Sono trascorsi quasi quattro mesi dall’inizio del conflitto tra Mosca e Kiev, ma Sergei Lavrov non ha dubbi: “La Russia non ha mai invaso l’Ucraina”. Questo quanto sostenuto dal ministro degli Esteri russo ai microfoni della Bbc. “Abbiamo dichiarato un’operazione militare speciale perché non avevamo assolutamente altro modo di spiegare all’Occidente che trascinare l’Ucraina nella Nato era un atto criminale”.



Tanti i temi trattati da Lavrov nel corso del dialogo con Steve Rosenberg e ha sostenuto ancora una volta la presenza di nazisti in Ucraina: in questo momento, ha spiegato, i militari del Cremlino stanno de-nazificando il Paese. Il braccio destro di Putin ha ammesso che “la Russia non è perfettamente pulita, è quello che è”: “E non abbiamo vergogna di mostrare quello che siamo”.



LAVROV: “FAKE NEWS DIFFUSE DALL’OCCIDENTE”

Il giornalista della Bbc ha voluto chiedere conto a Lavrov del caso di Yahidne, un villaggio nella regione di Chernihiv dove, secondo un rapporto delle Nazioni Unite, 360 persone, tra cui 74 bambini, furono costrette dalle truppe russe a stare 28 giorni nella cantina di una scuola senza servizi igienici e acqua. Un dramma che ha causato la morte di 10 anziani. “Questo è combattere i nazisti?”, la domanda del cronista, questa la replica del ministro russo: “E’ un gran peccato, ma i diplomatici internazionali, compreso l’Alto Commissario Onu per i Diritti Umani, il segretario generale e altri rappresentanti dell’Onu, stanno venendo messi sotto pressione dall’Occidente. E molto spesso stanno venendo utilizzati per amplificare notizie false diffuse dall’Occidente”.



Nel corso del suo dialogo con la Bbc, Lavrov si è soffermato sulle relazioni tra Russia e Gran Bretagna, dove Mosca è finita nell’elenco dei Paesi ostili: “Non credo che ci sia più spazio di manovra, sia il primo ministro Johnson che il ministro Liz Truss dicono apertamente di voler sconfiggere la Russa e di volerla mettere in ginocchio”.