RIVOLTA SINDACATI POLIZIA

Sul fronte pensioni negli ultimi giorni non sono poche le critiche piovute contro la riforma previdenziale, arrivate dai vari sindacati dei corpi di Polizia: secondo il Libero Sindacato di Polizia, è sempre più difficile in Italia riuscire ad andare in pensione e «con l’introduzione della ‘speranza di vita’, si rischia che l’età pensionabile, di aumento in aumento, raggiunga tetti assurdi. L’aumento dell’età pensionabile, in relazione alla ‘speranza di vita’, colpisce anche il personale del comparto sicurezza, difesa, e Vigili del Fuoco, tant’è che una circolare Insp ha comunicato che dal primo gennaio 2019, per questo personale, l’età pensionabile, subirà un aumento di cinque mesi», spiega in una nota il presidente nazionale Antonio De Lieto. Secondo i sindacati della Polizia, che già hanno manifestato tutto il loro disappunto negli scorsi mesi per il sistema previdenziale che si sta riformando, è inopportuno il meccanismo ora adottato, «iniquo e cervellotico, in linea generale, diventi ancora più assurdo, se applicato a personale ad ordinamento militare e civile, come le Forze di Polizia ed i Vigili del Fuoco». Secondo il LISIPO per lavori del genere è sempre richiesta un’elevata efficienza psico-fisica che negli anni ovviamente diventa gravosa e devastante; «riteniamo che per questo personale, non sia applicato alcun incremento, relativo alla ‘speranza di vita’ e non vi sia, quindi, alcun aumento dell’età pensionabile». (agg. di Niccolò Magnani)



CUMULO CONTRIBUTIVO, ANCORA NON PER TUTTI

Il cumulo contributivo gratuito comincia ad andare a pieno regime per i professionisti. Italia Oggi scrive infatti che sono già state liquidate le pensioni di otto fra ingegneri e architetti e di un medico. Nei prossimi giorni, quindi, per loro arriverà anche il pagamento della pensione. Il quotidiano economico segnala che tra i casi suddetti c’è anche quello di chi aveva presentato la domanda di cumulo contributivo più di un anno fa. In effetti la misura del cumulo contributivo gratuito era stata introdotta con la Legge di bilancio 2017, la stessa che aveva anche portato alla nascita, sulla carta, dell’Anticipo pensionistico. Anche per l’Ape, sia social che volontaria, c’è voluto del tempo perché fosse pienamente disponibile. Proprio in questi giorni, infatti, si è saputo dall’Inps che è finalmente possibile presentare la domanda per avere il prestito pensionistico.



Non bisogna però dimenticare che il cumulo contributivo gratuito non può essere ancora utilizzato da chi vuol accedere a Opzione donna o all’ottava salvaguardia degli esodati. Come ha evidenziato pensionioggi.it, rispondendo a un domanda posta da una lettrice, c’è comunque la possibilità di utilizzare la ricongiunzione dei periodi assicurativi eventualmente presenti in diverse gestioni. Un’operazione che però, a differenza del cumulo contributivo, non è gratuita. E dunque è difficile che gli esodati vi facciano ricorso, anche perché non è chiaro per quale motivo non dovrebbero poter utilizzare uno strumento, il cumulo contributivo, che è invece accessibile agli altri cittadini (salvo, come detto, le italiane che vogliono usare Opzione donna).

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