L’Inps ha deciso di avviare una task force per correggere le posizioni assicurative dei dipendenti del pubblico impiego. Lo ha comunicato nell’ultima riunione con i sindacati, avvenuta giovedì 18 ottobre. L’Istituto nazionale della previdenza sociale ha informato che sta provvedendo di inviare gli estratti contributivi a tutti coloro che hanno l’iscrizione nelle casse pensioni insegnanti CPI (Cassa Pensioni Insegnanti) per consentire loro di fare i necessari controlli ed effettuare le relative modifiche evitando così che si abbia un’eventuale prescrizione contributiva. Sono gli insegnati delle scuole primarie paritarie (pubbliche e private), quelli degli asoli eretti in enti morali e delle scuole dell’infanzia comunali. Quindi dovranno effettuare le dovute verifiche entro la fine dell’anno. Le organizzazioni sindacali che hanno presenziato all’incontro insistono sul fatto che sarebbe opportuno differire la data di prescrizione dei contributi non presenti, che ora è fissata al 1° gennaio 2019, ad un’altra data.
PRESCRIZIONE CONTRIBUTI PENSIONI: VERIFICHE INPS
Una taske force di 100 persone, operativa nella sede centrale dell’Inps, per correggere le posizioni assicurative dei dipendenti pubblici. Secondo i sindacati però la data di prescrizione dei contributi non presenti andrebbe differita ad altra data per permettere agli iscritti alle casse CPI (Cassa Pensioni Insegnanti) di avere un tempo sufficiente, dal ricevimento dell’estratto, per sistemare i periodi mancanti, ipotizzando un rinvio di almeno un anno. L’Inps non si è mostrata pregiudizialmente contraria, ma dovrà confrontarsi sul tema con il ministero del Lavoro. Per la Uil Scuola non è solo indispensabile rinviare la data di prescrizione contributiva, ma ritiene anche che sia opportuno che l’amministrazione si faccia carico della copertura dei periodi di servizio effettuati entro il 1987 se non sono presenti, così come avviene dal 1° gennaio 1988, anziché chiedere il riscatto degli stessi ai lavoratori interessati.