Dopo tanto parlare del certificato di vaccinazione è il Lazio la prima Regione italiana ad introdurre un documento che attesta l’avvenuta somministrazione del vaccino contro il Covid. A dare conferma dell’iniziativa, come riportato da “Sky Tg 24”, è stato Alessio D’Amato, assessore regionale alla Sanità della giunta Zingaretti, intervenuto in occasione dell’inaugurazione del nuovo hub alla stazione Termini. “A metà del mese – ha spiegato D’Amato – tutti i cittadini vaccinati, circa mezzo milione ad oggi nel Lazio, potranno scaricare online il certificato vaccinale“. L’assessore ha precisato che il certificato di vaccinazione “si potrà scaricare online dal fascicolo sanitario elettronico di ognuno. Sarà un certificato in doppia lingua dove verrà segnalata la doppia somministrazione e l’attestazione a firma autenticata attraverso un Qr code“.
LAZIO PRIMA REGIONE AD INTRODURRE CERTIFICATO VACCINAZIONE
Il fatto che il certificato sia in doppia lingua è l’indizio che da qui ai prossimi mesi anche nel resto del mondo sceglierà di intraprendere la strada di una sorta di “patente di immunità” per riaprire al turismo e ai viaggi internazionali. Come riportato da “Il Messaggero“, il certificato, al pari di quanto avviene per i genitori che devono iscrivere i bambini a scuola, si potrà recuperare collegandosi all’anagrafe vaccinale, anche mediante Spid, ma soltanto dopo aver ricevuto la seconda dose di richiamo (per i sieri che lo prevedono). Il documento attesterà nome, cognome, codice fiscale, date e tipo di vaccinazione inoculato, nonché un codice a barra per girare l’informazione anche ai terzi. Riguardo all’uso che ne verrà fatto, D’Amato ha sottolineato che “lo deciderà il governo“, lasciando intendere che sia materia che prescinde dal campo d’azione della Regione Lazio.