La Lazio è eliminata dall’Europa League: non è riuscito il miracolo alla squadra di Simone Inzaghi, che per la prima volta negli ultimi dieci anni manca la qualificazione dal girone eliminatorio ai sedicesimi di finale. La serata si era già messa male quando la Lazio è andata sotto a Rennes: sapevamo che i biancocelesti avrebbero dovuto vincere per avere una speranza di qualificazione, e invece si sono trovati subito a rincorrere e con la necessità di segnare due gol per riprendere la sfida del Roazhon Park. Cosa che alla squadra attualmente terza in Serie A non è riuscita; soprattutto a Cluj il secondo tempo è iniziato con il vantaggio della squadra rumena che ha diminuito ancor più le speranze dei capitolini; quando Djokovic ha raddoppiato la festa è finita senza mai cominciare, a quel punto un Celtic già primo nel girone e senza troppe motivazioni avrebbe dovuto segnare tre gol e la Lazio ne aveva ancora due da recuperare, ma nel finale ha addirittura subito la doppietta di Gnagnon. Così, l’Europa League perde una squadra che nelle ultime stagioni era stata sempre protagonista; da un certo punto di vista la Lazio si potrà consolare pensando che adesso si potrà concentrare sul campionato, sognando davvero lo scudetto. (agg. di Claudio Franceschini)
CLUJ IN VANTAGGIO
La Lazio non si qualificherà ai sedicesimi di Europa League: sembra davvero tutto apparecchiato per l’uscita di scena dei biancocelesti dal torneo internazionale, perchè il secondo tempo al Dr. Constantin Radulescu è iniziato nel segno del Cluj. I rumeni hanno segnato quel gol che cercavano: a segno il difensore centrale Andrei Burca su azione di calcio d’angolo, dunque anche qui come a Rennes un giocatore del reparto arretrato sfrutta un calcio piazzato e porta in vantaggio la squadra di casa. Adesso per la Lazio l’impresa è titanica: i biancocelesti avrebbero bisogno di due gol per battere la squadra transalpina, e lo stesso numero di reti dovrebbe realizzarle il Celtic per ribaltare il Cluj e cambiare le gerarchie del gruppo E di Europa League in termini di secondo posto. Difficilissimo, anche perchè adesso il tempo comincia davvero a scarseggiare… (agg. di Claudio Franceschini)
LAZIO SI QUALIFICA SE… RENNES IN VANTAGGIO
La qualificazione della Lazio ai sedicesimi di Europa League è sempre più lontana: al 31’ minuto, dopo che i biancocelesti avevano già rischiato di subire gol, è arrivata la rete di Joris Gnagnon sugli sviluppi di un calcio d’angolo e dunque il Rennes è in vantaggio. Lasciato colpevolmente solo, il difensore centrale del Rennes ha potuto controllare e coordinarsi battendo Proto, che ha potuto ben poco; a questo punto la Lazio si trova ad una distanza di tre gol complessivi dalla qualificazione. Due sono quelli che dovrebbe realizzare per ribaltare la partita del Roazhon Park e vincere, la terza marcatura è quella che dovrebbe segnare il Celtic per impedire al Cluj di fare punti, e far valere a favore dei biancocelesti la doppia sfida nei confronti dei rumeni. Situazione allora sempre più complicata, ma era così anche mercoledì sera con l’Atalanta: non resta che aspettare e sperare, il tempo perchè le cose cambino tecnicamente ci sarebbe ma naturalmente i biancocelesti dovranno aumentare la loro spinta offensiva e cambiare atteggiamento. (agg. di Claudio Franceschini)
L’ULTIMO FLOP AI GIRONI
Sta per iniziare Rennes Lazio, ma soprattutto prende il via anche Cluj Celtic che è la reale partita cui guardare perchè, qualora i rumeni dovessero anche solo pareggiare, i biancocelesti potrebbero anche dilagare ma non sarebbero qualificati ai sedicesimi di Europa League. Sarebbe un flop anche per un altro motivo, non solo per le ambizioni della squadra: l’ultima volta in cui la Lazio è stata eliminata al girone di Europa League era il 2009, e da allora in questa competizione i biancocelesti sono stati sempre presenti se non in due sole occasioni (2010 e 2016). Dieci anni fa l’allenatore era Davide Ballardini, sostituito solo a febbraio da Edy Reja: la Lazio aveva iniziato male perdendo in casa contro un Salisburgo capace di chiudere a punteggio pieno, poi si era ripresa e aveva superato Levski Sofia (4-0 esterno) e soprattutto Villarreal. Con 6 punti dopo tre giornate la squadra aveva aggirato la boa di metà gruppo al secondo posto; peccato che poi avesse sempre perso. La sconfitta contro il Salisburgo, in Austria, aveva reso ininfluente l’ultima sfida nella quale era comunque arrivato un ko all’Olimpico contro il Levski Sofia, che aveva ottenuto i primi punti nel gruppo G. (agg. di Claudio Franceschini)
