FRIEDMAN: LEGGE FORNERO SCHIFOSA, MA NECESSARIA
Alan Friedman è stato ospite della puntata di Piazzapulita in onda ieri sera su La7. Nel corso della trasmissione ha parlato anche della Legge Fornero, definendola “bruttissima, schifosa, ma necessaria per salvare il sistema. Ha creato delle iniquità sociali che vanno corrette sugli esodati, sulle donne, sulla questione dei lavori usuranti, ecc. Il Governo Gentiloni ha cominciato, ma ci vogliono altre misure per correggere questi difetti, ma non si può abolire la Legge Fornero”. Il giornalista ha anche detto di aver parlato con “un vice di Salvini”, cui ha chiesto se veramente la Lega intende abolire la Legge Fornero. “Lui mi ha risposto: ‘No, Salvini l’ha detto solo in campagna elettorale, dobbiamo solo fare qualche ritocco’”. Friedman ha anche detto di non voler rivelare il nome di questo consigliere economico della Lega, ma ha spiegato che si tratta del “padre della flat tax”.
CUMULO CONTRIBUTIVO, NUOVO STALLO INPS-ADEPP
È ancora stallo tra Inps e Adepp sul cumulo contributivo gratuito dei professionisti. L’Istituto nazionale di previdenza sociale ha proposto un nuovo testo di convenzione alle casse, in modo da suddividere i costi di gestione delle pratiche (circa 65 euro) in base alla quota di pensione erogata da ciascun ente. Il testo rimette a una commissione di esperti la determinazione dell’importo da dividere e consente anche alle parti di adire al giudice nel caso non si arrivi alla ripartizione dei costi nei tempi previsti. Secondo l’Inps, in questo modo potrebbero partire da subito i pagamenti delle pensioni. Il Sole 24 Ore segnala che le Casse “hanno ottenuto il parere, negativo, che la Direzione generale delle politiche previdenziali del ministero del Lavoro ha dato sul quesito presentato da Inps in merito alla condivisione dei costi”. Pertanto, “le Casse chiedono all’Inps di controfirmare subito le convenzioni che loro hanno già inviato lunedì scorso, e sbloccare finalmente le pensioni”.
BOERI SUL CUMULO: BASTA L’OK DELLE CASSE
Tito Boeri torna a parlare della vicenda riguardante il cumulo contributivo dei professionisti, che risulta ancora non utilizzabile per via di una diatriba sorta tra Inps e Adepp sui costi di gestione delle pratiche, pari a 65 euro. Il Mattino riporta le parole del Professore dell’Università Bocconi a margine del Forum delle politiche sociali 2018: “Mi auguro che prevalga la ragionevolezza tra le Casse”, ha detto, spiegando che da parte sua l’Inps sta cercando “in tutti modi” di far sì che si arrivi a un accordo. “Soprattutto non vogliamo che siano i lavoratori con carriere mobili a pagare lo scotto”, ha aggiunto, spiegando che “basta soltanto che ci sia l’ok delle casse: noi siamo pronti, abbiamo fatto tutto anche sul piano procedurale. Ieri abbiamo presentato ai gruppi tecnici delle casse le procedure per protocollare le misure. La piattaforma digitale è in funzione. Noi, nel momento in cui sottoscrivono la convenzione, siamo pronti ad erogare anche domani”.
INCA-CGIL IN PIAZZA PER I DIRITTI
Sabato 24 marzo l’Inca, insieme alla Cgil, sarà in oltre 150 piazze italiane con lo slogan “Ad ognuno il diritto alla tutela”. Come spiega il sito di Rassegna Sindacale, “l’esperienza, già realizzata più volte, vedrà il coinvolgimento di tutti gli operatori e le operatrici del Patronato della Cgil che, utilizzando anche uffici mobili, offriranno i loro servizi nelle piazze per dare tutte le informazioni necessarie sulle prestazioni di welfare, pensioni, previdenza, infortuni, malattie professionali, permessi e congedi per maternità/paternità, invalidità civile, politiche migratorie e tanto altro ancora”. Va ricordato che il Patronato Inca-Cgil, come pure gli altri, negli ultimi anni ha offerto importante assistenza ai pensionati, aiutandoli a recuperare somme cui avrebbero avuto diritto, ma che è necessario richiedere esplicitamente. E non di rado capita di non essere a conoscenza dei propri diritti. Fortunatamente in molti casi i pensionati hanno potuto anche recuperare gli arretrati.
