Laura Castelli

spopola sui social network, ma la sottosegretaria in quota Movimento 5 Stelle non ne andrà così tanto fiera. Le sue dichiarazioni sulle tessere per il reddito di cittadinanza e la sua replica alla Gruber sono finite nel mirino di numerosi utenti social: tra chi ipotizza ci sia Totò a guidare la tipografia iper-segreta, come in un grande film dell’artista italiano, e chi invece presume sia la stessa grillina, insieme a Di Maio, a stampare e ritagliare con le forbicine le tessere per il reddito. O ancora chi la condanna, in via ironica: «Non perdonerò mai gente come Castelli e Telese per tante cose, ma soprattutto di farmi provare quest’empatia irrefrenabile per Alessandro Sallusti». Più serio e allarmante il commento dell’economista Riccardo Puglisi: «Un governo che ha Laura Castelli come sottosegretario all’economia dà un pessimo esempio al paese sull’importanza dell’istruzione e del capitale umano. Ed è lo stesso triste messaggio contenuto nella sua legge di bilancio». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)



PASSATO IN COMUNE CON DI MAIO…

Non è la prima gaffe – e visto il ruolino di marcia non sarà neanche l’ultima – di Laura Castelli quella andata in scena a “Otto e Mezzo” di Lilli Gruber sulle tessere stampate del reddito di cittadinanza. Il Corriere della Sera ha stilato un profilo della 32enne grillina oggi sottosegretaria all’Economia. La torinese vanta un diploma in ragioneria ed una laurea triennale in economia aziendale. A livello di esperienze lavorative la Castelli è stata impiegata per alcuni mesi all’interno di un centro di assistenza fiscale e condivide un’esperienza in comune con il leader del suo MoVimento 5 stelle: anche lei infatti ha lavorato da steward negli stadi come Luigi Di Maio. Il capo politico pentastellato lo ha fatto al San Paolo di Napoli, Laura Castelli nella sua Torino. La sua esperienza politica ha preso le mosse dal movimento No Tav. Non a caso ha rischiato di diventare ministro delle Infrastrutture: rispetto a questa ipotesi Bruno Vespa disse, “sarebbe come mettere Dracula alla guida dell’Avis”. (agg. di Dario D’Angelo)



LAURA CASTELLI: LA GAFFE A “OTTO E MEZZO”

«Ehm, cioè.. nel senso..»: volevamo iniziare con questo “omaggio” alla Sottosegretario all’Economia Laura Castelli, con le sue esatte “parole” dopo la domanda ricevuta ieri sera a “Otto e Mezzo” nel merito del Reddito di Cittadinanza e delle famose “cartelle” da stampare. La grillina di Torino ha purtroppo inanellato in una sola settimana due gaffe in diretta tv che hanno fatto esplodere i social scatenati – come sempre in maniera esagerata e senza ritegno o pudore – contro la responsabile dell’Economia per il Movimento 5 Stelle. Prima Padoan e lo spread con l’ormai leggendario «questo lo dice lei», ora quelle pause imbarazzanti che seguono la domanda di Lillli Gruber e Alessandro Sallusti, incalzanti sul tema del Reddito di Cittadinanza. Riavvolgiamo il nastro e osserviamo nello specifico: dopo l’annuncio fatto da Di Maio sulla “stampa in corso” delle cartelle per il sussidio voluto dal M5s nella Manovra di Bilancio, diverse sono state le critiche di chi sostiene che ancora manca il decreto attuativo e la riforma dei centri di pubblico impiego, perciò ci si chiede come sia possibile che il Reddito di Cittadinanza sia in via di ottenimento. Ieri allora in tv la Sottosegretario di Giovanni Tria ha provato a difendere la posizione del proprio leader, in maniera però tutt’altro che “vincente”.



TUTTE LE GAFFE DI LAURA CASTELLI

«Ma lei sai chi sta stampando le tessere per il reddito di cittadinanza?», chiede tranquilla la Gruber mentre Laura Castelli inizia a “balbettare” un «ehm.. cioè… insomma..»; al che, il direttore del Giornale Alessandro Sallusti la incalza «ma insomma, lei lo sa o no?». A quel punto la Castelli trova il coraggio e spiega «Io e Luigi Di Maio abbiamo lavorato insieme a come si costruisce il reddito di cittadinanza. Il reddito di cittadinanza partirà tra la fine di marzo e l’inizio di aprile. Abbiamo impiegato apposta questi mesi di lavoro perché venisse composta la struttura e si facessero dialogare tutti gli attori coinvolti. Entro fine anno sarà presentato. L’impianto è pronto e funziona – ha poi aggiunto – Non basta scrivere una legge per una riforma come questa. Ed è vero che le tessere si stanno stampando». Ormai però la gaffe era servita e la risposta di fatto non data, con l’imbarazzo evidente sceso i studio tra tutti i presenti. Solo qualche giorno la Castelli aveva detto all’Economista professore ed ex Ministro del Mef Padoan che il salire dello spread non inficia sul rialzo dei mutui: ecco ieri la seconda figuraccia della politica grillina in diretta tv. Solo qualche mese fa proprio sul Reddito di Cittadinanza aveva inanellato un’altra uscita poco felice spiegando che con i soldi del sussidio «non si poteva andare all’Unieuro». Negli studi di Lilli Gruber poi la Castelli no ha mai avuto troppa “fortuna”: solo un anno fa alla domanda specifica, sul tema Italexit, se lei avrebbe votato Sì o No ad un referendum sull’uscita dall’Euro, la risposta era stata – dopo una lunga “filippica” sul fatto che il nodo della Brexit poteva essere importato anche da noi – «non lo so…».