DI MAIO: QUOTA 100 PER SUPERARE LA FORNERO

Luigi Di Maio sembra intenzionato a portare avanti una riforma delle pensioni all’insegna di Quota 100. Il neo ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico ha tenuto una diretta Facebook davanti alla sede del suo dicastero per far sapere agli italiani che intende mettersi subito al lavoro come i suoi colleghi di Governo. “Non faccio annunci, non prometto miracoli, parlo di fatti. Io sarò un servitore dello Stato e del popolo italiano, lo farò con tutte le mie forze”, ha detto il leader del Movimento 5 Stelle, aggiungendo che da ministro intende rivedere il Jobs Act, poiché nel nostro Paese ci sono troppi lavoratori precari. “Applicheremo la misura quota 100 per superare la Fornero”, ha quindi detto a proposito delle pensioni. Nessun accenno alla Quota 41, ma è pure inserita nel contratto di Governo con la proroga di Opzione donna.



ATTACCO M5S ALL’UE

La Commissione europea ha ricordato all’Italia l’importanza di non “smantellare” la Legge Fornero e di tagliare persino le pensioni più alte non corrispondenti ai contributi versati per ridurre la spesa pensionistica. Per Marco Valli si tratta di un qualcosa di assurdo considerando che la stessa Commissione vuole aumentare le pensioni al suo interno. “È assurdo che per far quadrare i conti dei paesi del sud Europa siano state imposte riforme molto impopolari d’austerità e sacrificio sulle pensioni in stile Fornero, mentre per il sistema previdenziale delle istituzioni europee non siano previste gestioni responsabili e in linea con i sacrifici richiesti ai cittadini nelle raccomandazioni specifiche per paese presentate anch’esse in questi giorni”, spiega l’europarlamentare del Movimento 5 Stelle  secondo quanto riporta Agenziastampaitalia.



NUOVO GOVERNO RIUSCIRÀ AD ABBATTERE LA RIFORMA FORNERO?

Con l’ingresso del nuovo Governo, gli italiani che fino ad oggi hanno assistito all’evoluzione che ha portato all’importante giornata odierna tornano a domandarsi sui temi centrali sui quali si è basata la campagna elettorale non solo di Salvini ma anche di Di Maio, a partire dal tema pensioni. Come sappiamo l’esecutivo Lega-M5s mira ad abbattere definitivamente la riforma Fornero, anche se quest’ultima la vede come un’ipotesi impossibile da portare a termine per via degli importanti costi richiesti. Adesso che il nuovo Governo si è concretizzato, gli italiani chiaramente sperano di poter vedere attuato il sogno di arrivare in pensione senza dover necessariamente fare riferimento ai criteri fin troppo stringenti previsti dalla Legge approvata dall’allora Governo di Monti. All’epoca fu considerato quasi un provvedimento inevitabile per salvare le casse dell’Inps ma oggi rappresenta invece un mostro da eliminare a tutti i costi. Il contratto Lega-M5s in tema pensioni prevedeva tra le altre cose anche l’introduzione della quota 100, ma per la Fornero rappresenta un obiettivo difficile da raggiungere per via dei costi “molto elevati per la quota 100 e il ripristino delle pensioni di anzianità”. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



FORNERO SU ABROGAZIONE RIFORMA

Elsa Fornero, l’ex ministro dalla quale prende il nome della riforma pensionistica, è intervenuta di recente nel corso di un incontro con i giornalisti al Festival dell’Economia di Trento ed ha detto la sua sull’abrogazione della riforma che porta il suo nome così come anche su Luigi Di Maio. Nei momenti in cui si va formando il nuovo Governo Conte, ecco che arrivano le parole dell’ex ministro: “Non basta amare il popolo per trovare le risorse, ci vuole anche capacità di leggere i vincoli del sistema economico”, ha detto. Sull’abrogazione della sua riforma pensioni, però spiega che questa avrà “costi economici e sociali proibitivi” e che sono “già molto elevati i costi per la quota 100 e il ripristino della pensione di anzianità”. La Fornero ha spiegato che un brutto atteggiamento sarebbe quello di negare quanto finora fatto poiché, a sua detta, “qualcosa è stato messo in piedi con il sacrificio degli italiani”. Un qualcosa che però, a suo dire, ora rischia di perdersi. Poi ha aggiunto: “Cosa direi oggi a Di Maio? Direi solo una cosa: lavora”. (Aggiornamento di Emanuela Longo)

