«Chi non aveva niente prima, da oggi avrà 780 euro», così Luigi Di Maio sul reddito di cittadinanza nella lunga intervista rilasciata a L’aria che tira. Il ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico ha annunciato che i navigator verranno assunti a marzo-aprile, aggiungendo: «Non solo è stata identitaria: per anni ci hanno detto che non era possibile, la comunità del M5s è cresciuta nel segno che si potesse fare. Oggi è legge: è una cosa che ti carica di soddisfazioni. A 32 anni, da ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico, aver firmato quel decreto è stato un onore: devo ringraziare gli italiani che mi hanno mandato qui». Il leader del M5s ha poi parlato di possibili preoccupazioni: «Dopo aver trovato 15 miliardi di euro per RdC e quota 100, tutte le altre preoccupazioni sono minori: ci avevano detto che non c’era un euro. Dopo aver preso delle decisioni, abbiamo trovato dei soldi per finanziare queste misure: il mio obiettivo è fare sì che si liberino dei posti di lavoro con quota 100. E poi formare i ragazzi con il reddito di cittadinanza. I posti di lavoro che si libereranno, ci permetteranno di reinserire chi entra nel programma del reddito di cittadinanza». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)



BEPPE GRILLO: “SCOMPARE LA POVERTA'”

Grande evento in casa Movimento 5 Stelle per presentare il reddito di cittadinanza, il provvedimento bandiera del partito guidato da Luigi Di Maio. Collegato via video, presente anche il fondatore M5s Beppe Grillo, che ha voluto elogiare la misura: «Lasciate perdere la filantropia, non stiamo santificando il bene comune ma una manovra politico-finanziaria straordinaria. Noi aiutiamo perché ci conviene, conviene a tutti». La povertà scompare, secondo il comico genovese: «Noi oggi abbiamo contro sinistra, centri, destri, sopra e sotto. Estirpiamo la povertà e la miseria con delle intuizioni economico-finanziarie. Noi sappiamo benissimo che se eleviamo un po’ il livello di vita delle persone, risparmiamo: con questo seme del reddito di cittadinanza iniziamo a riconoscere le persone». E ribadisce: «Più alziamo il livello del welfare delle persone, meno spendiamo di spese sanitarie. E’ un incantesimo la povertà, disincantiamola: questa è la più grande manovra economico-finanziaria della storia di questo Paese». Infine, Beppe Grillo esorta a proseguire su questa strada: «Adesso è un combattimento di bilancio: non fatevi infinocchiare con la comunicazione, andateci giù pesante». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)



RDC, LA PRESENTAZIONE DI CONTE E DI MAIO

Una convention alla presenza di tutto lo stato maggiore del M5s ha presentato il Reddito di Cittadinanza 2019, alla vigilia dell’ingresso in Parlamento per le prime votazioni e discussioni sul Decretone (in cui è inserito anche la Quota 100, la riforma delle pensioni di marca gialloverde). Il vicepremier Di Maio e il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte hanno presentato i dettagli e i vari passaggi della misura che garantirà almeno 780 euro al mese per chiunque sia senza lavoro (o almeno questa è la promessa del leader M5s): «Con il reddito di cittadinanza, se mai ci sarà la recessione, noi metteremo in sicurezza le fasce più deboli, non faremo come gli altri», ha rilanciato il Ministro del Lavoro davanti alla platea del Rome Life Hotel appena dopo aver lanciato la nomina di Lino Banfi come membro della Commissione italiana per l’Unesco (qui la replica ironica di un Salvini che non pare aver preso molto sul serio la candidatura, ndr). «Noi vogliamo formare imprenditori, spingere persone all’autoimprenditorialità, per questo abbiamo previsto la possibilità di prendere sei mesi di assegno per l’avvio dell’azienda», spiega ancora Di Maio mentre il Premier Conte ribadisce il suo impegno a ergersi come garante contro i possibili abusi, allontanando ancora una volta il timore di assistenzialismo dalla misura M5s.



ECCO COME FUNZIONERÀ LA CARD RDC

«Oggi mi presento come garante di un nuovo patto sociale tra i cittadini e lo Stato: vogliamo realizzare questo nuovo patto sociale e io sarò garante dell’attuazione», avanza il Presidente del Consiglio che subito dopo sottolinea «Meramente assistenziale? Dipende da come lo progettiamo. Siamo sempre stati consapevoli del rischio ma si realizza una misura assistenziale quando lo stato ai cittadini economici, con spirito paternalistico, dispensa benefici, senza sollecitarli a migliorare le loro condizioni. I cittadini sono incentivati a trovare un lavoro, i meccanismi disincentivanti col tempo sono formidabili. Sono sollecitati e stimolati a meccanismi utili alla società». In sala è stato poi presentato l’uso e la funzione della famosa Card del Reddito di Cittadinanza, che sarà molto simile al bancomat di Poste Pay: l’Inps verificherà i requisiti di chi chiede il trattamento, che potrà presentare domanda online e, quando l’istituto di previdenza darà parere positivo, spiega l’ad di Poste Italiane Del Fante, «a chi ha diritto noi consegneremo carta e pin».

POSTE E INPS COLLABORERANNO ASSIEME

Una collaborazione profonda tra Inps, Poste e anche Comuni, per non lasciare soli i centri di impiego (anche perché in molte parti d’Italia ancora indietro con il profondo rinnovo e restyling atto a soddisfare le tante domande di RdC): «Non si può spedire a casa per questioni di antiriciclaggio. Dopo la consegna, la carta è già funzionante con l’importo stabilito. Le tessere sono già in stampa e già pronte ad essere utilizzate, una volta che saranno ritirate negli uffici postali», conferma ancora l’ad di Poste, prima della chiosa del vicepremier Di Maio, «Alle fine le carte ci sono, sono pronte sono quelle che andranno a ricevere i destinatari del reddito di cittadinanza agli sportelli delle poste. La card sembra una normale poste pay ma è evoluta». E infine chiarisce come «tutta la procedura potrà essere online, altrimenti si può avviare presso uno sportello postale».