Fumata bianca raggiunta per la Confederazione Generale Italiana del Lavoro: Landini sarà il nuovo segretario generale, Colla il suo vice. Intervenuto ai microfoni dei cronisti, il segretario confederale ha spiegato: «Abbiamo trovato una soluzione per mantenere unita la Cgil: lo voleva questa sala, la nostra gente, il Paese. La Cgil è la casa che ha tenuto insieme tutte le culture riformiste di Sinistra: non potevamo permetterci di indebolirci sul linguaggio della rottura. La mia storia non è mai stata una storia di rottura: ho sempre detto che avrei fatto di tutto per non rompere il sindacato. Al voto andrà un unico segretario, che sarà il segretario di tutti. Abbiamo bisogno di dare risposte, c’erano aspettative: adesso si riparte, è una grande organizzazione. Abbiamo messo insieme tanti io che fanno il noi di questa organizzazione: l’io è fatto da pluralismi e da personalità, da una infinità di donne e di uomini. Quei tanti io fanno il come, che è il contenitore, quel quadratino rosso che vogliamo preservare sempre». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
SOCIAL: “NON SI GUARDA AL FUTURO”
Grazie ad un accordo raggiunto nella notte, la Cigl ha individuato in Maurizio Landini il nuovo segretario generale della sigla sindacale, con il suo principale sfidante, Colla, come vice. Questa mattina si riunirà a Bari, nell’ambito del congresso nazionale della Cigl, la commissione elettorale, e giovedì prossimo verrà ufficializzato il nuovo segretario generale. Diverse le reazioni sui social, a cominciare da Twitter, fra chi approva la scelta di Landini come sostituto della Camusso, e chi invece un po’ meno. Di questa seconda schiera fa senza dubbio parte il partito dei Democratici Europei, che si dichiarano orogliosamente renziani, e che hanno cinguettato così: «La #cgil sceglie di ritornare al passato. Dopo #camusso #Landini. Continua la regressione del maggior sindacato italiano». Polemico anche Fabio, che scrive: «La #camusso se ne va (era ora) ma dopo aver quadruplicato il proprio stipendio e adesso prende una bella liquidazione e pensione, tutti i diritti che lei nn ha saputo garantire a chi gli pagava lo stipendio i #lavoratori Adesso c’è il suo clone #landini». Infine Joker Reloaded, che pessimista spiega: «Finisce l’era #Camusso, sinistro-piddina d’assalto, arriva #Landini il compagno che nega il disastro dell’euro e vive ancora nel 1970. Questo sindacato finirà malissimo». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
CIGL, ACCORDO PER MAURIZIO LANDINI
E’ Maurizio Landini il nuovo segretario generale della Cigl. Nella notte è arrivato l’accordo dopo una trattativa serrata all’interno dello stesso sindacato, in cui viene ufficializzato l’addio della Camusso, che dopo 8 anni lascia così la presidenza di una delle principale sigle sindacali d’Italia. «Abbiamo bisogno di un sindacato confederale davvero unitario – aveva detto il segretario uscente nella giornata di ieri, all’apertura del congresso di Bari – è una scelta obbligata, l’unica che potrebbe fare la differenza. L’unica scelta – ha aggiunto – che guarda ad un orizzonte nuovo e non ci riporta al parallelismo, alle componenti di partito, ma che salvaguarda e rafforza l’autonomia». Il numero due di Landini sarà Vincenzo Colla, mentre alla vice-segreteria dovrebbe andare anche Gianna Fracassi, come sottolinea l’edizione online di Repubblica. All’interno della segreteria troveremo dieci persone, di cui sette facenti parte dell’are Camusso e tre di Colla, leggasi lo stesso vice-segretario, quindi Roberto Ghiselli ed Emilio Ghiselli, quest’ultimo, segretario dei chimici. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
IL CONGRESSO CGIL APRE OGGI
Si è aperto a Bari questa mattina il 18esimo Congresso Nazionale della Cgil, dal titolo “Il Lavoro è” che quest’anno coincide con l’elezione del nuovo Segretario Nazionale dopo gli otto anni di mandato di Susanna Camusso: i due candidati, noti da tempo, sono Maurizio Landini (ex leader Fiom) e Vincenzo Colla (ex segretario dell’Emilia Romagna) che da mesi danno vita ad una sfida senza esclusione di colpi per poter guadagnare la fiducia dell’assemblea del sindacato sempre più “spaccata” a metà nell’individuare il “nuovo” Camusso per i prossimi 8 anni. Nessuno dei due candidati, apertamente, vuole la spaccatura della Cgil e assicurano che l’intera confederazione rimarrà unita per chiunque dei due delegati verrà promosso a ruolo di Segretario Generale Nazionale. Restano però diversi i punti di scontro che ancora non sono stati risolti nonostante l’inizio del Congresso: entrambi sono membri attuali della segreteria Cgil e sosterranno al congresso di Bari lo stesso documento “Il Lavoro è” (che tra l’altro ha raccolto il 97,91% dei voti). Sulle 12 categorie presenti, segnala Sky Tg24, ben 7 sono a favore di Landini mentre 5 sostengono Vincenzo Colla: il voto – in arrivo tra le giornate conclusive di giovedì e venerdì – resta segreto e potrebbero dunque esserci sorprese dell’ultimo minuto.
IL PROGRAMMA DEL CONGRESSO CGIL: TUTTI I PASSI VERSO L’ELEZIONE DEL POST-CAMUSSO
In particolare, entrando al Congresso decisivo della Cigl aperto stamattina, Maurizio Landini può contare oltre che ai metalmeccanici della Fiom anche sulle categorie sindacali di Funzione pubblica, sulla scuola, universita’ e ricerca (Flc), su commercio, turismo e servizi (Filcams), sui bancari della Fisac, sui lavoratori dell’agroalimentare (Flai) e sugli atipici del Nidil. L’avversario e outsider Colla invece contare sui pensionati dello Spi, gli edili della Fillea, i lavoratori dei trasporti della Filt, dei chimici-tessili ed energia della Filctem, e dei lavoratori delle telecomunicazioni (Slc). Si arriverà dunque, molto probabilmente, alla conta effettiva dei voti, scenario alquanto inusuale per la Cgil con unico precedente: l’elezione nel 1994 di Sergio Cofferati che succedeva a Bruno Trentin. Mentre tutte le operazioni e interventi al Congresso Nazionale della Cgil saranno visibili sui canali in diretta video streaming su Facebook, sito Cgil e sito Rassegna.it, ecco qui l’intero programma dei prossimi giorni fino alla giornata conclusiva del 25 gennaio. In particolare, da segnalare, giovedì 24 gennaio la ripresa dei lavori con le votazioni su emendamenti allo statuto, emendamenti ai documenti congressuali, ordini del giorno, documento conclusivo. Ci saranno a seguire le elezioni di: Collegio Statutario, Comitato di garanzia nazionale, Comitati di garanzia interregionali, Sindaci revisori. Proclamazione dei risultati relativi all’elezione del Comitato direttivo nazionale e dell’Assemblea generale nazionale. Alle ore 15 poi la convocazione dell’Assemblea generale della Cgil per l’elezione del segretario generale, con l’annuncio e successivo discorso conclusivo del nuovo Segretario Generale Cgil che avverrà il giorno dopo, alle ore 12 di venerdì 25 gennaio, sempre a Bari.