PENSIONI, IL COSTO DI QUOTA 100 E QUOTA 41

Quota 100 e Quota 41 sono le misure che Lega e Movimento 5 Stelle, in campagna elettorale, hanno detto di voler varare per il superamento della Legge Fornero. Sarebbe in pratica possibile accedere alla quiescenza quando la somma tra anni di contributi ed età anagrafica dà 100. Non è chiaro se verrebbero fissati dei paletti, come l’avere comunque 64 anni di età. Sarebbe comunque consentito il pensionamento a chi ha raggiunto i 41 anni di contributi, indipendentemente dall’età anagrafica. Secondo Stefano Patriarca, consulente economico del Governo Gentiloni, Quota 100 (con una soglia minima dei 35 anni di contribuzione) potrebbe costare 11,5 miliardi solo nel 2019, per poi arrivare a 15 miliardi una volta a regime. All’Ansa Patriarca ha spiegato anche che il varo di Quota 41 costerebbe 12,3 miliardi nel 2019 e quasi 16 miliardi una volta a regime. Numeri con cui Lega e Movimento 5 Stelle dovranno confrontarsi nel caso diano vita a un esecutivo.



LE PAROLE DI ELSA FORNERO

Elsa Fornero non ha dubbi: il nuovo Governo, qualunque esso sia, “non potrà abrogare la riforma delle pensioni che porta il mio nome”. Intervistata da Repubblica, l’ex ministra del Lavoro spiega che “per fare una valutazione precisa si dovrebbe chiarire che cosa Lega e 5stelle pensano di fare. Ma quando uno in campagna elettorale dice abolizione, poi durante questi mesi di trattativa sostiene che ci sarà un superamento e ora parla di 5 anni necessari per cambiare le cose, mi sembra sia poco coerente. Io penso che in politica ci voglia coerenza”. Inoltre, evidenzia che sarebbe necessaria un’opera di educazione economica e finanziaria per tutti gli italiani, perché “la nozione di vincoli di bilancio e quella che il debito pubblico non possa essere fatto crescere infinitamente deve appartenere a chiunque. Ancora di più a chi governa”.



Fornero spiega anche di essere fiduciosa nell’operato di Sergio Mattarella, anche perché nei suoi ultimi interventi pubblici “ha dato dei messaggi precisi e coerenti con le esigenze che la nostra società e il nostro sistema economico hanno in questo momento. Ho fiducia che non ci sarà una deriva populistica nel senso negativo di questo termine perché Mattarella si farà garante della stabilità dell’Italia”. Alla domanda sulla possibilità che si possa cambiare, almeno in parte, il sistema pensionistico derivante dalla Legge Fornero, ha risposto che “quel modello oggi non si può abrogare oggi. Forse si potrà realizzare una maggiore flessibilità nell’età di pensionamento, con una variazione dell’assegno mensile che sarà più alto per chi va in pensione più tardi. Ma ci vorrà tempo”.

Leggi anche

Riforma pensioni 2025/ La protesta di Spi-Cgil va oltre le minime (ultime notizie 28 ottobre)