Quasi tre mila persone per cinque posti da infermiere a tempo indeterminato: il concorso di Torino sta trovando ampio spazio nell’opinione pubblica, con tantissimi ragazzi e ragazze che sperano di fare “il colpo grosso”, consapevoli che le possibilità sono ridotte all’osso. Matteo Salvini, leader della Lega, nel corso di una diretta Facebook ha commentato così la vicenda: “Sono al lavoro per dare un futuro migliore ai nostri ragazzi senza scappare all’estero: ho letto del concorso a Torino per cinque posti da infermiere con oltre due mila persone. Sono più di 2 mila ragazzi e ragazze da tutta Italia per concorrere per cinque posti a tempo indeterminato in un ospedale di Torino. Vi rendete conto della follia di questo periodo di precarietà, fame e paura imposto da regole europee?”. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)



“SPERANZA POSTO FISSO”

Da Torino, da Chieri, ma anche da Napoli e da Taranto: 3 mila persone oggi presenti al Pala Alpitour per il concorso Infermieri 2018, che mette a disposizione appena cinque posti. Aspiranti infermieri e socio-sanitari con la speranza del posto fisso e di aver l’occasione che da tempo aspettano. Repubblica ha intervistato alcuni dei candidati: “Uno su seicento ce la fa? Sì: è proprio diverso: non è come ai tempi… sono troppi e i posti sono pochi”. C’è anche chi lavora già nel mondo privato, ma spera di entrare nel settore pubblico:“Io già lavoro nel privato, speriamo in un posto fisso e in un’ospedale, che ti può dare qualche spinta in più a livello di esperienza, qualcosa di diverso”. Molti degli aspiranti infermieri sono realisti sulle proprie possibilità, visto anche l’alto numero di candidati: “Visto che ultimamente ci sono poche possibilità e poche occasioni in giro, bisogna provarci: tutti abbiamo più o meno la stessa preparazione, ci proviamo”. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)



TORINO, CONCORSO INFERMIERI 2018: 3 MILA CANDIDATI

Di norma il PalaAlpitour di Torino viene preso d’assalto per i tantissimi fan scatenati dei vari concerti nel palazzetto dello sport: ecco, questa volta però l’assalto “cambia” protagonisti e vede circa 3mila candidati aspiranti infermieri entrare nel maxi struttura per il bando di concorso emesso dall’Ospedale Humanitas Gradenigo di Torino. In palio… 5 posti a tempo indeterminato: i calcoli sono giusti, erano 3mila aspiranti infermieri per soli 5 posti, la cifra di quanto in Italia necessitano al più presto nuovi bandi e posti in palio nei prossimi mesi. Lìetà media dei candidati provenienti da tutta Italia è circa di 28 anni: va detto che era dal 2010 che l’ospedale torinese non bandiva un concorso pubblico per infermieri. E anche in quel caso, i posti a disposizione erano stati cinque ma con un afflusso di candidati aspiranti infermieri assai minore di questo 2018. «Le domande d’ammissione pervenute sull’apposito portale sono state 2839», recita la nota dell’ospedale torinese che oggi vede la prova pratica prevista dal bando di concorso pubblico emesso nei mesi scorsi.



ASSALTO DEI CANDIDATI INFERMIERI DA TUTTA ITALIA

«L’assunzione dei nuovi infermieri rappresenta – aggiunge Humanitas Gradenigo nella nota emessa in vista del concorso pubblico – un ulteriore passo avanti nel percorso di crescita che negli ultimi due anni ha visto l’Ospedale dotarsi di nuove specialità cliniche, aggiornare la propria dotazione tecnologica e ampliare l’intera area di Emergenza e urgenza attraverso il nuovo servizio di Terapia intensiva e la nuova collocazione della OBI (Osservazione breve intensiva) che ha raddoppiato lo spazio a disposizione del Pronto soccorso». La prova di oggi era composta da 30 domande da svolgersi in 30 minuti: si tratta della pre-selezione dato che il bando di concorso vero e proprio non può prevedere più di 500 aspiranti candidati che dovranno affrontare nell’imminente giugno le prove scritta, pratica e orale. Intervistato dalla Stampa, uno dei tremila partecipanti al concorso provenienti da tutta Italia e non solo ha spiegato così: «Arrivo da Londra, dove lavoro da un anno, con la speranza di poter tornea a casa. All’estero il lavoro c’è ma io sono di Torino e mi piacerebbe poter tornare a vivere qui». Consueta “migrazione” dei tantissimi studenti dal sud con un costo medio delle spese di viaggio, iscrizione alla pre-selezione e alloggio che arriva fino a 200 euro.