Reddito di cittadinanza, l’annuncio di Armando Siri: “Il 50% dei fondi andrà alle imprese”, possibile scontro Matteo Salvini-Movimento 5 Stelle? L’economista della Lega e sottosegretario alle Infrastrutture del Governo Giuseppe Conte ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di Libero ed ha espresso le sue perplessità sul provvedimento bandiera dei pentastellati: “Noi siamo attenti a mondo produttivo e imprese. M5s intercetta esigenze diverse, presenti soprattutto al Sud. Ma è presto per fare processi al reddito di cittadinanza: al momento è solo un numero nella manovra, 6 miliardi, non è ancora stata scritta la norma che stabilisce come sarà erogato”. E spiega la sua idea: “Mi piacerebbe che il 50% dei fondi stanziati per il reddito non andasse nelle tasche del beneficiario ma a un’impresa che si impegna ad assumerlo e formarlo per tre anni”.
REDDITO DI CITTADINANZA, TENSIONE LEGA-M5S?
“Ne discuteremo”, sottolinea Armando Siri, che evidenzia che “la partita è aperta”. L’economista ha poi aggiunto: “Non credo che M5s sia contrario a un provvedimento non assistenzialista e mirato a creare lavoro”. Un’ulteriore presa di posizione che rischia di incrinare il già burrascoso rapporto tra le due forze di maggioranza, che nelle ultime settimane hanno spesso dato vita a un confronto acceso su diversi temi: dall’immigrazione alla manovra, passando per decreto fiscale e condono. E Matteo Salvini potrebbe ora avanzare una nuova proposta sul provvedimento più atteso dagli elettori M5s. Un altro tema molto discusso è quello della flat tax: “E’ un governo di coalizione tra forze che si sono presentate l’una contro l’altra alle elezioni, quindi dobbiamo mediare”. Ma l’aliquota unica resta nei pensieri della Lega: “Resta l’obiettivo di legislatura: partiamo con la flat tax al 15%, comprensiva di Irpef e Irap, per le partite Iva fino a 65 mila euro di fatturato, nel 2020 alzeremo la soglia a 100 mila euro”.