Gli stipendi italiani continuano a crescere, nonostante l’inflazione. L’incremento maggiore per i Middle Manager, gli unici a superare anche l’indice dei beni ad alta frequenza. Nel dettaglio i Quadri hanno raggiunto i 60.500 euro di Retribuzione Totale Annua (RTA) per un aumento medio di categoria del 2,7% sul 2016, i Dirigenti i 129.544 euro per un più 1,3%, gli Operai i 26.668 euro segnando un incremento dell’1,2% e gli Impiegati i 31.196 euro per una crescita pari allo 0,9%.



Questa la fotografia di sintesi che emerge 25a edizione del Rapporto sulle Retribuzioni in Italia elaborato da OD&M Consulting, società di Gi Group specializzata in HR Consulting, a partire da analisi che fanno riferimento ad un database di oltre 480.000 lavoratori del settore privato. La quota variabile, componente che ha sempre più peso sul fisso, oscilla dagli oltre 15 mila euro dei Dirigenti agli 800 degli Operai. Da segnalare un aumento delle differenze retributive uomini-donne per Dirigenti, ma una diminuzione specie per Quadri e Operai. Benefit e servizi di welfare aziendale possono far crescere fino al 21% gli stipendi a seconda della categoria.



“In un contesto inflattivo, come si è confermato il 2017, ci preme sottolineare la dinamica di crescita dei salari, che si rivela continuativa, seppur contenuta. Tale crescita si registra in maniera maggiore per il Middle Management ed è tra l’altro proprio tra i Quadri che si osserva anche un minore differenziale retributivo tra uomini e donne – precisa Simonetta Cavasin, Amministratore Delegato di OD&M Consulting –. Si consolida anche la tendenza al maggior uso della componente variabile per tutte le categorie di inquadramento. Le aziende, tra l’altro, si dimostrano maggiormente sensibili a combinare diverse leve di ricompensa, in primis il welfare aziendale, in una logica di Total Reward”.



QUI IL COMUNICATO E LE TABELLE DEL 25° RAPPORTO OD&M/GI GROUP SULLE RETRIBUZIONI IN ITALIA