Otto ultras laziali risultano essere indagati a seguito dello striscione pro Mussolini esposto nella giornata di ieri vicino a piazzale Loreto a Milano. Gli uomini della Digos li hanno denunciati per manifestazione fascista, come spiega l’agenzia Ansa, ed è in seguito scattata l’indagine. I sospettati individuati sono 22, di conseguenza non è da escludere che a breve possa aumentare il numero di persone sul fascicolo dei pm della procura di Milano. Diverse le testimonianze che hanno aiutato gli inquirenti a risalire ai responsabili, con alcuni passanti che hanno preso il numero di targa delle auto degli ultras. L’indagine sullo striscione fascista esposto a Piazzale Loreto, terrà conto anche di altri episodi di violenza da parte del tifo organizzato, come quanto accaduto lo scorso Inter-Napoli del 26 dicembre, in cui morì un tifoso nerazzurro a seguito di violenti scontri prima del match. La sensazione è che le forze dell’ordine vogliano indagare più a fondo il mondo del tifo estremo, cercando di capire meglio il loro funzionamento e anticipare eventuali azioni violente come quella di ieri pomeriggio nel capoluogo lombardo. Gli inquirenti ipotizzano il reato di associazione a delinquere. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
STRISCIONE MUSSOLINI: LA CONDANNA DELLA LAZIO
Sono già stati identificati i 22 tifosi della Lazio che nella giornata di ieri hanno esposto uno striscione in quel di Milano, nei pressi di piazzale Loreto, con la scritta “Onore a Mussolini”. Del gruppo fanno parte alcuni membri degli Irriducibili, nota frangia di estrema destra del tifo biancoceleste, nonché tre interisti (le due tifoserie sono gemellate). La Lazio ha voluto allontanarsi in maniera netta e precisa da quanto accaduto ieri nel capoluogo lombardo, e attraverso una nota ha fatto sapere: «La società prende nettamente le distanze da comportamenti e manifestazioni che non rispondono in alcun modo ai valori dello sport sostenuti e promossi dalla società da 119 anni. E respinge e contesta la tendenza semplicistica di alcuni media a considerare l’intera tifoseria laziale corresponsabile di atti compiuti da pochi ed isolati elementi per motivazioni estranee ad ogni forma di passione sportiva. La società si è sempre battuta per il rispetto della legalità e della correttezza dei comportamenti». Le indagini sono state condotte dalla Digos di Milano e di Roma, e coordinate dal capo del pool antiterrorismo milanese Alberto Nobili. Condanna politica bipartisan nelle scorse ore, fra cui il ministro dell’interno, Matteo Salvini, e il sindaco meneghino Beppe Sala. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
“ONORE A BENITO MUSSOLINI”, SFREGIO DEI TIFOSI LAZIO
La Digos ha individuato i 22 autori dello striscione choc su Benito Mussolini esposto a Piazzale Loreto, Milano: sono 19 ultras della Lazio e 3 dell’Inter, come riporta Milan News. Un episodio che ha destato sdegno e scatenato il dibattito sui social, ecco le parole del leader di Forza Nuova, Roberto Fiore, in una nota: «I ragazzi che hanno esposto lo striscione a Milano sono ragazzi coraggiosi che per un’idea (che è anche la mia) rischiano denunce, Daspo e rotture di scatole che il sistema ancora dà a chi osa riportare il nome di Mussolini all’onore che merita». Questa la denuncia di Laura Boldrini: «Mi aspetto tolleranza zero con chi inneggia a Mussolini E poi, sono anni che lo dico e lo ribadisco anche oggi: i gruppi fascisti vanno sciolti perché violano la Costituzione italiana. Le istituzioni intervengano, non si può più far finta di niente!». Infine, il dem Pierfrancesco Majorino: «Si cercano abbondanti dosi di disinfettante che va pulito Corso Buenos Aires dove fascistelli vari hanno omaggiato Mussolini». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
SALVINI: “14 IDIOTI”
