M5S ILLUSTRA LE COPERTURE DEL PROGRAMMA

Sul Blog delle Stelle è stato pubblicato il documento relativo alle coperture del programma elettorale del Movimento 5 Stelle. Per quel che riguarda le pensioni, i pentastellati vogliono cancellare la Legge Fornero introducendo Quota 100, Quota 41, Opzione donna e la staffetta generazionale, che hanno un costo, stimato nel documento in 7,5-8 miliardi di euro l’anno, cui aggiungere “3 miliardi annui per il blocco graduale dell’adeguamento automatico dell’età pensionabile all’aspettativa di vita”. Nel documento si legge che “il MoVimento 5 Stelle li copre, a regime, per 4 miliardi con la spending review e per circa 6,5 miliardi con le tax expenditures sul settore lavoro (disponibili fino a 10 miliardi annui). Si possono utilizzare pure le risorse legate a mancette poco influenti come l’ape social, che viene inglobata”.



SALVINI: LEGGE FORNERO HA ROVINATO MILIONI DI ITALIANI

Matteo Salvini ha pubblicato sulla sua pagina Facebook il link al programma elettorale del centrodestra, in cui si legge che è previsto l’“azzeramento della legge Fornero e nuova riforma previdenziale economicamente e socialmente sostenibile”. Il leader della Lega ha poi postato un video che lo ritrae sul palco di un comizio insieme a Norma, una non vedente di 40 anni cui l’Inps ha fatto arrivare a casa la busta arancione che le comunica che potrà andare in pensione nel 2047. Salvini sul palco ha ribadito quindi la volontà di cancellare la riforma delle pensioni del 2011 viste questa evidente ingiustizia, che è stata patita anche da chi si è visto negare l’accesso vicino alla pensione. Il video è accompagnato da un breve post: “Norma, 40 anni, non vedente, riceve a casa la busta arancione dell’Inps. Andrà in pensione il 2 Febbraio del 2047, quando avrà 70 anni! Follia! Via la Legge Fornero profondamente ingiusta e sbagliata, che ha rovinato milioni di Italiani”.



BOERI: DAI POLITICI PROMESSE DA MARINAIO

Non ci va certo leggero Tito Boeri nel dare un giudizio su come i partiti in campagna elettorale stiano affrontando il tema delle pensioni. Il Presidente dell’Inps, in occasione delle celebrazioni dei 120 anni dell’Istituto ha infatti detto che “molte promesse che si sentono anche oggi fare su trattamenti pensionistici più generosi e non contributivi o che promettono alle persone di poter andare in pensione prima, senza riduzione dell’importo delle loro pensioni, si reggono sul fatto che persone inconsapevoli del funzionamento del nostro sistema pensionistico possono in qualche modo non capire che queste sono promesse da marinaio, sono delle promesse insostenibili che metteranno a gioco il funzionamento del sistema pensionistico nel suo complesso trasferendo un peso ancora più pesante sulle spalle dei giovani”. Secondo quanto riporta Askanews, Boeri ha anche aggiunto che “chi dice si può andare in pensione prima con lo stesso importo, chi dice si possono garantire i trattamenti più generosi non contributivi, come se questo non avesse effetto sulle tasse e sul lavoro sta dicendo delle cose non vere”.



LA RICETTA DI BERSANI SULLA LEGGE FORNERO

Secondo Pier Luigi Bersani, “fa ridere” chi dice che vuole cancellare la Legge Fornero, che semmai va corretta. L’ex Segretario del Pd, che ora fa parte di Liberi e Uguali, ai microfoni di Radio 24 ha spiegato com’è possibile procedere per modificare l’attuale sistema pensionistico: “Bisogna arrivare a una definizione che fissi anche stabilmente qual è l’età di uscita di media” considerato “che adesso è di 62-63 anni. Si fissa un livello intermedio dopo di che si tiene conto di certi tipi di attività e si mette un meccanismo di penalizzazione o di guadagno se liberamente si sfora quella età. Un meccanismo più razionale”. Secondo quanto riporta Italia Oggi, per Bersani è necessario “preoccuparsi per tempo anche dei lavoratori discontinui”. I quali infatti rischiano di trovarsi con pensioni di importo decisamente basso.

