Reddito di cittadinanza: come funziona e quali sono i requisiti per accedere a quella che è la misura bandiera del Movimento 5 Stelle? Dopo l’annuncio del vicepremier Luigi Di Maio e alcune bozze del provvedimento rese note dall’Ansa, cominciano a emergere finalmente alcuni dettagli chiarificatori in merito a una delle azioni per le quali nell’ultima Legge di Bilancio sono state stanziate le maggiori risorse. Tuttavia, come è noto, i tecnici stanno ancora discutendo in merito al reperimento delle coperture necessarie e, non secondaria, c’è la questione della necessità di riformare i centri per l’impiego, ai quali saranno destinati circa 2 miliardi di euro dei 17 stanziati in totale per far partire il Reddito di cittadinanza già da questa primavera e che dovrebbe essere percepito, dati Isee alla mano, da circa cinque milioni di persone che nel nostro Paese vivono sotto la soglia di povertà certificata dall’Istat.
I DUBBI SULL’OBBLIGO DI TRASFERIMENTO
In merito al Reddito di cittadinanza, che prevede un assegno mensile di 780 euro, per percepirlo bisognerà innanzitutto essere maggiorenni e disoccupati, oppure inoccupati, avendo inoltre un reddito o una pensione inferiore alla suddetta somma: come è ovvio, non saranno tutti i nuclei familiari a beneficiarne e andranno rispettati alcuni “paletti” vincolanti quali l’iscrizione alle liste del proprio Centro per l’Impiego e dedicandosi attivamente alla ricerca di un’occupazione e frequentando corsi di formazione ad hoc o dedicando almeno 8 ore della propria quotidianità a lavori utili alla collettività. Più nebulosa è invece la questione relativa alla decadenza dal programma e la questione del rifiuto di un’offerta, connessa agli obblighi di trasferimento: infatti, in attesa dell’approvazione del decreto contenenti tutte le regole e di un sito ufficiale per fare richiesta della somma, a tenere banco è la questione dell’obbligo di trasferimento che, in alcune circostanze, prevede che un’offerta di lavoro, se congrua, debba venire accettata da qualsiasi parte d’Italia.