Imbarazzo nel Movimento 5 Stelle in merito alla stampa delle tessere del reddito di cittadinanza. Nella giornata di ieri Di Maio ha annunciato che Poste Italiane è pronta a realizzare 5/6 milioni di card da spedire a chi ne avrà diritto, ma la stessa azienda ha smentito lo stesso ministro dicendo di non saperne nulla. In contemporanea sono giunti numerosi attacchi da parte dell’opposizione, a cominciare dal Partito Democratico, con Andrea Marcucci, capogruppo al senato, che attraverso Twitter ha scritto: «Di Maio ha annunciato stampa di 6 mln di tessere per #redditodicittadinanza. Sulla base di quale atto legislativo? O Di Maio come al solito mente o si sta commettendo abuso di ufficio con relativo danno erariale. Reddito di cittadinanza non è una legge approvata dalle Camere». Simile il parere di Luciano Nobili, deputato del PD, che si è recato di persona presso il ministero, senza però ottenere risposta: «C’è voluta mezza giornata al Ministero ma abbiamo due notizie. La prima è che si sono rifiutati di mostrarci le carte. La seconda è che non stanno stampando nulla. Non esiste il #redditodicittadinanza, non esistono le card. #DiMaio ha di nuovo mentito spudoratamente agli italiani». Infine, la vice presidente della camera, Mara Carfagna, deputato di Forza Italia, ha ironizzato pubblicando un video simpatico su Twitter: «Vorrei sollevare #LauraCastelli e #LuigiDiMaio dall’imbarazzo. Ho trovato dove stanno effettivamente stampando le famose tessere per il #redditodicittadinanza (che non c’è). Guardate voi stessi». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



REDDITO DI CITTADINANZA: QUERELLE TESSERE

Prosegue il giallo delle famose tessere del reddito di cittadinanza, le card che chi avrà diritto al sussidio riceverà nei prossimi mesi. Ieri il ministro del lavoro e dello sviluppo economico, Di Maio, ha annunciato di aver già dato ordine al proprio staff di lavorare con Poste Italiane per stampare le prime 5/6 milioni di tessere. Peccato però che le stesse Poste non ne sappiano nulla. Fonti interne contattate stamane dal quotidiano Il Giornale, hanno infatti spiegato: «La notizia che staremmo stampando le card per il reddito di cittadinanza la abbiamo appresa dalle agenzie e, quindi da Di Maio stesso, poco fa. Dei dettagli sulla stampa di queste tessere – hanno aggiunto – noi non sappiamo assolutamente nulla». L’unica notizia certa, confermata dalle stesse Poste, è l’avvio di un tavolo tecnico con il governo, per iniziare a capire come attuare la misura, nulla di più. Insomma, il mistero si infittisce sempre di più: non ci resta che attendere le prossime novità su tale vicenda. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



TESSERE REDDITO DI CITTADINANZA: CHI LE STAMPA

Giallo tessere reddito di cittadinanza, il Partito Democratico si scaglia contro Luigi Di Maio. Su Twitter è intervenuta Alessia Rotta: «Hanno avuto 5 anni per progettare il #redditodicittadinanza. Hanno detto che avevano le coperture. Hanno detto che l’avrebbero realizzato subito. Hanno detto che le tessere erano stampate #hannodetto #bugie. #DiMaio e #lauracastelli continuano a mentire agli italiani #fantareddito». Questo il commento del dem Marco Di Maio: «La favola del #redditodicittadinanza, proposta di #M5S e #Lega che specula in modo odioso sulle sofferenze di molte persone, si schianta con la realtà. E’ un #fantareddito perchè non esiste nulla, neppure le tessere che Luigi #DIMaio Laura #Castelli hanno annunciato». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)



IL GIALLO DELLE TESSERE DEL REDDITO DI CITTADINANZA

Prosegue il “mistero” in merito alle tessere del reddito di cittadinanza. Il ministro dell’interno e dello sviluppo economico, Luigi Di Maio, ha spiegato di aver già dato mandato a Poste Italiane di stampare le prime 5/6 milioni di card, ma tali dichiarazioni non sembrerebbero corrispondere al vere, in base anche a quanto sottolineato dal Corriere della Sera, per il semplice fatto che la manovra di bilancio, in cui è contenuto appunto il reddito di cittadinanza, non è ancora stata approvata. Sulla vicenda si sono espressi in tanti, in maniera più o meno imbarazzata, fra cui anche il leghista Claudio Durigon, sottosegretario del ministero guidato dal leader del Movimento 5 Stelle, che parlando a margine di un convegno al Cnel, dove vi era anche il presidente dell’Inps Boeri (le sue dichiarazioni potete trovarle immediatamente qui sotto), ha spiegato al La Provincia Pavese: «Rientra tutto quanto nell’iter che stiamo facendo. Chi stampa le tessere? Non lo so, io do un imput politico su quello che si deve fare, poi c’è l’amministrazione». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)

