Lavrov: “La guerra mondiale è sempre più vicina”
Sergej Lavrov, ministro degli esteri della Russia, è intervenuto oggi al Consiglio di sicurezza dell’ONU, al quale ha presenziato anche Volodymyr Zelensky. Il ministro russo nel suo intervento, al quale il presidente ucraino ha deciso di non assistere, ci ha tenuto ad avvertire l’occidente che “i rischi di un conflitto globale stanno crescendo“, ragione per cui “per indirizzare gli eventi in una direzione pacifica” la Russia chiede di applicare tutte le disposizioni della Carta ONU.
Secondo Lavrov, infatti, l’Occidente applicherebbe quelle norme “in modo selettivo, in base alle loro parrocchiali esigenze geopolitiche“. In particolare, ritiene che non siano stati rispettati “i principi di uguaglianza sovrana fra gli stati, la non ingerenza nei loro affari interni, il rispetto dell’integrità territoriale e il diritto dei popoli all’autodeterminazione”. Secondo il ministro, qualsiasi governo ucraino anti-russo è “un pupazzo” nelle mani degli USA, mentre la mancata apertura di un dialogo con Zelensky sarebbe dovuta non alla reticenza della Russia, ma ad “un decreto firmato da Zelensky che vieta un dialogo con il presidente Putin”. Infatti, conclude Lavrov “a proposito di negoziati, non ci arrendiamo nemmeno adesso, il presidente Putin ha parlato molte volte, anche di recente”.
La Polonia revoca l’aiuto all’Ucraina: tensioni Kiev-Varsavia
Oltre all’intervento di Lavrov, nella giornata di oggi si è assistito anche un momento di tensione tra l’Ucraina e la Polonia. Quest’ultima, infatti, per mezzo del Primo Ministro Marowiecki, ha affermato che “smetterà di fornire aiuti miliari all’Ucraina perché dovrà armare il suo esercito. L’Ucraina si sta difendendo da un brutale attacco da parte della Russia, e capisco questa situazione, ma difenderemo il nostro Paese”.
Le tensioni tra Ucraina e Polonia sembrano essere scaturite dall’intervento di Zelensky all’ONU che ha accusato “alcuni alleati europei” di fare “il gioco della Russia” in merito al divieto di export del grano ucraino. Nei giorni scorsi, infatti, Polonia, Slovaccia e Ungheria hanno firmato un accordo unilaterali per impedire l’export di grano e cereali dall’Ucraina, che starebbe avendo effetti deprimenti sui prezzi delle produzioni locali. Tuttavia, l’accusa di Zelensky non sarebbe piaciuta a Varsavia, che oggi dopo aver discusso con l’ambasciatore ucraino locale, ha interrotto la fornitura di armi.