Questa mattina è giunta la novità attesa da tempo per i dipendenti Pa degli Enti Locali statali. è giunto infatti il via libera al nuovo contratto per ben 467 mila lavoratori statali che operano nei settori locali. I sindacati del Pubblico Impiego e l’Aran – l’agenzia che rappresenta il governo nelle trattative con il vasto mondo della Pubblica Amministrazione – hanno siglato e sottoscritto il rinnovo dei contratti Pa che vanno dal 2016 al 2018. Secondo quanto riportato dall’Ansa, non vi sarebbero più passaggi o ostacoli per vedere scattare entro l’estate l’aumento tanto atteso di 85euro medi mensili (lordi, va detto): per quanto riguarda invece il tempo trascorso e gli arretrati che mancano, i sindacati e l’Aran hanno contrattato un’aggiunta in busta paga una tantum assieme a tutti gli altri arretrati. Se il tutto inizierà nel mese di giugno – hanno calcolato i sindacati – la tranche già maturata passerebbe dai 592,50 attuali ai 619,90 euro. «Acquisita la certificazione positiva della Corte dei Conti, il nuovo contratto nazionale del personale degli enti locali è stato finalmente stipulato oggi in Aran. Si tratta del punto di arrivo di un percorso che ci ha impegnato negli ultimi mesi per ridare piena dignità ai lavoratori dei Comuni che hanno subito un blocco contrattuale quasi decennale», ha fatto sapere ieri in serata il vice presidente dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani, Umberto Di Primio (acme sindaco di Chieti).
LE NOVITÀ SUI BUONI PASTO
All’interno della sigla in Aran vi sarebbero novità anche sui buoni pasti del contratto Enti Locali, come sottolineato dal portale del settore Lentepubblica.it: stando all’orientamento applicativo dell’Aran, «il dipendente che presti attività lavorativa presso l’ente sino alle 11,30 e si assenti per permesso per partecipazione a lavori consiliari fino alle 0re 14, rientrando successivamente in ufficio e proseguendo la giornata lavorativa (con un intervallo tra orario di uscita dal servizio e quello di rientro superiore a due ore) ha diritto all’erogazione del buono pasto». Nel nuovo contratto nazionale per le Funzioni Locali, i buoni pasto potranno essere richiesti da lavoratori full time ma anche dai part time, qualora presso l’azienda non sia presente il servizio di mensa; non solo, ogni lavoratore ha diritto ad un buono pasto giornaliero per ogni giorno di lavoro effettuato. Il valore va dai 2 ai 10 euro e va speso interamente senza possibilità di ricevere resto. Queste e altre novità sono inserite nel Contratto Funzioni Locali, come spiega bene ancora il vice presidente Anci: «Al traguardo del nuovo contatto non arrivano solo gli arretrati e gli incrementi economici, che andranno ad incidere già sulle buste paga di giugno – sottolinea Di Primio – ma anche una pluralità di strumenti utili a potenziare la funzionalità degli uffici, a partire dalle regole semplificate per la costituzione del fondo».