LAZIO SI QUALIFICA SE… COSì ‘ANNO SCORSO
La Lazio che punta a qualificarsi ai sedicesimi di Europa League si era trovata in una situazione ben diversa lo scorso anno. Inseriti nel gruppo H, i biancocelesti avevano aperto la loro corsa battendo in casa l’Apollon Limassol e poi, dopo aver perso nettamente a Francoforte, si erano presi una doppia vittoria sull’Olympique Marsiglia grazie alla quale erano riusciti a centrare la qualificazione con due giornate di anticipo. I ciprioti infatti, sconfitti nel doppio confronto dall’Eintracht, erano rimasti ancorati a quota 1 punto insieme ai transalpini allenati da Rudi Garcia, e finalisti dell’edizione precedente: la Lazio di Simone Inzaghi aveva perso le ultime due partite ma era comunque volata ai sedicesimi (per contro l’Apollon aveva vinto due volte, ma non era bastato). La corsa dei biancocelesti si era però interrotta subito: sfortunata nel sorteggio, la Lazio se l’era vista con il Siviglia che era passato allo stadio Olimpico e poi aveva replicato il successo al Sanchez Pizjuan, lasciando i capitolini a zero gol segnati in due gare. Quest’anno la qualificazione ai sedicesimi è decisamente più complessa, ma potrebbe eventualmente portare a sviluppi interessanti… (agg. di Claudio Franceschini)
I RISULTATI DA CENTRARE CONTRO IL RENNES
La Lazio si qualifica ai sedicesimi di Europa League con una vittoria: non c’è altro modo perché la squadra biancoceleste esca indenne dal gruppo E. La situazione è delicatissima: questa sera la Lazio va a giocare sul campo di un Rennes già eliminato (1 punto) e ha bisogno di vincere e sperare che in Romania il Cluj venga fermato. Al momento il Celtic ha 13 punti ed è già sicuro del primo posto; Neil Lennon, allenatore della squadra scozzese, avrà tempo per concentrarsi sul duello con i Rangers in campionato e dunque potrebbe mandare in campo una formazione con tante seconde linee. Il Cluj ha 9 punti, contro i 6 della Lazio: i biancocelesti non sono ancora eliminati perché nella sfida diretta, dopo aver perso 2-1 in trasferta, hanno vinto 1-0 all’Olimpico e dunque in caso di arrivo a pari punti farebbero valere questo vantaggio. Chiaro però che, a parte l’obbligo di prendersi il successo in terra transalpina, Simone Inzaghi dovrà anche sperare che il Cluj non faccia nemmeno un punto; questa è forse la parte più complicata per le speranze che la Lazio ha di qualificarsi ai sedicesimi di Europa League, ma vedremo quello che succederà.
LAZIO SI QUALIFICA AI SEDICESIMI DI EUROPA LEAGUE SE… I RISULTATI UTILI
La Lazio dunque cerca la qualificazione ai sedicesimi di Europa League, sapendo che la questione non dipende totalmente da lei: i biancocelesti si presentano a questa trasferta di Rennes con un bottino di sette vittorie consecutive in campionato, ultima delle quali ottenuta contro la Juventus con l’effetto di arrivare a soli 3 punti dai bianconeri e 5 dalla capolista Inter. L’ambiente può sognare a buona ragione lo scudetto; da questo punto di vista fare strada in Europa può essere considerato un obiettivo secondario e forse al momento lo è davvero, basti considerare le formazioni che Simone Inzaghi ha mandato in campo anche quando si è trovato con l’acqua alla gola (due settimane fa contro il Cluj ha rinunciato a parecchi titolari, tra cui soprattutto Thomas Strakosha e Ciro Immobile). Per questo qualificarsi ai sedicesimi non rappresenta un aspetto prioritario nella gestione della stagione, ma va anche detto che la Lazio ha sempre onorato l’Europa League e, in termini generali, rimane l’italiana ad aver fatto più strada negli ultimi anni. Staremo a vedere quello che succederà stasera, il campo (anzi: i due campi) ci darà il verdetto sul raggiungimento o meno del primo traguardo stagionale.