TESSERE REDDITO DI CITTADINANZA: E’ MISTERO

Torna a parlare del reddito di cittadinanza il numero uno dell’Inps Tito Boeri. Intercettato dai giornalisti a margine di un convengo al Cnel, il presidente dell’istituto previdenziale ha assicurato la massima collaborazione allo stato, come aveva “richiesto” pochi giorni fa il ministro dell’interno, Matteo Salvini, in merito anche alla riforma delle pensioni: «Massima collaborazione – dice all’Ansa l’abbiamo sempre fatto, una volta che ci sono delle leggi dello stato definite noi contribuiamo, una volta che il parlamento decide, noi ci mettiamo ad applicare le leggi». Sui tempi di applicazione delle due riforme, Boeri commenta con un sorriso: «Febbraio o marzo per reddito di cittadinanza e quota 100? Chiaramente ci vogliono dei tempi per fare queste misure, sono piuttosto complesse». Poche ore prima lo stesso Boeri aveva parlato anche della possibilità che fosse l’Inps a stampare le famose tessere del reddito di cittadinanza: «Noi non siamo minimamente coinvolti – le sue parole – non ho nessuna notizia a riguardo e non abbiamo nessuna comunicazione su questo. Non spetta a noi per altro, mi meraviglierei se chiedessero a noi di farle». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)

TESSERE REDDITO DI CITTADINANZA: E’ MISTERO

Il mistero sulle tessere per il reddito di cittadinanza, che ha portato alla gaffe di Laura Castelli, non è stato risolto da Luigi Di Maio anche se il vicepremier e ministro del Lavoro ha spiegato come verrà reso disponibile. «Da due settimane ho dato ordine al mio staff di lavorare con Poste per tutto, inclusa la stampa delle tessere – ha dichiarato il capo politico M5s -. Non c’è nessun giallo». Quindi ogni beneficiario del reddito di cittadinanza riceverà «una tessera a casa ed una serie di impegni da prendere». Di Maio aveva spiegato a La7 di aver dato mandato «di stampare le prime cinque o sei milioni di tessere elettroniche». Riguardo invece le regole che accompagneranno il provvedimento aveva aggiunto: «Avrete tutti i parametri a breve». Ma subito dopo un articolo del Corriere della Sera aveva rivelato che le agognate tessere per incassare il reddito di cittadinanza non erano mai andate in stampa. Quindi delle Carte di cittadinanza c’era solo il nome di concreto, perché le questioni burocratiche e normative per l’erogazione del sussidio risultavano ancora quasi tutte da risolvere.

TESSERE REDDITO DI CITTADINANZA? MANCANO LEGGE E APPALTO

Ma il Corriere della Sera interviene anche sulle nuove dichiarazioni rilasciate da Luigi Di Maio. «Tecnicamente ci sono almeno due obiezioni chiave da sottolineare rispetto alle controaffermazioni del vicepremier», scrive il quotidiano. In primis, per la stampa dei 5-6 milioni di tessere non può essere assegnato al momento alcun appalto o mandato per una questione semplice: la manovra che contiene il reddito di cittadinanza non è stata ancora approvata. Manca quindi una legge, che è la condizione essenziale prima di poterne poi concretizzare le misure previste. Inoltre, Poste Italiane è una Spa, quindi una partecipata solo in parte dallo Stato, e per affidare un appalto occorre predisporre una gara europea soggetta al monitoraggio dell’Anac. L’affidamento diretto quindi non è possibile. Resta dunque un caso quello delle tessere “fantasma” per ottenere il reddito di cittadinanza, e non solo per la gaffe della sottosegretaria all’Economia Laura Castelli quando è stata incalzata dai giornalisti Lilli Gruber e Alessandro Sallusti a Otto e mezzo su La7.