SALVINI RILANCIA LE PROPOSTE DELLA LEGA

Matteo Salvini sulla sua pagina Facebook ha postato un video che riassume le proposte della Lega  del 2016, che continuano di fatto a essere ancora tra gli interventi che il Carroccio promette di realizzare una volta al Governo, accompagnato da un messaggio: “Le nostre proposte su immigrazione, pensioni e abolizione della legge Fornero, sostegno alle famiglie e alla natalità, rivoluzione fiscale con la tassa unica, difesa del Made in Italy. Coerenza e idee chiare, da anni, credo che alla fine paghino”. Vedremo lunedì, con il nuovo giro di consultazioni al Quirinale in una sola giornata, se Sergio Mattarella deciderà di affidare un pre-incarico a Salvini, come lui stesso ha di fatto chiesto nelle scorse ore. Sarebbe probabilmente l’unico modo rimasto per vedere la Lega al Governo senza un ritorno anticipato alle urne.



BOCCIA DIFENDE LA LEGGE FORNERO

Vincenzo Boccia torna a parlare di riforma delle pensioni e a difendere la Legge Fornero. L’Huffingon Post riporta le dichiarazioni del Presidente di Confindustria piuttosto preoccupato per il clima di incertezza politica italiana, visto che l’anno prossimo “abbiamo le elezioni europee, Draghi scade e il Qe potrebbe essere contratto dal punto di vista quantitativo. Bisogna attrezzarsi per affrontare questo momento delicato, ritornando ai fondamentali che sono quelli della competitività dell’industria italiana ed europea”. Dal suo punto di vista bisogna quindi “intervenire sul cuneo fiscale, sui giovani, sulle infrastrutture”. Boccia ha anche ricordato che nell’ultima missione di Confindustria in Albania “il premier albanese ha detto che vuole far diventare il Paese come l’Italia. Da noi invece si vogliono smontare Jobs Act, Industria 4.0 e la riforma delle pensioni, che gli altri ci copiano”.



ARRIVA IL FONDO PENSIONE TERRITORIALE

Novità in arrivo per i lavoratori che operano sul territorio valdostano. Fopadiva, il fondo pensione per i dipendenti della Regione autonoma della Val d’Aosta, diventa FonDemain e apre a tutti i lavoratori operanti nella regione, anche se autonomi, come albergatori, allevatori, artigiani, coltivatori diretti, commercianti, liberi professionisti e maestri di sci. Luca Merighi, Direttore di Fopadiva, parla di “una conquista epocale”, e stima che “i nuovi utenti potrebbero essere di circa 35mila, a fronte degli attuali settemila iscritti. Andremmo a coprire il venti per cento del territorio”. 12vda.it riporta anche una parte del testo della nota di presentazione, in cui si parla dei vantaggi dei fondi territoriali, “tra cui la possibilità, per i lavoratori valdostani, di avere un’alternativa a livello locale di fondi a carattere nazionale, di usufruire di tutti i servizi di supporto e assistenza, allo sviluppo in loco di personale qualificato con elevate professionalità, al mantenimento sul territorio di ingenti masse finanziarie, circa 140 milioni di euro”.



LE RIFLESSIONI DELL’ENPAF

Anche l’Ente nazionale di previdenza e assistenza farmacisti si interroga sul futuro del sistema pensionistico e sulla sostenibilità dei propri conti. Del resto con il trend demografico attuale e la crisi occupazionale, c’è il rischio che le pensioni di domani non possano essere coperte dai contributi versati dai pochi che lavoreranno. Rifday.it riporta le riflessioni emerse durante il convegno che l’Enpaf ha organizzato a Roma sul tema. Il Presidente Emilio Croce  ha ricordato che “un’eventuale riforma del nostro ente deve fare i conti con una prospettiva ineluttabile, che si chiama passaggio al sistema contributivo”. Dal suo punto di vista, chi pensa ancora di poter eludere questo tema, “evidentemente non ha ben chiaro non solo cosa sia la previdenza ma neppure quale sia la storia e la realtà”.

“Se davvero vogliamo riformare la nostra previdenza per migliorarla”, ha aggiunto Croce, “dobbiamo necessariamente fare sul serio e parlare di prospettive reali e praticabili”. In questo senso, il Presidente ha assicurato “che l’Enpaf, e lo ha già dimostrato, si batterà per un percorso di riordino che tenga conto delle aspettative di tutti gli iscritti e che sia il più possibile condiviso”. Nell’incontro si è anche perlato dallo studio realizzato da Gianni Trombetta, Marcello Tarabusi e Francesco Capri dello Studio Guandalini di Bologna, secondo cui i contributi che vengono versati dagli iscritti all’Enpaf non sono così onerosi se raffrontati a quelli di altre categorie di professionisti, come avvocati, commercialisti, ingegneri e architetti.