I RISCHI DELL’ACCENTRAMENTO DEI CONTROLLI INPS/INAL

Gli ispettori Inps/Inail segnalano i rischi che comporta l’accentramento presso l’Ispettorato Nazionale del Lavoro dell’intera e complessa materia della vigilanza sul lavoro e i controlli sulla parte contributiva e assicurativa. “L’efficacia dei controlli operati dagli Enti non risiede nel semplice possesso di poderose banche dati”, “ma piuttosto nel continuo scambio di informazioni che precede, accompagna e segue ogni accertamento, dalla sua apertura, alla conduzione, alla definizione. E anche dopo, quando le risultanze degli accertamenti devono tradursi in registrazioni concrete sui conti previdenziali dei lavoratori, altrimenti lasciati lacunosi dalle evasioni ed elusioni contributive perpetrate ai loro danni”, scrivono gli ispettori in una lettera giunta anche alla nostra redazione. Senza dimenticare che gli accertamenti aiutano a recuperare la copertura contributiva per i lavoratori. Dunque c’è il rischio “di una riforma previdenziale occulta”. Perciò “difendere, mantenere e rafforzare le funzioni di Vigilanza Inps/Inal è fondamentale per l’equilibrio dei conti previdenziali e per la tenuta dello Stato Sociale. È un interesse di tutti i cittadini”.



BARBAGALLO: LEGA E M5S DOVREBBERO TROVARE 70 MLD

Carmelo Barbagallo è stato intervistato dall’Ansa e ha ribadito quali sono i provvedimenti che il il nuovo Governo dovrà prendere, in particolare sul sistema fiscale, penalizzante anche per i pensionati, e per far ripartire il settore dell’edilizia, volano per la crescita dell’occupazione e dell’economia. Al Segretario generale della Uil è stato quindi chiesto se un eventuale esecutivo formato da Lega e Movimento 5 Stelle potesse cancellare la Legge Fornero e il sindacalista ha ricordato che quella riforma ha comportato risparmi per 80 miliardi, che dunque vanno reperiti come copertura di un’eventuale controriforma. Dato che negli scorsi anni, grazie agli accordi tra Governi e sindacati, sono stati varati interventi per 10 miliardi di euro, ora Lega e M5S dovrebbero trovarne 70. “Quando li avranno ci chiamino e gli daremo una mano”.



CAMPAGNA INPS PER AZIENDE E STUDENTI

Nell’ambito delle celebrazioni per i 120 anni dalla nascita, l’Inps ha in programma una campagna rivolta a scuole superiori, aziende e università. Lo ricorda La Stampa, spiegando che incontrerà direttamente lavoratori e imprenditori, attraverso una stazione mobile allestita a ufficio, in tutta Italia, offrendo un servizio di consulenza “sulle questioni di maggiore interesse, come l’Ape sociale, le misure per i lavoratori precoci, la simulazione della pensione futura”. L’Inps incontrerà anche gli studenti delle scuole superiori per spiegare come è nata la previdenza in Italia, mentre agli studenti sarà offerto “un servizio di informazione e consulenza sulle prestazioni istituzionali”. Sarà anche possibile sapere come funziona l’estratto conto contributivo e ricevere il codice pin per accedere ai servizi online dell’Inps.



LEONARDO, NESSUN IMPATTO SUI CONTI DAI PREPENSIONAMENTI

Nei giorni scorsi è stato annunciato un accordo siglato tra azienda e sindacati che porterà a 1.100 prepensionamenti in Leonardo grazie all’utilizzo dell’isopensione, prevista tra l’altro all’interno della Legge Fornero. L’amministratore delegato Alessandro Profumo ha voluto rassicurare gli azionisti e gli investitori sul fatto che tale accordo non avrà alcun impatto sul cash flow dei prossimi anni. L’ex numero uno di Unicredit e Mps ha anche spiegato che Leonardo procederà all’assunzione di giovani. C’è tuttavia da evidenziare che l’accordo in tal senso prevede che ci siano sì delle assunzioni, compatibilmente però con le risorse economiche disponibili e in linea con gli obiettivi e le esigenze. Dunque non è affatto scontato che a fronte dei prepensionamenti ci saranno altrettante assunzioni. Anche se con tutta probabilità non mancheranno degli inserimenti di nuovi profili nell’azienda.

LE PENSIONI EROGATE ALL’ESTERO

Si è parlato molto negli ultimi anni dei pensionati italiani che hanno deciso di trasferirsi all’estero anche per godere di vantaggi fiscali e di un costo della vita più basso capace di far aumentare il proprio potere d’acquisto anche in caso di assegni modesti. Itinerari Previdenziali ha calcolato in oltre 59.000 le pensioni erogate all’estero frutto di contributi versati interamente in Italia. Adnkronos riporta alcuni dati del Quinto Rapporto di Itinerari Previdenziali, come per esempio il fatto che i complessivi 373.265 assegni siano erogati in circa 160 diversi paesi, che non manchino beneficiari stranieri (il 17,4%) e che si tratti in prevalenza di pensioni di vecchiaia. I paesi dove si trovano le pensioni erogate al lordo delle tasse sono principalmente Australia, Germania, Svizzera, Canada, Belgio, Austria, Portogallo, Tunisia e Spagna.

LE PAROLE DI DOMENICO PROIETTI

Domenico Proietti ha partecipato al Congresso della Uil di Trapani e ha rilasciato un’ampia intervista a trinacrianews.eu, nella quale ha affrontato il tema del rischio di avere pensionati poveri in futuro per via del sistema contributivo. Il Segretario confederale della Uil ha ricordato che già quando era stato introdotto il sistema contributivo negli anni ’90 si era ideata la previdenza complementare, proprio per ovviare all’abbassamento dei futuri assegni. “I fondi pensioni negoziali che da allora hanno operato in Italia hanno dato ottima prova di sé, raggiungendo rendimenti elevati a costi contenutissimi, anche in questi anni di crisi economica”, ha detto, pur sottolinenando che solo una stabile crescita economica, insieme a stabile occupazione, possono garantire future pensioni solide.

Il sindacalista ha quindi ricordato l’impegno profuso nei confronti con il Governo, da parte delle confederazioni, per far sì che anche chi è già in pensione non veda erodersi il proprio potere d’acquisto, mediante l’aumento della quattordicesima e la richiesta di riprendere la normale perequazione degli assegni in essere a partire dal 2019. Secondo Proietti, bisognerebbe poi rivedere lo strumento del riscatto della laurea, oggi troppo oneroso, “prevedendo ad esempio una maggiorazione contributiva a carico dello Stato per i lavoratori che hanno avuto carriere fortemente discontinue”. Quindi ha ribadito un concetto già espresso in passato: la spesa previdenziale italiana è in media con quella degli altri paesi Ue. Per renderlo evidente bisognerebbe separare la spesa assistenziale da quella previdenziale, come richiesto dai sindacati.