M5S CONTRO BERLUSCONI E MELONI

Anche dal Movimento 5 Stelle arrivano commenti riguardanti l’intenzione di cancellare la Legge Fornero inserita nel programma comune del centrodestra. “Berlusconi e Meloni, che hanno condannato alla sofferenza decine di migliaia di famiglie italiane, imponendo una inumana riforma delle pensioni, oggi non si possono ergere a difesa dei pensionati. Il tentativo di proporre, in campagna elettorale, l’abolizione della Fornero, è una offesa all’intelligenza dei cittadini: per quanto tempo ancora queste persone hanno intenzione di prendere in giro gli italiani?”, ha dichiarato il capogruppo del Movimento alla Camera Daniele Pesco, secondo quanto riporta l’agenzia Opinione. Adnkronos riporta invece le parole di Paola Taverna, che correrà alle regionali in Lazio per M5S: “Nel 2012 Forza Italia, Berlusconi e la Meloni votarono la legge Fornero, ora a due mesi dalle elezioni del 2018 propongono di abolirla. Hanno la stessa credibilità del Gatto e la Volpe di Pinocchio…”.



PADOAN: CANCELLARE LEGGE FORNERO UN GRAVISSIMO ERRORE

Negli ultimi mesi Pier Carlo Padoan si è dimostrato inflessibile rispetto all’idea di fermare l’aumento dei requisiti pensionistici in base all’aspettativa di vita previsto dal 2019 e ora spiega che sarebbe un gravissimo errore abolire la Legge Fornero, in quanto si tratta di “uno dei pilastri del sistema pensionistico italiano e della sostenibilità finanziaria del Paese”. Il ministro dell’Economia, secondo quanto riportato da Adnkronos, aggiunge che “naturalmente le correzioni sono sempre possibili come, per esempio, nel caso dell’ultima Legge di bilancio, in cui sono stati rivisti i meccanismi relativi ai lavori usuranti, che hanno permesso di mitigare l’impatto dell’adeguamento dell’età pensionabile”. Il riferimento di Padoan è alle 15 categorie di lavori gravosi che saranno esentate dall’aumento dei requisiti pensionistici. Il ministro evidenzia quindi che “si possono sempre migliorare le riforme, ma abolirle sarebbe del tutto fuori luogo”.



ELSA FORNERO COMMENTA LA PROPOSTA DEL CENTRODESTRA

Anche Elsa Fornero ha deciso di commentare le decisione del centrodestra di mettere nel proprio programma elettorale comune la cancellazione della riforma delle pensioni che porta il suo nome. “La legge sulle pensioni è stata introdotta in venti giorni, in condizioni di emergenza, ereditate da un governo di centrodestra e approvata con i voti di larga parte delle forze politiche che compongono l’attuale centrodestra. Sono passati sei anni, la riforma è stata mantenuta e migliorata laddove era necessario (e ci sono voluti quasi sei anni). Il centrodestra, o qualche suo componente, forse non si è accorto dell’introduzione dell’Ape”, ha detto l’ex ministra del Lavoro. Fornero spera comunque, secondo quanto riporta Agenpress, che “Berlusconi abbia sufficienti voti nella coalizione di centrodestra per contenere la negatività di Salvini sulla politica del Paese”.



LEGA: QUOTA 41 E QUOTA 100 AL POSTO DELLA LEGGE FORNERO

Alla fine Matteo Salvini è riuscito a impegnare tutto il centrodestra nell’abolizione della Legge Fornero. Roberto Simonetti ha fatto capire come il Carroccio cambierebbe il sistema pensionistico: “La linea da seguire è molto semplice quanto rispettosa della dignità delle persone: dopo 41 anni di lavoro è giusto poter dire basta e non si può obbligare i lavoratori a stare in fabbrica, in cantiere, e in tutti i luoghi di lavoro fino a 67 anni”, ha scritto il deputato della Lega sul suo profilo Facebook, aggiungendo: “Abbiamo proposto una pensione di vecchiaia a 63 anni di età con 20 di contributi, unita alla pensione di anzianità con 41 anni di contribuzione, oppure la famosa ‘Quota 100’ da intendersi come somma dell’età anagrafica e contributiva. Ho presentato emendamenti per la proroga di “Opzione Donna” al 2018, la sterilizzazione dell’adeguamenti di vita al 2021. L’unica risposta che abbiamo ricevuto in Commissione Bilancio dal Governo è stata: ‘parere contrario’, senza commento, senza nessuna giustificazione”.

TAJANI: LEGGE FORNERO VA CORRETTA

Il vertice di Arcore tra Silvio Berlusconi, Matteo Salvini e Giorgia Meloni ha sancito l’alleanza di centrodestra in vista delle elezioni del 4 marzo. Molta enfasi ha avuto il fatto che la coalizione ha deciso di puntare sulla cancellazione della Legge Fornero, anche se Antonio Tajani evidenzia che si tratta solo di uno dei punti di un programma più vasto. Intervistato dal Messaggero il Presidente del Parlamento europeo chiarisce che “si tratta di fare una riforma delle pensioni che non sia penalizzante. La Fornero va corretta, anche la Corte Costituzionale è intervenuta, ma nessuno vuole farlo senza le dovute coperture”. Quanto all’ipotesi che possa diventare Premier in caso di un numero di voti consistenti per Forza Italia, Tajani spiega che di essere impegnato a fare il Presidente del Parlamento europeo e che se avesse avuto questa velleità si sarebbe candidato. È convinto poi che da Strasburgo arriverà un pronunciamento favorevole a Berlusconi.

