LE RICETTE M5S OLTRE QUOTA 41 E QUOTA 100
Jessica Costanzo, candidata nelle fila del Movimento 5 Stelle, ha spiegato che il costo del superamento della Legge Fornero “di circa 7,5-8 miliardi l’anno. Noi proponiamo come copertura alcune misure di spending review, per 4 miliardi, e la revisione di alcune tax expenditures, per 6,5 miliardi”. Intervistata da publicpolicy.it, la pentastellata ha ricordato che la proposta del Movimento è quella di introdurre Quota 41 e Quota 100. Ma ci sono in programma altri interventi. “Per noi serve stoppare il meccanismo di adeguamento automatico dell’età pensionabile in base all’aspettativa di vita. E occorre allargare la platea dei mestieri usuranti, soprattutto quelli nell’ambito della cura e tra le figure mediche. Per questo pensiamo a un osservatorio permanente proprio sui lavori usuranti”. Costanzo ha aggiunto che sarà importante occuparsi anche delle pensioni dei giovani, anche se la priorità è dar loro più opportunità di lavoro con lo sblocco del turnover.
CAROFALO (POTERE AL POPOLO): VIA LA LEGGE FORNERO
Viola Carofalo, nello spazio televisivo in onda su Rai 2 dedicato a tutte le forze politiche in campo alle prossime elezioni, ha spiegato che è importante abolire la Legge Fornero, anticipando l’età pensionabile, visto che ci sono persone che arrivano oltre a 30 anni di età senza riuscire a trovare un’occupazione, mentre contemporaneamente ci sono persone costrette a restare nel mercato del lavoro per raggiungere la pensione. Il capo politico di Potere al Popolo ha anche detto che è importante intervenire sulle pensioni minime, visto che con 500 euro al mese è impossibile riuscire a vivere in maniera dignitosa. Dal suo punto di vista, limitando le pensioni più alte, è possibile riuscire a reperire delle risorse necessarie a questo scopo, attuando un’importante redistribuzione del reddito, che consentirebbe a tante persone di vivere un po’ meglio.
GUIDI (FI) SULL’EMERGENZA ANZIANI
Antonio Guidi, ex ministro del primo Governo Berlusconi, ha deciso di candidarsi al Senato nelle liste di Forza Italia. Perugiatoday.it lo ha intervistato e ha così avuto modo di spiegare di ritenere “fondamentale intervenire sul sistema pensionistico ed attuare veramente una riforma giusta e seria, che non si prenda gioco dei cittadini, del dopo di noi e sui caregiver”. Questo perché a suo modo di vedere “le emergenze sono chiaramente i nuovi poveri, gli anziani soli che con la loro pensione non riescono ad arrivare a fine mese e che spesso vivono in condizioni di grandissima povertà e poi le persone con disabilità. basti pensare che attualmente una persona con disabilità percepisce pensioni e accompagnamento da miseria che spesso sono lontane dai mille euro”. Dunque è su questi temi che andrebbe posta una particolare attenzione.
LA CRITICA DI ARGENTIN (PD) A MELONI E SALVINI
Ileana Argentin critica aspramente il centrodestra: “Che vergogna! Promettere, da parte della Meloni, l’aumento delle pensioni d’invalidità e, da parte della Lega di Salvini, la costituzione di un ministero della disabilità significa insultare l’intelligenza delle persone più bisognose di risposte e di servizi. Non si fa così, non è giusto. Non si promettono cose che non si possono mantenere”, scrive in una nota la deputata e candidata del Pd. “Come si fa a raddoppiare la pensione d’invalidità a quelli che già la prendono se non riusciamo neanche a darla a tutti quelli che dovrebbero percepirla? E inoltre, perché invece della pensione non fa le battaglie per un posto di lavoro adeguato ai disabili?”, dice poi rivolta alla Presidente di Fratelli d’Italia. “Sono anni che mi occupo di disabilità e so che quanto sta dicendo il centrodestra è una menzogna politica strumentale e impossibile da mantenere”, aggiunge Argentin.
ROVENTINI (M5S) RILANCIA QUOTA 41
Il Movimento 5 Stelle ha individuato in Andrea Roventini, Professore associato alla Scuola superiore Sant’Anna di Pisa, il ministro dell’Economia per il Governo Di Maio in caso di vittoria alle elezioni. Il Sole 24 Ore ha intervistato il docente, che ha anche parlato di Legge Fornero, spiegando che l’idea dei pentastellati non è quella di un’abolizione tout court, ma di un superamento della riforma delle pensioni del 2011. “In ogni caso penso che dopo 40 anni un lavoratore abbia diritto ad andare in pensione”. Un rilancio, quindi, della proposta della Quota 41 inserita nel programma del Movimento 5 Stelle e che fa parte anche degli interventi che la Lega vorrebbe varare in caso di vittoria alle elezioni. Vedremo se, in caso di vittoria di una di queste due formazioni politiche, la promessa verrà mantenuta.