QUOTA 41 E QUOTA 100, UNA “NON RISPOSTA” PER GLI ESODATI

Elide Alboni, sulla pagina del Comitato esodati licenziati e cessati, ribadisce ancora una volta che Quota 100 e Quota 41 “non risolvono il dramma degli esodati ante-Fornero”, e a questo proposito ricorda quanto ha scritto Luigi Metassi, anch’egli amministratore del Comitato, sul blog “Il volo della Fenice”. “Come può sanare il calvario degli esodati la quota 100 o 41 anni di vv se costoro sono stati privati del lavoro, a qualsiasi titolo, prima dell’entrata in vigore della riforma Fornero e allora erano tutte persone in fase previgente secondo le regole e le quote della legge pensionistica precedente?”, aggiunge Alboni, facendo quindi capire che è necessario che sia varata la nona salvaguardia per quei circa 6.000 esodati che ancora non hanno avuto la possibilità di accedere alla quiescenza con i precedenti otto provvedimenti che si sono susseguiti dal 2012 a oggi.



QUOTA 41, PRECOCI DELUSI DA M5S

Roberto Fico ha ricevuto il mandato dal Presidente Mattarella per cercare di formare un’alleanza di Governo tra Pd e M5s. Il partito di Luigi Di Maio ha anche messo a punto un contratto di governo per cercare un convergenza, oltre che con i dem, con la Lega. Un contratto che non soddisfa quanti, anche tra i lavoratori precoci, contavano su una messa in discussione della Legge Fornero. Sui gruppi Facebook 41xtutti lavoratori uniti e Lavoratori precoci uniti a tutela dei propri diritti non mancano post di quanti si sentono traditi dal fatto che tra i 10 punti del contratto non si faccia riferimento al sistema pensionistico, visto che in campagna elettorale il Movimento 5 Stelle aveva detto che intendeva sostituire la Legge Fornero con Quota 100 e soprattutto Quota 41. Non manca chi, sconfortato, sembra rassegnarsi al fatto che la riforma delle pensioni del 2011 non verrà toccata dal futuro governo, qualunque esso sia.



L’IMPEGNO DI FORMISANO PER GLI ESODATI ESCLUSI

Proseguono le proiezioni del film “L’Esodo” di Ciro Formisano nelle diverse città italiane. La pellicola, che ha avuto diversi riconoscimenti, racconta la storia di Francesca, interpretata da Daniela Poggi, una delle tante persone che a seguito della Legge Fornero si è ritrovata a essere esodata. Una situazione drammatica che purtroppo a distanza di anni continua a essere vissuta da circa 6.000 persone, che continuano a sperare possa essere varata una nona salvaguardia, utilizzando peraltro le risorse già stanziate per i precedenti interventi. Lo stesso Formisano, in un’intervista a spettacolomusicasport.com, non ha nascosto che uno degli obiettivi de “L’Esodo” è contribuire a trovare una soluzione positiva per aiutare gli esodati ancora esclusi. “Il motivo per cui esiste questo film era fermare nella memoria questo problema ma anche sperare che si possa risolverlo in qualche modo”, ha detto il regista.



CUMULO CONTRIBUTIVO, LE LIMITAZIONI PER LA CONTRIBUZIONE ESTERA

Il cumulo contributivo gratuito è utilizzabile ormai anche dai professionisti e pensionioggi.it ricorda che è possibile anche utilizzare la contribuzione estera, con alcune limitazioni. La principale è che bisogna comunque aver perfezionato in Italia il minimale richiesto per l’accesso alla totalizzazione, pari a 52 settimane di contributi secondo la normativa Comunitaria o rispettando quello previsto dalla convenzioni bilaterali. Inoltre, i periodi esteri di contribuzione non devono risultare temporalmente coincidenti con quelli versati in Italia. Per quanto riguarda l’importo dell’assegno che si riceverà, bisogna rifarsi alle regole in materia di totalizzazione estera. Da tenere presente che la contribuzione estera può essere considerata anche quando abbia già dato luogo alla liquidazione di una pensione all’estero.

