DAMIANO A FAVORE DI QUOTA 41

Cesare Damiano è stato ospite ieri sera della puntata di diMartedì, dove è stato intervistato da Giovanni Floris. L’ex ministro del Lavoro ha così spiegato che nella legislatura appena conclusa la Legge Fornero è stata cambiata: basti pensare alle otto salvaguardie per gli esodati. Dal suo punto di vista, la riforma delle pensioni del 2011 è stata troppo rigida, senza prevedere una gradualità e senza distinguere tra i lavori svolti. Pensando poi al fatto che dal 2019 ci vorranno 43 anni e 2 mesi di contributi per poter accedere alla pensione indipendentemente dall’età, per Damiano è il momento di introdurre Quota 41, cosa in parte fatta con l’Ape social, anche se con troppi paletti. Il candidato del Pd ha anche detto di essere convinto che l’Ape volontaria possa avere un certo successo pensando alla decurtazione che comporta, molto più contenuta rispetto a quella di Opzione donna.



LE CRITICHE A RENZI

Matteo Renzi è stato ospite di Barbara D’Urso a Domenica Live, ma il suo intervento non è piaciuto ai tanti comitati che vorrebbero un cambiamento del sistema pensionistico. C’è infatti chi evidenzia come il Segretario del Pd abbia evitato di parlare di Quota 41 e dei problemi dei lavoratori precoci, che evidentemente ritiene risolti con l’Ape social. Ma c’è anche chi non può non notare il silenzio dell’ex Premier su Opzione donna. Secondo Lucia Rispoli, che è tra le amministratrici del Movimento Opzione donna, non c’è molto da stupirsi. “D’altronde il programma elettorale del Partito Democratico e le dichiarazioni di Matteo Renzi, in linea con quelle di Padoan, si esprimono confermando la piena validità e necessità della legge Fornero!”. Una linea di continuità che non fa contenti quanti invece si sentono penalizzati dall’attuale sistema.



LE RICHIESTE CISL

La Cisl ha presentato ieri le sue proposte ai partiti su Europa, lavoro, fisco e welfare in vista delle elezioni politiche del 4 marzo. Annamaria Furlan è stata anche protagonista di un’intervista pubblica condotta dal direttore di Avvenire, Marco Tarquinio. Il quotidiano della Cei ha riportato alcuni stralci delle dichiarazioni della Segretaria generale della Cisl, che ha affrontato anche il tema delle pensioni, ricordando, in particolare, il lavoro fatto nel confronto tra sindacati e Governo che ha permesso di arrivare ad ampliare la categoria di lavori gravosi e di esonerarli dal previsto aumento dell’età pensionabile. Furlan ha anche evidenziato la necessità di interventi per alleggerire il carico fiscale che grava non solo sui lavoratori, ma anche sui pensionati, ampliando, per esempio, la soglia reddituale fino a cui vengono erogati gli 80 euro in busta paga.



ALAN FRIEDMAN PARLA DI PENSIONI

Alan Friedman ha pubblicato un nuovo libro dal titolo “Dieci cose da sapere sull’economia italiana prima che sia troppo tardi”, in cui affronta anche il tema delle pensioni. “Ho voluto scrivere questo libro per tutti gli italiani che non vogliono più essere strumentalizzati dalle grandiose promesse dei politici, che vogliono sapere come stanno davvero le cose sull’Imu, sugli 80 euro, sulle pensioni, sul lavoro, sulle banche”, ha detto all’Ansa il giornalista americano. Il quale ha spiegato che il suo obiettivo è “rispondere con la verità a chi promette facili soluzioni a problemi complicati. Il reddito di cittadinanza potrebbe funzionare? I voucher sono buoni o cattivi? Il salvataggio delle banche: chi lo paga? Eccoci qua. Questo libro è scritto per chi vuole capire l’economia ma non vuole studiarla. Qui ho voluto mettere giù le dieci cose da sapere, prima che sia troppo tardi”.