I DUBBI SULL’ACCORDO DI ARCORE

L’accordo di Arcore sul programma di centrodestra in vista delle elezioni del 4 marzo suscita qualche perplessità al Sole 24 Ore. Sul sito del quotidiano di Confindustria è possibile leggere un commento di Barbara Fiammeri con un passaggio relativo alla previdenza. “Prendiamo il capitolo pensioni. Nel comunicato si parla di ‘rivedere il sistema pensionistico cancellando gli effetti della legge Fornero’. Nulla si dice però con che cosa sostituiremo le vecchie regole: verrà anticipata l’età per l’accesso alla pensione? E di quanto? E come verrà coperto lo squilibrio che si determinerà? Se in questa rivisitazione rientrerà anche l’aumento delle pensioni minime a mille euro come vuole Berlusconi non è chiaro, ma comunque sarebbero altri miliardi da dover recuperare”. Piuttosto dura la conclusione: “Siamo in campagna elettorale e l’importante è vendere il prodotto al maggior numero di clienti. È per questo che sul simbolo di Fi campeggia la scritta ‘Berlusconi presidente’. Una fake news perché tutti sanno che non potrà essere il cavaliere il prossimo premier ma anche questo è solo un altro piccolo dettaglio”.

IL CALVARIO PER IL PAGAMENTO DELL’ASSEGNO

Il pagamento della pensione a gennaio è scattato il giorno 3. Ma non tutti l’hanno ricevuta. È il caso di Armando Tonelli, pensionato 85enne di Lucca. La Nazione ha raccontato la sua storia attraverso quanto detto dal figlio Fabrizio, che ha curato il trasferimento del conto corrente del padre a una nuova banca nello scorso agosto. Ed è da quel momento che inizia una sorta di “calvario”, in quanto la pensione non è mai arrivata da sola sul nuovo conto, ma l’uomo si è dovuto recare al front office dell’Inps, dove gli è stato sempre detto che si era verificato un problema con l’inserimento del nuovo Iban. Quindi, tramite un bonifico apposito, la pensione è poi arrivata sul conto, ma mai in maniera automatica come dovrebbe avvenire. L’uomo dovrà tornare una quarta volta allo sportello dell’Inps, con una notevole perdita di tempo e per quella che dovrebbe essere una semplice procedura informatizzata.

ABOLIZIONE LEGGE FORNERO NEL PROGRAMMA DI CENTRODESTRA

Un vertice ad Arcore tra Silvio Berlusconi, Matteo Salvini e Giorgia Meloni ha sancito ufficialmente la nascita della coalizione di centrodestra per le prossime elezioni politiche del 4 marzo.  “Meno tasse, meno burocrazia, meno vincoli dall’Europa, più aiuti a chi ha bisogno, più sicurezza per tutti, riforma della giustizia e giusto processo, revisione del sistema pensionistico cancellando gli effetti deleteri della Legge Fornero, realizzazione della flat tax, difesa delle aziende italiane e del Made in Italy, imponente piano di sostegno alla natalità, controllo dell’immigrazione: saranno questi i primi passi dell’azione di governo di Centrodestra che uscirà dalle politiche del prossimo 4 marzo”, si legge in una nota diffusa dopo il vertice tra i leader di Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia. Dunque è passata la linea di Salvini, che aveva chiesto agli alleati un impegno forte per la cancellazione della Legge Fornero. Su Twitter il leader del Carroccio ha scritto: “Cancellazione della legge Fornero nel programma del centrodestra: missione compiuta”.

Nella nota si legge però che tra le priorità c’è anche “l’adeguamento delle pensioni minime a mille euro”. Anche Berlusconi ha quindi imposto agli alleati una delle promesse elettorale su cui ha insistito molto negli ultimi mesi. I tre leader hanno anche deciso di allargare l’alleanza alla cosiddetta “quarta gamba” centrista ed è anche stato stabilito di creare “due delegazioni comuni, che si incontreranno già martedì prossimo, per definire i dettagli del programma e dei collegi”.

LEGA COLLABORA CON UGL PER IL PROGRAMMA

Nel centrodestra si continua a lavorare al programma elettorale e a quanto riporta L’Opinione delle libertà, Matteo Salvini e Silvio Berlusconi si sono sentiti telefonicamente per fissare anche una serie di incontri in vista della definizione delle liste e della campagna elettorale. “Non ci sono ancora appuntamenti fissati con gli alleati. Chiamerò Silvio Berlusconi e poi vedremo nei prossimi giorni di entrare nel merito prima del programma e poi su tutto il resto”, aveva detto ai giornalisti il leader del Carroccio in conferenza stampa in via Bellerio. La Lega sembra però voler collaborare, nella messa a punto del suo programma, anche con l’Ugl. Salvini stesso ha infatti spiegato che alcuni dirigenti del sindacato hanno preso parte all’ultimo Consiglio federale della Lega. Tra i punti più caldi c’è anche il progetto di riforma delle pensioni, vista la promessa di cancellare la Legge Fornero in brevissimo tempo in caso di vittoria alle elezioni.