BERLUSCONI RILANCIA AUMENTO DELLE MINIME
Il decreto approvato dal Governo, oltre alla riforma delle pensioni con Quota 100, contiene il provvedimento relativo alle pensioni di cittadinanza, che dovrebbe portare le minime a 780 euro. Anche se l’esatto importo dipenderà molto dalla situazione dei nuclei familiari in cui vivono i pensionati. Proprio nel decreto ci saranno tutti i dettagli per capire chi saranno i beneficiari e quale importo in più, rispetto all’attuale pensione, riceveranno. Intanto però Silvio Berlusconi, che è impegnato in Abruzzo a sostenere la campagna elettorale del candidato del centrodestra Marco Marsilio, ha spiegato, secondo quanto riporta l’agenzia Vista, che “abbiamo nel nostro programma l’aumento delle pensioni minime. Il nostro Renato Brunetta ha fatto i conti e ha calcolato che è possibile aumentare la pensione a mille euro anche alle persone che lavorano più di tutte, dalla mattina alla sera, di sabato e di domenica, anche durante le ferie, e sono le nostre mamme, che hanno diritto ad avere mille euro al mese a partire dai 67 anni”.
RISCATTO AGEVOLATO AUMENTA ASSEGNO
Secondo quanto riporta Cedan, Claudio Durigon ha confermato la possibilità che durante l’iter parlamentare del decreto relativo alla riforma delle pensioni con Quota 100 ci possa essere un innalzamento della soglia di età per il riscatto agevolato della laurea, che potrebbe essere quindi portata da 45 a 50 anni. Il sottosegretario al Lavoro ha anche evidenziato che il riscatto consentirà di aumentare il valore del proprio futuro assegno pensionistico e non solo per aumentare il numero di anni di contributi versati ai fini di raggiungere i requisiti pensionistici richiesti. “Il costo del riscatto agevolato è calcolato moltiplicando l’aliquota Irpef (33%) per il reddito minimo della Gestione Inps di artigiani e commercianti, pari a 15.710 euro nel 2018, con una spesa di 5.185 euro circa per ogni anno da riscattare. L’importo varia tra i 15mila euro per una laurea breve e i 25mila per un corso di laurea completo”, fa sapere ancora Cedan. Resta da capire se tale riscatto agevolato varrà solamente per chi è iscritto all’Inps o per tutte le casse previdenziali.
MANAGERITALIA PRONTA ALLA BATTAGLIA
Le novità che dovrebbero arrivare con il decreto di riforma delle pensioni sono state al centro di un convegno promosso da Manageritalia Piemonte e Valle d’Aosta. Per quanto riguarda Quota 100, è stato evidenziato che “rappresenta certo una possibilità in più per chi vuole anticipare la pensione (ad oggi sono 12 le vie d’uscita indicate), tuttavia è una opportunità da cogliere con prudenza. Occorre studiare bene per il fatto che l’anticipo comporterebbe una riduzione dell’assegno pensionistico anche fino a oltre il 30% . Si tratta dunque di una scelta finanziaria che varia da caso a caso ed è per questo opportuno farsi consigliare da un consulente previdenziale”. Per quanto riguarda il blocco della rivalutazione delle pensioni, è stato dimostrato che “un pensionato di circa 80mila euro lordi annui si è visto sottrarre con i vari blocchi dal 2008 a oggi un importo di ben 51mila euro”. Inoltre, “è stato ribadito nel corso dell’evento che Manageritalia, insieme a Cida, intenterà tutte le cause necessarie e a qualsiasi livello” contro il contributo di solidarietà sulle pensioni più elevate.
RIFORMA PENSIONI, LE PAROLE DI MAGGI
L’arrivo della riforma delle pensioni con Quota 100 rende indispensabile un rilancio dei fondi pensione. Parola di Giovanni Maggi, Presidente di Assofondipensione, l’associazione che riunisce 30 fondi pensione negoziali, che in un’intervista al Sole 24 Ore ha spiegato che “le misure annunciate, che riformeranno l’assetto pensionistico, impongono un rafforzamento del secondo pilastro previdenziale, visto che già dal 2019 oltre 400mila lavoratori dovranno decidere se andare in pensione subito o attendere l’età indicata oggi per il pensionamento. Occorre mettere loro – e coloro che arriveranno dopo – nelle condizioni migliori per prendere la decisione giusta. Per questo serve un progetto straordinario di educazione previdenziale e di comunicazione istituzionale che coinvolga il governo, le istituzioni, le parti sociali e tutti i fondi pensione”.
Secondo Maggi “occorre potenziare in varie forme il sistema della previdenza complementare, coinvolgendo i principali attori del sistema”. L’idea di Assonfondipensione in questo senso è quella di creare “una rete nei luoghi di lavoro e nel territorio, insieme a Caf e patronati, per rilanciare le adesioni e una contribuzione ai fondi coerente con le esigenze degli individui”. Se infatti la Quota 100 porterà a incassare un assegno più basso rispetto a quello che si avrebbe andando in pensione a 67 anni, è chiaro che poter contare su una pensione integrativa risolverebbe il problema di avere un’entrata mensile sufficiente a mantenere un certo potere di acquisto anche lasciando il lavoro.