POTERE AL POPOLO CONTRO LA LEGGE FORNERO
Angelo Brandi, Patty Del’Anna e Ivano Valente, candidati alle prossime elezioni nelle file di Potere al popolo, contestano quanto affermato da Piero Grasso circa la Legge Fornero, ovvero che sarebbe sbagliato abolire la riforma delle pensioni del 2011. brindisilibera.it riporta le dichiarazioni dei tre candidati, secondo cui la sostenibilità del sistema previdenziale non è certo a rischio e dunque non si può pensare di continuare “a fare cassa sulle pensioni”, perché questo sarebbe “inaccettabile in un Paese in cui l’evasione fiscale ammonta a oltre 110 miliardi annui e in cui il 5% più ricco della popolazione ha un terzo della ricchezza complessiva”. “Con le risorse date alle imprese per le riduzioni di lrap e Ires (la tassa sui profitti) si sarebbe potuto cancellare la legge Fornero e con un tetto a 5000 euro alle pensioni d’oro, si potrebbero recuperare la metà delle risorse che sono derivate dalla controriforma!”, affermano i tre.
MELONI: RADDOPPIEREMO ASSEGNI DI INVALIDITÀ
In un’intervista al Tg1, Giorgia Meloni ha spiegato che “il primissimo atto di Fratelli d’Italia al governo sarà raddoppiare le pensioni di invalidità, perché è immorale che siano ferme a 270 euro”. Un concetto che la Presidente di Fratelli d’Italia ha ribadito anche rispondendo alle nostre 10 domande. “Ci occuperemo anche degli anziani e sosterremo, in particolare, chi ha più di sessant’anni ed è senza reddito. In generale aumenteremo le pensioni minime e raddoppieremo l’assegno di invalidità. Molti anziani, poi, non sono più autosufficienti e per chi si prende cura di loro stabiliremo un reale riconoscimento della funzione sociale con tutele concrete in ambito lavorativo e normativo”, sono state le parole usate dall’ex ministra. La misura annunciata sembra essere compatibile con la promessa di Silvio Berlusconi di portare le pensioni minime a 1.000 euro.
DI BATTISTA INTERVIENE SULLE MINIME
Intervistato da Agenpress.it, Alessandro Di Battista ha risposto a una domanda relativa alle pensioni minime, il cui importo è a un livello che rende difficile ai percettori di raggiungere serenamente la fine del mese. L’esponente del Movimento 5 Stelle ha detto che in Italia “i cittadini spesso vengono tenuti in condizioni di semi-indigenza perché in questo modo sono più facilmente ricattabili: perché, pur di sperare in qualcosa di meglio, si aggrappano alle false promesse dei partiti”. Il pentastellato ha spiegato anche di ritiene “una cosa ignobile” il fatto che ci siano pensioni da 440 euro e ha ricordato che in caso di vittoria alle elezioni, il Movimento 5 Stelle, attraverso il reddito di cittadinanza, porterà “tutte le pensioni minime a 780 euro, la cifra indicata dall’Istat come quella che definisce la soglia di povertà”.
CUMULO CONTRIBUTIVO ANCHE PER MEDICI E ODONTOIATRI
Oltre che i giornalisti, anche i medici e gli odontoiatri si preparano a utilizzare il cumulo contributivo gratuito dopo la firma della convenzione quadro tra Inps e e Adepp. “Ci felicitiamo con Alberto Oliveti per essere riuscito a concludere con successo questa delicata trattativa, che permetterà ai professionisti che abbiano, in periodi diversi della loro vita, versato i contributi all’Inps e, nel nostro caso, all’Enpam, di non perdere nessun segmento contributivo”, ha detto Filippo Anelli, Presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei medici e degli odontoiatri. Secondo quanto riporta Adnkronos ha anche aggiunto che si tratta di “una possibilità in più per molti, ma soprattutto, come ha affermato lo stesso Oliveti, è una questione di giustizia e di civiltà perché ogni segmento contributivo si potrà finalmente far valere ai fini pensionistici”.
QUOTA 41 E QUOTA 100, IL PROGRAMMA DELLA LEGA
In questa campagna elettorale tra le forze che promettono il superamento delle Legge Fornero c’è la Lega. E il coordinamento provinciale Lega Salvini Premier di Avellino ha voluto ricordare in una nota che la riforma delle pensioni del 2011 “ha prodotto una carneficina a carico soprattutto di coloro che erano vicinissimi alla pensione e, dall’oggi al domani, hanno visto il loro sogno svanire. Peggio ancora per i cosiddetti esodati rimasti addirittura senza né lavoro né pensione. Assurdo in un paese civile!”. Viene anche ricordato come ci sia stato un danno anche per i giovani, visto che l’aver obbligato a restare al proprio posto i lavoratori anziani abbia fermato il normale turnover che consente un ricambio generazionale nel mercato del lavoro. Nella nota riportata da irpinia24.it viene quindi ricordata quella che è la proposta per sostituire la Legge Fornero: introdurre la Quota 100 e la Quota 41.
“Quota 100 vuol dire che la somma dell’età anagrafica e contributiva è uguale a 100. Quota 41, invece, non fa riferimento all’età anagrafica ovviamente, ma esclusivamente ai 41 anni contributivi previsti per prendere benefici previdenziali”. Per fare un esempio, “con la Quota 41 chi ha iniziato a 19 anni a lavorare (19+41 di contributi = 60) potrà andare in pensione a 60 anni, mentre con la quota 100 a chi ha 63 anni (63+37 di contributi = 100) ne basteranno 37 di contributi per andare in pensione e così via”. In questo modo, quindi, “gli anziani finalmente si godranno la meritata pensione mentre tantissimi giovani e meno giovani potranno avere un lavoro a tempo indeterminato, quindi stabile e non precario o occasionale e l’economia ne otterrà ingenti benefici”.
BRUNETTA: LA LEGGE FORNERO LA CANCELLIAMO
Renato Brunetta sembra voler dare ragione a Matteo Salvini circa il programma elettorale del centrodestra. “La legge Fornero la cancelliamo, è una cattiva legge che ha prodotto guasti inenarrabili. Le leggi soprattutto quelle che riguardano i pensionati devono essere sì sostenibili dal punto di vista finanziario, ma devono essere sostenibili anche dal punto di vista sociale, la Fornero non lo è”, ha infatti detto l’ex ministro durante una manifestazione elettorale a Padova. Secondo quanto riporta Adnkronos, Brunetta ha anche spiegato che le coperture per questo tipo di intervento “ci sono tutte” e che ci sono le risorse anche per la flat tax. Di certo nei prossimi giorni non mancheranno altre dichiarazioni da parte degli esponenti di centrodestra sulla Legge Fornero. In questo modo diventerà forse più chiaro qual è la posizione della coalizione sul tema, viste le recenti parole di Silvio Berlusconi più orientate a parlare di modifica della Legge Fornero più che di una sua abrogazione.