Non si placa la polemica a distanza tra Lazio e Juventus, sulla ripresa del campionato e degli allenamenti, quando ovviamente sarà superata l’emergenza sanitaria per la pandemia da coronavirus. E anzi a gettare nuova legna sul fuoco è ancora una volta Arturo Diaconale, porta voce biancocelesti che in un lungo post su Facebook, si è augurato che, con tono ironico, lo stesso governo non venga “condizionato” dai pareri di “alcuni tifosi juventini” per fissare le date della ripresa. Più precisamente Diaconale, nel suo noto “Taccuino biancoceleste”, ha preso come tema la volontà espressa da molti di una ripresa degli allenamenti uguale per tutti i club. Mossa che però non risulterebbe gradita a chi, come la Lazio, non ha concesso permessi ai giocatori stranieri per ritornare alle proprie abitazioni durante questo periodo di stop al campionato, come invece proprio la Juventus ha fatto.
LAZIO, DIACONALE: INGIUSTA UNA RIPRESA UGUALITARIA DEGLI ALLENAMENTI
Proprio da questo fatto parte la vena polemica di Diaconale che precisa successivamente il suo pensiero: “Ci sono alcune squadre che hanno permesso ai propri giocatori di allontanarsi dall’Italia mettendosi nella condizione di dover essere sottoposti a quarantena prima di riprendere gli allenamenti che dovrebbero precedere la ripresa del campionato”. Di conseguenza Diaconale tiene conto che per fissare una data del ritorno in campo, prima si dovrà attenere che anche i giocatori che arrivano dall’estero terminino la loro quarantena. Un’ingiustizia dunque nei confronti di coloro che invece non si sono dati alla fuga e dei club che invece, sperando nella ripresa della stagione non hanno concesso tali permessi “nella consapevolezza che i permessi avrebbero allungato a dismisura il tempo della ripartenza”. Da qui poi l’affondo finale di Diaconale e di conseguenza la speranza che il Governo non venga influenzato dalle pressioni dei tifosi juventini: “È lecito immaginare che a favorire questi permessi abbia pesato anche la convinzione che il campionato andava considerato ormai concluso? Ed è troppo auspicare che il governo non venga influenzato dalla pressione dei tifosi juventini per una “eguaglianza dei punti di ripartenza” che però rappresenterebbe una ingiusta penalizzazione per chi ha avuto un comportamento virtuoso ed un premio non giustificato per tutti gli altri?”