SALVINI REPLICA A ELSA FORNERO
Non si è fatta attendere la replica di Matteo Salvini a Elsa Fornero, dopo che l’ex ministra del Lavoro, ospite a diMartedì, aveva detto di ritenere che il leader del Carroccio sia ossessionato da lei e dalla sua riforma delle pensioni. “‘Questa ossessione’ di Salvini per la legge Fornero, dice. Ma ancora ha il coraggio di parlare e pontificare? ‘Ossessionati’ sono i milioni di italiani a cui questa legge ha rovinato la vita! Se ce ne daranno la possibilità, sarà subito #stopfornero!”, ha scritto il numero uno della Lega sulla sua pagina Facebook condividendo il video estratto dalla trasmissione di La7 contenente le dichiarazioni di Elsa Fornero. Vedremo ora che Giuseppe Conte ha avuto l’incarico di formare il Governo che cosa effettivamente accadrà sul fronte delle pensioni e con quali tempi.
RIFORMA FORNERO: L’EX MINISTRO SULLE PROMESSE DI SALVINI
Elsa Fornero, che ha dato il suo nome alla legge sulle pensioni, ha parlato da Giovanni Floris a DiMartedì del nuovo governo M5s-Lega che promette di superare la sua riforma grazie a quota 100 e quota 41. «Su Salvini non ho fiducia, è ossessionato da me, la riforma delle Pensioni è l’unica che viene chiamata con il nome del ministro che l’ha firmata». La personificazione, secondo la Fornero, non fa onore al leader della Lega, visto che aspira a diventare ministro. «Siccome ha promesso agli italiani che l’avrebbe abolita, anche se sa che non potrà realizzarlo, deve personificare». Perplessità anche sul contratto di governo e i suoi costi: «Non ci sono le condizioni di emergenza che c’erano nel 2011, ma non è detto che non si ricreino. Il costo di queste promesse iniziali e illusorie è di 15 miliardi, si fa presto a far svanire la ricchezza finanziaria e creare condizioni di instabilità». Il timore dell’ex ministro è che non vengano vanificati i sacrifici degli italiani: «C’è il rischio reale che vengano gettati alle ortiche tutti i loro sacrifici». (agg. di Silvana Palazzo)
LA RICHIESTA DELL’UE ALL’ITALIA
La spesa per le pensioni in Italia si aggira intorno al 15% del Pil potenziale. Lo segnala la Commissione europea nelle Raccomandazioni indirizzate al nostro Paese, nelle quali si legge però che i cambiamenti portati alla Legge Fornero nel 2016 e nel 2017, insieme all’invecchiamento della popolazione, stanno mettendo a rischio la sostenibilità del sistema pensionistico nel medio lungo termine. Bruxelles evidenzia anche che la crescente spesa pensionistica sta togliendo risorse per la spesa sociale su fronti importanti come la lotta alla povertà e l’istruzione. Dunque viene suggerita una manovra per tagliare le pensioni più alte, che non trovano corrispondenza nei contributi versati, in modo che ci sia più spazio nel bilancio pubblico per altre spese sociali. Un’osservazione che non mancherà di essere commentata dagli esperti di previdenza in Italia.
LA DOMANDA APERTA SULLE RICHIESTE DEI SINDACATI
In attesa di capire se il Governo Lega-M5s potrà prenderà forma e con quale Premier, in tema di riforma delle pensioni Orietta Armiliato si chiede “che cosa ne sarà del percorso intrapreso con i Sindacati che ha prodotto i contenuti condivisi con l’esecutivo uscente e che compongono la piattaforma unitaria di Cgil, Cisl e Uil”. “Dovremo dunque buttare tutto il lavoro fatto nel cestino dell’immondizia o ancora ci sarà qualcuno che avrà riguardo sia per chi ha svolto questo complesso lavoro sia per le risorse economiche che sono state investite e che tutti abbiamo sostanziato?”, si chiede sulla pagina Facebook del Comitato Opzione donna social da lei amministrato. La sua considerazione finale non può che essere condivisibile, visto il caos che regna non solo a livello previdenziale: “Finché non ci sarà qualcuno con il quale rapportarsi, leggisi Commissioni e Ministeri e quindi si potrà far chiarezza sugli annunci elettorali o contrattuali che dir si voglia che ci hanno ‘adornato le orecchie’ in questi ultimi mesi, settimane, giorni, nulla di quel che diciamo, ascoltiamo leggiamo e ci domandiamo troverà, purtroppo, una risposta”.
LE PAROLE DI ROMANO BELLISSIMA
La Uil Pensionati fino al 25 maggio è alle prese con il Congresso nazionale a Salsomaggiore Terme. Prima dell’inizio dell’importante appuntamento, il Segretario generale Romano Bellissima è stato intervistato da Lapresse e ha dato un suo parere sulla riforma delle pensioni contenuta nel contratto di Governo Lega-M5s, compreso il taglio degli assegni più alti. Dal suo punto di vista, “non si può dire ai cittadini una cosa poi quando vanno in pensione cambiare le regole. Io non so cosa si intenda per ‘pensione d’oro’, ma, se è stata data in base alla legge, poi una legge retroattiva non può toglierla. Va rispettata la certezza del diritto”. Bellissima ha evidenziato poi che dal contratto di Governo non è chiaro “con quali risorse si possa eliminare la legge Fornero. Dove si prendono i soldi per farlo?”. Non ha poi nascosto che “negli ultimi anni non è stato garantito il potere di acquisto delle pensioni. La maggior parte dei pensionati, soprattutto gli anziani soli, sono caduti in povertà, mentre cresce l’evasione fiscale e la ricchezza non è ben distribuita: serve una maggiore giustizia sociale”.
Per Bellissima bisogna poi fare cessare “il terrorismo sui pensionati e sulla tenuta del sistema pensionistico italiano”. Non si può quindi “continuare a lanciare messaggi allarmistici e fuorvianti, sostenendo che la spesa pensionistica in Italia è fuori controllo e che servono nuovi tagli alle pensioni di oggi e di domani o ulteriori allungamenti dell’età pensionabile, mentre il sistema pensionistico rimane uno dei più sostenibili d’Europa”. Il nuovo Governo dovrà quindi separare assistenza e previdenza, oltre che rivalutare le pensioni, “che mediamente hanno perso il 30% del potere d’acquisto”.