Lazza, alias Jacopo Lazzarini, a X Factor 2020 nella puntata “Last Call” in onda giovedì 22 ottobre su Sky e Now Tv. Il rapper, musicista e produttore discografico è stato scelto da Hell Raton, il giovanissimo coach di XF2020, nella fase finale del talent show di successo. A pochi giorni dall’inizio della fase finale dei live, Hell Raton si è trovato di fronte alla difficilissima scelta di decidere chi portare alla fase Live fra la partenopea Ale, la giovane abruzzese Casadilego, la monzese Cmqmartina, Daria Huber e la cremonese Mydrama. Una scelta non facile per il rapper a capo della squadra Under Donne; proprio per questo motivo Hell ha pensato bene di chiedere il supporto di Lazza, ma anche di Mara Sattei, due colleghi e compagni di lavoro. Del resto Lazza è senza alcun dubbio uno dei rapper e dei produttori più in voga capace di fare trap e di suonare un notturno di Chopin al pianoforte. Parlando proprio di Trap, il rapper intervistato da Supereva.it ha chiarito: “la Trap è femmina. In America dicono Trap Life, penso sia femmina. In Italia si pensa sia soltanto un sottogenere del Rap, in realtà Trap non definisce una musica, gente come i Migos o Gucci Mane ne sono l’esempio. Per loro è uno stile di vita: il “vivere Trap” è fare i soldi con la droga, prima che fare musica”.

Lazza: “il mio mixtape nato in quarantena”

Classe 1994, Lazza è un rapper – trapper conosciuto per la sua tecnica e abilità nel freestyle. Ha cominciato a farsi notare, anzi ascoltare grazie ad una serie di video pubblicati su YouTube e con le prime importanti collaborazioni con colleghi come Emis Killa. Poi il grande successo con il brano DDA fino al primo album in cui ha deciso di mixer il rapper alla musica classica. Una scelta vincente quella del giovanissimo rapper che, intervistato da Rolling Stones, ha parlato dei tantissimi progetti che aveva in cantiere, ma bloccati dall’emergenza sanitaria da Coronavirus. “Avevo tante cose. Innanzitutto un sacco di concerti, che purtroppo sono stati sospesi e rimandati a data da destinarsi” – ha confessato il rapper che, senza troppi giri di parole ha detto – “un po’ mi rode il culo, se devo essere onesto. Non tanto per una questione economica, oddio, anche per quella, in realtà, perché si tratta pur sempre del mio lavoro, ma perché mi piace tantissimo suonare, e il fatto che me lo impediscano mi destabilizza parecchio. È l’unica cosa che so fare bene e se mi togli la possibilità di stare sul palco, mi togli l’aria che respiro. Nella mia musica l’aspetto live è la cosa più importante, perciò questo stop mi ha colpito molto”. Durante la quarantena però Lazza ha raccolto tutte le sue idee e ispirazioni registrando un nuovo progetto: un mixtape che ha presentato così: “l’ho registrato in parte a casa, ma come tutti i lavoratori autonomi che hanno dovuto continuare a sbattersi anche durante il lockdown, mi sono munito di documenti, autocertificazione, fotocopia del contratto con Universal e una lettera dell’avvocato che attestava che mi spostavo per esigenze lavorative”.