Anche il Ministro degli Interni entra di diritto nella triste vicenda dello striscione in piazzale Loreto: «nessuna tolleranza per ogni forma di violenza, fisica o verbale. Ringrazio le forze dell’ordine che stanno seguendo con attenzione la situazione. Il calcio deve tornare ad essere un’occasione di festa e di incontro, non di rissa e di scontro. Ho appena fatto i complimenti alle forze dell’ordine che hanno identificato 14 idioti che invece di andare a vedere una partita di pallone vanno in giro per Milano a far casino», ha fatto sapere Matteo Salvini mentre sono in corso ancora le indagini della Digos coordinate dal pm Alberto Nobili. Dopo l’intervento del sindaco Sala è anche il suo predecessore Giuliano Pisapia a commentare l’infausto striscione su Mussolini: «un autentico sfregio a Milano, Città medaglia d’oro della Resistenza. Domani la città, in occasione della manifestazione in ricordo del 25 aprile, cancellerà questa inquietante e vergognosa provocazione neofascista. I valori della resistenza sono le radici su cui si è costruita la nostra Repubblica». (agg. di Niccolò Magnani)
SALA CONTRO GLI ULTRAS
È degli Irriducibili, uno dei gruppi più duri della Curva Nord della Lazio, lo striscione choc apparso oggi a piazzale Loreto a Milano. “Onore a Benito Mussolini”, il testo scelto in un luogo tutt’altro che casuale, visto che lì il fondatore del Partito nazionale fascista venne esposto dopo la morte dai partigiani. E questo alla vigilia del 25 aprile, la Festa della Liberazione. Visto che negli stati non possono essere introdotti striscioni politici, i tifosi della Lazio si sono “divertiti” a provocare lontano da San Siro. Ma il sindaco di Milano, Beppe Sala, ha usato la sua pagina Facebook per lanciare un messaggio. «Anche cercando di non drammatizzare, non si può non capire che si stanno superando certi limiti. E che la denuncia di tutto ciò spetta soprattutto alla politica. A tutta la politica però. Milano è e resterà sempre una città profondamente antifascista», ha scritto il primo cittadino. (agg. di Silvana Palazzo)
ULTRAS LAZIO, STRISCIONE CHOC SU MUSSOLINI
“Onore a Benito Mussolini”, questo il testo dello striscione srotolato dagli ultras della Lazio in piazzale Loreto a Milano, dove stasera si giocherà la partita contro il Milan, semifinale di ritorno di Coppa Italia. Il gruppo degli Irriducibili, storica fazione ultrà biancoceleste dalla forte connotazione di estrema destra, ha esposto lo striscione provocatorio alla vigilia del 25 aprile. Al breve blitz hanno partecipato circa una settantina di tifosi, che si sono radunati all’angolo con corso Buenos Aires. Gli ultras della Lazio, come riportato da Il Giorno, hanno scandito slogan fascisti e fatto saluti romani, nel piazzale in cui il cadavere di Benito Mussolini fu esposto a testa in giù insieme a quello di altri gerarchi fascisti. «È una cosa allucinante, una nostra iscritta ci ha avvisato delle striscione portato da una settantina di persone che hanno intonato canti e slogan fascisti e hanno fatto saluti romani», ha dichiarato il presidente dell’Anpi milanese, Roberto Cenati.
CORI FASCISTI E SALUTI ROMANI A PIAZZALE LORETO
La provocazione neofascista è stata firmata dagli “Irriducibili” della Lazio. Poco dopo le 14 un gruppo di ultrà biancocelesti ha srotolato in corso Buenos Aires, all’altezza del civico 97, lo striscione sopracitato e i militanti hanno scandito molti slogan fascisti e hanno fatto il saluto romano. «È insopportabile che avvengano simili provocazioni alla vigilia del 25 aprile. Chiediamo alle autorità di individuare i responsabili», ha spiegato il presidente milanese dell’Anpi Roberto Cenati. «È ora di dire basta. Si sciolgano le organizzazioni neofasciste e neonaziste, applicando le leggi Scelba e Mancino», ha poi aggiunto. L’episodio non può che incrementare la tensione per la gara di stasera. I tifosi della Lazio arrivati a Milano sono 4mila. Nelle settimane passate sono assurti alla cronaca anche per i cori razzisti contro Bakayoko, centrocampista rossonero, e che sono gemellati con la Nord interista.