LE PAROLE DI BOERI

Tito Boeri ritiene che nella discussione sulla riforma delle pensioni ci siano persone “che negano l’evidenza”. Dal suo punto di vista, “è fondamentale che la discussione su questi temi non avvenga con queste modalità. Ci sono idee, proposte, organismi, istituti che hanno dei dati”. Ovviamente, “nel caso delle pensioni l’Inps è quello che detiene il maggior numero di informazioni”. Parlando al Salone del libro di Torino, ha detto che l’Inps compie “delle valutazioni sulla base delle proposte di cui siamo a conoscenza, valutazioni che rendiamo pubbliche. Chi gioca a dire sistematicamente che le valutazioni dell’Inps o di altri istituti sono politicizzate si prende una grandissima responsabilità perché vuol dire di fatto privare di riferimenti il confronto pubblico e chi lo dice dovrebbe dimostrare, dati alla mano, il perché”.



Secondo quanto riporta Askanews, Boeri ha quindi spiegato che “il più delle volte questo avviene perché i politici dicono una cosa e poi ne hanno in mente un’altra completamente diversa. In campagna elettorale si è parlato di abolire la legge Fornero, poi in realtà, se si va a vedere, nelle proposte concrete non c’è l’abolizione della riforma, ma cose ben diverse”. Inoltre, ha detto che “l’Inps sta lavorando a modalità per monitorare i lavori della gig economy”. Nello specifico, l’intenzione è quella di “registrare quelle transazioni, quei tipi di lavoro attraverso le App, per vincolare i datori di lavoro a dei contributi. Noi stessi vogliamo farci piattaforma”. Un piano quindi ambizioso, ma che potrebbe essere molto importante per chi svolge questo tipo di lavoro.

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