I CONTRIBUTI FIGURATIVI EX LEGGE 104

Il cumulo contributivo è una misura che consente, sommando i contributi versati in diverse casse, di poter avvicinare l’ingresso in quiescenza. Pensionioggi.it ricorda che “i lavoratori e le lavoratrici nel contributivo puro, cioè non in possesso di anzianità contributiva al 31 dicembre 1995, possono godere di alcuni piccoli benefici per anticipare l’età pensionabile o l’importo dell’assegno pensionistico se nella loro vita si sono assentati dal lavoro per accudire figli o familiari disabili per periodi di lavoro non retribuiti”. Un’importante misura relativa alla valorizzazione di uno dei lavori di cura svolti spesso dalle donne e consistente nell’accredito figurativo, su specifica domanda alla propria gestione pensionistica, “delle assenze dal lavoro per periodi di educazione e assistenza dei figli fino al sesto anno di età in ragione di 170 giorni per ciascun figlio; e delle assenze dal lavoro per assistenza a figli dal sesto anno di età, al coniuge e al genitore purché conviventi, nel caso ricorrano le condizioni previste dall’articolo 3 della legge 104/1992” “per la durata di 25 giorni complessivi l’anno, nel limite massimo complessivo di 24 mesi”.

POSSIBILI RITARDI PER IL CUMULO CONTRIBUTIVO

A quanto pare potrebbero esserci dei ritardi nell’erogazione delle pensioni richieste in regime di cumulo contributivo. Quanto meno a Trento. Ladige.it segnala infatti il caso di una donna che sta attenendo da sei mesi l’erogazione dell’assegno. Stefano Zabotto, Direttore dell’Inps, ha fatto sapere che la pratica verrà chiusa entro una settimana e che “man mano saranno chiuse anche le altre pratiche rallentate. Il problema riguarda una cinquantina di pratiche inerenti le pensioni in regime di cumulo”. Secondo il dirigente, la maggior parte delle pensioni viene liquidata nell’arco di tre mesi al massimo e dunque ci troviamo di fronte a casi limite che si spera di poter risolvere in fretta. I ritardi sembra non si siano verificati solo a Trento, ma, dopo che si è sbloccata la vicenda del cumulo contributivo dei professionisti, si dovrebbe presto tornare alla normalità.

L’APERTURA AL CONFRONTO DI LEONARDI

Marco Leonardi, nella scorsa legislatura, è stato consigliere economico di palazzo Chigi per quel che riguarda le pensioni, succedendo a Tommaso Nannicini, che aveva lavorato, ai tempi del Governo Renzi, all’accordo raggiunto con i sindacati che ha dato vita all’Ape. Oggi Leonardi segue il tema della previdenza per il Partito democratico. Nei giorni scorsi ha ricevuto Mauro D’Achille, amministratore del gruppo Facebook “Lavoro e Pensioni: problemi e soluzioni”, che è stato intervistato da pensionipertutti.it, cui ha spiegato di aver già avuto modo in passato di incontrare Leonardi, ma sempre in gruppo, mentre stavolta ha avuto l’occasione di intrattenersi con lui per più tempo e gli ha così esposto il suo punto di vista circa le modifiche all’attuale sistema pensionistico.

“Il confronto con il prof Leonardi è stato improntato sin dall’inizio al massimo rispetto l’uno dell’altro ed alla volontà di capire ognuno le altrui motivazioni. Mi ha detto ciò che era possibile, ciò che era urgente, ma anche quel che non si poteva fornendone le motivazioni, che ho recepito e avallato. Mi ha confermato che le due commissioni per adv e separazione bilanci previdenziale ed assistenziale si costituiranno a breve. Posso affermare che di politici così competenti ed aperti al confronto ce ne vorrebbero di più, auspico di incontrarne ancora!”, ha detto D’Achille, che ha anche esposto a Leonardi le proposte di Orietta Armiliato, amministratrice del Comitato Opzione donna social, e di Elide Alboni, amministratrice del Comitato esodati licenziati e cessati.