Gli scatti in febbraio, gli aumenti definitivi a seconda dei comparti differenti della Pa arriveranno tra febbraio e marzo, con un punto (enorme) interrogativo sul destino di Scuola e Sanità: il pagamento degli stipendi prevede però già da oggi la possibilità di controllare sul proprio cedolino NoiPa le varie voci che possono essere utili a comprendere il perché di quelle cifre che i dipendenti pubblici si ritrovano in accredito ed eventuali anomalie da segnalare. In particolare, nella prima pagina del cedolino elettronico e nella sezione “Area informativa superiore” si possono trovare i dettagli delle detrazioni possibili. Si intende con questa voce l’importo totale delle detrazioni sia di base che per i vari carichi di famiglia: come scrive lo stesso NoiPa sulla guida alla lettura del cedolino, «Tale importo diminuisce l’imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF) calcolata, in base alle aliquote vigenti, sull’imponibile fiscale al netto delle ritenute previdenziali». 



I DATI ECONOMICO-GIURIDICI

Nel cedolino del primo mese dell’anno sono stati inseriti, come da regolamento, i dati della posizione giuridico-economica dei vari dipendenti statali che dal giorno di oggi ricevono tutti gli stipendi in accredito per il mese di gennaio. In particolare, sul cedolino caricato su NoiPa online si possono trovare nella prima pagina, sezione “Area informativa superiore”, tutti i dati giuridico-economici del dipendente quali il livello di inquadramento professionale. Non solo, si possono trovare anche la  tipologia di liquidazione spettante (TFS/TFR), la tipologia del contratto di lavoro (ad es. tempo indeterminato), la qualifica professionale e la Cassa Previdenziale cui il lavoratore è iscritto. Come scrive lo stesso NoiPa, tali informazioni identificano «la posizione professionale del dipendente e sono necessarie per calcolare l’importo economico spettante. A titolo esemplificativo il primo carattere del codice della qualifica individua il comparto di contrattazione collettiva di appartenenza, come ad esempio: “X” identifica il comparto Ministeri; “K” il comparto Scuola, “L” i Dirigenti, “H” i Magistrati, “W” i vigili del Fuoco, ecc. I dati della posizione giuridico economica sono evidenziati nell’immagine sottostante».



OGGI L’ACCREDITO PER TUTTI I DIPENDENTI STATALI

Ieri hanno fatto da apripista i dipendenti del comparto scuola e il personale  amministrativo dalle direzioni provinciali del Tesoro con ruoli di spesa fissa; oggi invece tocca a tutti gli altri della Pa ricevere, dopo il cedolino sul NoiPa, l’effettiva erogazione dello stipendio per il mese di gennaio 2018. Stando a quanto riferisce il calendario ufficiale NoiPa, dopo la giornata di ieri e quella di oggi in cui verranno eseguiti gli accrediti di tutti i dipendenti pubblici, altra data da cerchiare di rosso sull’agenda è quella di venerdì 26 gennaio: in quel frangente infatti verrà pagato il personale insegnante supplente temporaneo, chiudendo così il cerchio degli stipendi “ufficiali” di gennaio. Ricordiamo, come avevamo spiegato nel dettaglio qui ieri, che i vari scatti stipendiali di anzianità non saranno presenti in questo cedolino di gennaio bensì dovrebbero arrivare per i vari dipendenti statali entro il prossimo febbraio (come del resto confermato anche dalla Ragioneria di Stato).



NOIPA, IL DETTAGLIO DELLA RETRIBUZIONE

Per tutti i dipendenti pubblici della Pa la giornata di oggi vede finalmente l’accredito degli stipendi, a seconda dei vari dettagli stimati nel proprio cedolino personale pubblicato sul NoiPa lo scorso 20 gennaio: in particolare, nella seconda pagina del documento disponibile sul sito online di NoiPa si possono osservare i vari dati del pagamento che da oggi diventa realtà tramite i consueti canali della Pubblica Amministrazione. Sono indicate le competenze fisse, ovvero lo stipendio ed altri eventuali assegni come nucleo familiare, indennità di amministrazione; seguono poi le competenze accessorie, ovvero i possibili straordinari; in terzo luogo le ritenute previdenziali, fiscali anche al netto delle detrazioni e di tutte le altre ritenute tipo quelle sindacali; da ultimo, sono indicati i conguagli fiscali e previdenziali come l’addizionale regionale Irpef, l’addizionale comunella e l’acconto addizionale comunale.