti sui canali sociale del NoiPa; il calendario dei pagamenti stipendi vede poi venerdì 26 gennaio l’accredito per il personale insegnante supplente temporaneo. Intanto ricordiamo che il NoiPA calcola mensilmente «gli emolumenti della rata stipendiale per circa un milione e mezzo di dipendenti, elaborando le informazioni su competenze fisse ed accessorie».
OGGI IL PRIMO GIORNO DI ACCREDITO
È giunto finalmente il giorno dei primi pagamenti degli stipendi di tutta la Pubblica Amministrazione: tramite il cedolino caricato su NoiPa lo scorso 20 gennaio i vari dipendenti pubblici hanno potuto osservare le prime cifre dell’anno, con relative emissioni “speciali” e arretrati mancanti. Oggi però è il giorno tanto atteso per i primi pagamenti reali, tramite le consuete modalità offerte dalla Pa come negli scorsi mesi: «Si conferma che gli stipendi della rata di gennaio 2018 saranno regolarmente accreditati martedì 23 gennaio. I cedolini saranno disponibili a partire da sabato 20 gennaio», avevano scritto gli addetti NoiPa qualche giorno fa sul portale ufficiale, contestando alcuni siti e forum che avevano messo in dubbio la pronta scadenza del pagamento stipendi. La confusione è probabilmente sorta dallo scambiare il pagamento con il ritardo del caricamento dei cedolini, che sono strumenti ben distinti e che viaggiano paralleli senza l’uno intaccare l’altro. Da oggi cominciano le normali operazioni di pagamento, anche se come possiamo vedere qui sotto le polemiche non si placano, specie per la gestione delle comunicazioni nel primo mese del nuovo anno che come sempre offre particolari “vertenze” sospese dai mesi passati e incertezze su scadenze e cifre degli stipendi, specie in un periodo caldo come questo per le trattative di rinnovo dei vari comparti della Pubblica Amministrazione.
NOIPA, CRITICHE UTENTI SUI SOCIAL PA
I pagamenti degli stipendi della Pubblica Amministrazione avverrà regolarmente dal 23 gennaio prossimo, anche se restano alcuni problemi segnalati da molti dipendenti pubblici sui canali sociale ufficiali (Facebook) del NoiPa online. Rispondendo al post in cui veniva rilanciata la data di pubblicazione del cedolino (da giorni sul sito) in tanti hanno scritto con notevole dose di polemica il perché dei ritardi nel presentare i cedolini. «Cedolino già visto! Dovete comunque fare prima perché è vero che fino al 23 sono tutte cifre virtuali ma ognuno di noi si fa i suoi programmi!», scrive un utente, commentato anche da altri sullo stesso piano. Vengono poi rivolte le consuete domande specifiche sui vari settori della Pa, in particolare pare che su alcuni cedolini NoiPa manchino gli assegni di funzione dei 17 anni di servizio, le novità sui supplenti brevi e il mancato rimborso 730 dei mesi precedenti.