LE PAROLE DI ROBERTO GHISELLI

Con un lungo articolo su jobsnews.it, Roberto Ghiselli affronta il tema della previdenza nel periodo pre-elettorale. Compito che riconosce essere arduo visto che si scontrano posizioni che sembrano rigoriste con altre che paiono demagogiche sul tema. Dal suo punto di vista è però ormai chiaro che la Legge Fornero è stata una manovra finanziaria e non una riforma previdenziale. Il Segretario confederale della Cgil si sofferma quindi a evidenziare come la spesa previdenziale in Italia sia in linea con la media europea, tenuto conto che ci sono circa 50 miliardi di tasse sulle pensioni che andrebbero sottratti ai 220 miliardi di spesa pensionistica, visto che si tratta di risorse che tornano nelle casse dello Stato. Questa solidità “porta a dire che vi sono le condizioni, e vi è anche l’esigenza, di pensare ad una vera riforma delle pensioni, che superi strutturalmente l’impianto della Legge Fornero, che determini, sulla base del criterio della sostenibilità sociale ed economica, un nuovo assetto previdenziale, in grado di parlare a tutte le generazioni”.

Una riforma che contempli la flessibilità in uscita da 62 a 70 anni, che riconosca “il lavoro di cura ai fini previdenziali, da chiunque venga prestato” e che dia delle garanzie ai giovani sul loro futuro previdenziale. Non però attraverso “una pensione minima uguale per tutti, a prescindere dalla partecipazione attiva al mercato del lavoro, che sarebbe un intervento esclusivamente assistenziale con effetti distorcenti sui comportamenti delle persone e sull’equilibrio del sistema. Si tratta invece di correggere socialmente il sistema contributivo a favore delle categorie sociali più in difficoltà, riconoscendo e premiando la partecipazione al sistema, scoraggiando l’evasione”.

SALVINI: REINTRODURRE LE PENSIONI DI ANZIANITÀ

Matteo Salvini è stato ospite di Giovanni Floris a diMartedì e gli è stato chiesto di commentare le dichiarazioni di Silvio Berlusconi sulla necessità di aumentare i requisiti pensionistici in base all’aspettativa di vita. Il leader della Lega ha spiegato che il difetto principale della Legge Fornero è stato quello di realizzare un aumento dei requisiti pensionistici repentino, dalla sera alla mattina, creando un enorme problema per gli esodati. “Un conto è adeguare di qualche mese, se sale l’aspettativa di vita, l’ingresso in pensione, un conto è farlo dalla mattina alla sera fregandosene dei diritti acquisiti. Quindi io per tutti quelli che sono stati derubati di anni di vita dalla Legge Fornero prevedo – questa è la proposta della Lega e di tutto il centrodestra – che dopo 41 anni di contributi versati sia un sacrosanto diritto andare in pensione”. Floris gli ha quindi chiesto se l’obiettivo è reintrodurre la pensione di anzianità e Salvini ha risposto: “Assolutamente sì”.

LA FAKE NEWS SULLE PENSIONI DI REVERSIBILITÀ

Ivan Pedretti, dal suo profilo Facebook, denuncia la circolazione in questi giorni di uno articolo risalente al 2016 riguardante il possibile intervento del Governo sulle pensioni di reversibilità. Va chiarito che l’esecutivo non ha mai proceduto poi a un taglio di queste prestazioni. “Eppure oggi le mie parole vengono impropriamente riportate su un sito che è palesemente finto e diffuse su un gruppo Facebook dove ci stanno decine migliaia di persone. L’obiettivo è quello di avvelenare i pozzi, di disinformare e di alimentare un clima di sfiducia e di rabbia nei confronti della politica a prescindere dal merito delle questioni”. Dunque il Segretario generale dello Spi-Cgil si ritrova a essere suo malgrado coinvolto in una fake news, visto che la notizia viene riportata come se ora il Governo volesse intervenire per tagliare le pensioni di reversibilità. Cosa, ripetiamolo, non corrispondente al vero. “Non è vero che non ci possiamo difendere dalle bufale e dalle fake news. Dipende anche da noi, dalla nostra capacità di critica e dalla nostra intelligenza. Non facciamoci abbindolare”, spiega Pedretti, segnalando anche che “il sito in questione è informazionelibera.agency”.