PSI CONTRO LEGA E M5S

Proprio mentre il Governo Conte riprendeva quota, cioè nel corso dell’incontro tra Matteo Salvini e Luigi Di Maio, fuori da Montecitorio si è tenuta una manifestazione del Partito socialista italiano. Rainews spiega che sono stati esposti alcuni cartelli con scritto “Salvini e Di Maio giocano in tv, mentre l’Italia si impoverisce”. “Bruciati 50 miliardi in 3 mesi”. “Fuori dall’euro? È inferno giallo-verde”. Riccardo Nencini, Segretario nazionale del Psi, ha detto: “Salvini fu eletto segretario della Lega pensando di tornare alla lira. M5s voleva un referendum sull’euro. L’Italia con un governo M5s-Lega rischia di uscire dall’euro, in pratica un inferno giallo-verde. Ci sarebbero mutui più cari, pensioni più basse e meno investimenti dall’estero”. Nencini in passato ha più volte sostenuto la necessità di aumentare le tasse sul gioco per aumentare le pensioni più basse.

ELSA FORNERO CONTRO SALVINI

Elsa Fornero è stata ospite di Circo Massimo, la trasmissione di Radio Capital, dove ha avuto modo di chiarire che ancora non è andata in pensione. Resterà infatti in servizio fino al 1° novembre prossimo. Tra l’altro l’ex ministra lascia il lavoro per sopraggiunti limiti di età, non certo per via di qualche “agevolazione” particolare. Parlando dell’attuale situazione politica, non ha potuto evitare di commentare anche le posizioni della Lega, ricordando quanto il partito l’abbia attaccata pesantemente identificandola con la riforma delle pensioni del 2011. Fornero ha detto che non perdonerà mai Matteo Salvini e che non lo rispetterà nemmeno se diventasse Premier. Anche se, ha aggiunto, questo non significa che mancherebbe di rispetto per la figura istituzionale del Presidente del Consiglio. Per essere abbastanza chiara sul suo pensiero su Salvini, ha detto che secondo lei il leader della Lega è uno squadrista.

LE PREVISIONI SULLA SPESA PENSIONISTICA

Dall’Istituto nazionale per l’analisi delle politiche pubbliche non arriva una messaggio rassicurante sul futuro pensionistico italiano. La spesa pensionistica in rapporto al Pil è già piuttosto alta e l’invecchiamento della popolazione di certo non la farà scendere in futuro. “In 10 anni si è verificato un processo di innalzamento dell’età media e di invecchiamento della popolazione importante, mentre il positivo processo di femminilizzazione delle professioni potrebbe portare problemi di sostenibilità se permane il gender pay gap attuale. Servono per questo politiche per aiutare i giovani e le donne, soprattutto del Sud”, ha quindi messo in evidenza Alberto Oliveti, Presidente di Adepp, nel corso di un seminario organizzato dall’Inapp per presentare il  Rapporto Employment and Social Developments in Europe.

Il numero uno dell’Inapp, Stefano Sacchi, secondo quanto riporta il Quotidiano Nazionale, con questo evento ha fatto emergere il problema di equità intergenerazionale del sistema italiano, che potrebbe peggiorare se non si investirà sulla formazione e l’occupabilità. Dato che in generale quello italiano è un sistema a ripartizione, sia l’Inps che le casse previdenziali rischiano di trovarsi in condizione di non aver abbastanza entrate dai contributi versati per poter pagare le pensioni in essere. “L’unica soluzione in termini di ‘prevenzione’ è quella di fornire formazione, aggiornamento e orientamento continuo attraverso un sistema scolastico, universitario e di servizi per il lavoro ampio e di qualità”, ha quindi spiegato il Presidente di Assolavoro, Alessandro Ramazza.