LA MOZIONE DEI SENIORES DI FORZA ITALIA
Il movimento Seniores di Forza Italia della Toscana, attraverso il suo responsabile Gianfranco Sangaletti, ha partecipato al coordinamento regionale del partito chiedendo di mantenere un ruolo di primo piano nell’elaborazione di indirizzi e strategie politiche. Secondo quanto riporta luccaindiretta.it, nell’occasione è stata anche accolta la mozione del responsabile nazionale Seniores Enrico Pianetta, in cui i seniores chiedono “nella composizione del prossimo Governo Nazionale, in particolare nel ministero della Terza Età e, altresì, nelle giunte regionali e comunali, una loro incisiva e qualificata presenza, non solo per le tematiche tradizionalmente considerate della Terza età, quali famiglia, sanità, sicurezza, pensioni e servizi sociali, ma anche per sviluppare modelli di concreta inclusione nell’attività nella nostra comunità”.
NO ALLE DEROGHE AMATO PER I PART-TIME
Le sentenze della Corte di Cassazione danno spesso indicazioni utili anche in tema di pensioni. Quella del 23 febbraio scorso, come ricorda pensionioggi.it, chiarisce per esempio che le deroghe Amato, che consentono ai lavoratori in possesso di anzianità contributiva al 31/12/1995 di accedere alla pensione di vecchiaia “con soli 15 anni di contributi a condizione di poter vantare almeno 25 anni di assicurazione IVS e di essere stati occupati per almeno 10 anni per periodi di tempo inferiori a 52 settimane l’anno”, non si possono applicare a chi ha lavorato part-time. Per i giudici “non possono godere del beneficio le attività di lavoro domestico o familiare, a domicilio, a intermittenza, in regime di part-time perché queste attività vengono prestate per l’intero anno”. Dunque ne possono usufruire “i lavoratori impiegati nell’agricoltura o in attività stagionali con contratti annualmente rinnovati per periodi inferiori l’anno”.
LE PAROLE DI PROIETTI E GHISELLI
Domenico Proietti non ci sta e afferma che “non è vero come sostiene l’Fmi che la spesa pensionistica in Italia è del 16% rispetto al Pil. Questo dato è falso. Il 16% infatti è la somma tra spesa previdenziale e spesa assistenziale, che solo in Italia si continua colpevolmente a sommare”. Per questo motivo il Segretario confederale della Uil, a nome del suo sindacato, invita il Governo “a insediare immediatamente la Commissione prevista dall’ultima legge di Bilancio, per separare contabilmente la Previdenza dall’Assistenza”. Si fa sentire sul tema anche la Cgil, il cui Segretario confederale Roberto Ghiselli spiega: “Il sistema previdenziale italiano è in equilibrio oggi e in prospettiva, e, al netto delle imposte e degli altri elementi impropriamente computati come spesa previdenziale, determina ogni anno degli avanzi di gestione”, “pertanto le previsioni del Fmi sono del tutto infondate”.
Visione comune dei due sindacati anche sui passi da compiere in Italia sul piano previdenziale. Proietti rilancia la necessità di una “fase 3” per correggere la Legge Fornero, con “una flessibilità di accesso della pensione intorno a 63 anni, che si occupi dei temi della sostenibilità per le future pensioni dei giovani ed elimini tutte le disparità di genere che penalizzano le donne”. Ghiselli ritiene sia necessario “superare strutturalmente l’impianto della legge Monti Fornero, introducendo i necessari elementi di sostenibilità sociale, in particolare nei confronti dei giovani, delle donne e di chi svolge i lavori manuali e gravosi”, completando così un percorso già avviato negli ultimi anni.