Presentato da Di Maio in campagna elettorale come Ministro del Welfare, dopo il primo anno di Governo Pasquale Tridico si ritrova oggi Presidente dell’Inps: un lungo braccio di ferro tra Lega e M5s ha provato a compiere diverse nomine che potessero andare bene al rispettivo avversario di Governo ma alla fine Casaleggio l’ha spuntata con la nomina del professore economista dell’Università di Roma Tre. Con una mai rinnegata “fede” comunista, il professore è uno degli elementi di più spiccato spirito politico ed economico anti-Lega – l’esatto contrario per intenderci di Bagnai, Brambilla e Borghi – e oggi lancia la sua prima “ricetta” economica per provare a contrastare la mancanza di lavoro nel nostro Paese che “sa molto” di anni Settanta. «La riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario è una leva per ridistribuire ricchezza e aumentare l’occupazione», attacca l’ex consigliere del Ministro Di Maio e per l’appunto primo successore post Tito Boeri. Lo slogan è decisamente già visto in piazza negli anni delle contestazioni giovanili quando il “lavorare meno, lavorare tutti” sembrava la più grande conquista della modernità pre-globalizzazione.



LA “RICETTA” DI TRIDICO (INPS)

Davanti agli studenti del Master in Economia – durante la lezione inaugurale “Le diseguaglianze nel capitalismo finanziario” – Tridico ha sottolineato come «In Italia siamo fermi all’ultima riduzione dell’orario dal 1969, non ci sono riduzioni da 50 anni e andrebbe fatta. Ebbene, questa riduzione aumenterebbe l’occupazione. Gli aumenti di produttività vanno distribuiti o con salario o con un aumento del tempo libero». Chiamarla comunista è tutt’altro che fuori luogo visto che condensa molte proposte della tradizione socialista-marxista in termini di orario di lavoro e metodi di occupazione. La missione, garantisce ancora il Presidente dell’Inps, è quella di «redistribuire la ricchezza dopo un periodo, quello del capitalismo finanziario caratterizzato da una cultura punitiva del pubblico, fondata sul niente, su nessun argomento», riporta il Giornale con ampi stralci del discorso di Tridico davanti ai giovani studenti del Master. In conclusione, è il suo ruolo nell’Inps ad essere messo in “discussione” per quanto riguarda gli obiettivi della sua politica economica: «L’Inps il posto giusto per uno come me: quando si parla di Inps si parla di furbetti e cartellini, ma io sono stanco di sentire queste cose, qui c’è gente instancabile che lavora dal mattino alla sera per stare vicino ai più deboli».

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