LE PAROLE DI ILLY SULLA LEGGE FORNERO

Le liste dei partiti sono state completate e si sanno quindi i nomi dei candidati alle prossime elezioni politiche. Tra di loro ci sarà Riccardo Illy, ex Sindaco di Trieste e Governatore del Friuli-Venezia Giulia, che correrà al Senato per il Pd. Delle sue recenti dichiarazioni stanno però facendo non poco discutere. Ospite della trasmissione Ring, in onda su Telequattro, ha infatti detto che la Legge Fornero “non va toccata perché è la migliore legge che esista al mondo. È l’unica al mondo che abbia indicizzato l’età del pensionamento legandola alla vita attesa. Quindi noi abbiamo un automatico adeguamento. Quindi il nostro è l’unico sistema previdenziale sostenibile che esiste al mondo. E cosa vogliamo fare, rinunciarci quando gli altri stanno guardando a noi con invidia?”.

Il vicesegretario della Lega di Trieste, Radames Razza, ha invitato Illy a chiedere scusa agli esodati e alle loro famiglie, dicendo che “il fatto di essere ritornato alla ribalta dopo un po’ di tempo nel mondo politico e di aspirare a un posto al parlamento non lo rende immune da rilasciare dichiarazioni che dire aberranti è poca cosa”. L’esponente leghista ha spiegato che “la Legge Fornero deve essere cancellata, perché ha portato in tante famiglie italiane incertezza per il futuro, lasciando nel limbo lavoratori che avevano la facoltà e il sacrosanto diritto di andare in pensione dopo una vita lavorativa affrontata il più delle volte con tanti sacrifici”. Secondo quanto riporta triesteprima.it, Razza ha aggiunto di credere “che 41 anni di lavoro, oppure la cosiddetta ‘quota 100’, ovvero la somma degli anni contributivi e dell’età anagrafica, possano essere credenziali più che sufficienti per ambire ad un meritato riposo”.

SALVINI: BERLUSCONI NON PUÒ SCHERZARE SULLE PENSIONI

Matteo Salvini è tornato a parlare di pensioni. Ospite di RTL 102.5, il leader della Lega ha ribadito che nel centrodestra “abbiamo fatto un programma scritto e firmato da tutti: sulla Fornero è passata a linea della Lega, che parla di azzeramento, e sui rapporti con l’Europa c’e‘scritto che ci impegniamo a rinegoziare i trattati europei e a difendere il made in Italy”. Dunque dal suo punto di vista “Berlusconi può scherzare su altro, ma non sui diritti degli italiani di andare in pensione”. Per Salvini è “ingiusto, immorale e antieconomico chiedere a un infermiere, un poliziotto e a un camionista di lavorare fino a 67 anni”. Dunque nel centrodestra continua a tenere banco il tema della cancellazione della Legge Fornero. Non resta che attendere la prossima dichiarazioni di Berlusconi sul tema.

RAMMARICO PER GLI ESCLUSI DALLE LISTE PD

Non è stato semplice giungere a una quadra sulle candidature del Partito democratico per le prossime elezioni politiche e ci sono stati illustri esclusi. Cesare Damiano non è fra questi e ciò è stato accolto con sollievo da diversi comitati che, anche attraverso Facebook, sostengono la necessità di cambiamenti nel sistema pensionistico. Anche il Comitato Opzione donna social si è speso a favore di Damiano. Anche se Orietta Armiliato ha ribadito che il Comitato resta apartitico. Ciò non toglie che non si provi stima per l’operato di Damiano. C’è invece rammarico per il fatto che non sono stati ricandidati Davide Baruffi e Patrizia Maestri, “che in seno alla Commissione Lavoro alla Camera, si sono occupate con capacità, competenza e determinazione di questioni spesso delicate, senza mai far venire meno il loro appoggio e la loro vicinanza ai lavoratori”.