Amici 21 di Maria De Filippi, LDA si sfoga via social contro la maglia nera della Generazione Zeta
Quando ormai manca sempre meno alla prima puntata di Amici 22 di Maria De Filippi, la nuova edizione del talent show di Canale 5, il talento record man di Amici 21, LDA, torna al centro dell’attenzione mediatica per uno sfogo di denuncia. Il messaggio de “il fu figlio di Gigi D’Alessio”, che al talent di Maria De Filippi ha sconfitto le etichette di “figlio di” e “raccomandato”( affibbiategli da chi lo critica in quanto figlio del cantautore di Mon Amour), battendo il record per il disco d’oro e il disco di platino raggiunti nel minor tempo nella storia di Amici con un singolo, Quello che fa male – tra le Instagram stories parla alla Generazione Zeta che lo rappresenta e lui stesso rappresenta. Denuncia, quindi, dei giovani la spasmodica tendenza a considerare il divertimento come una trovata divisiva o peggio ancora, un diversivo distruttivo, tra episodi di violenza e atti di vandalismo che creano disordine generale non solo nelle realtà periferiche ma anche al centro in città.
Non è la prima volta che Luca D’Alessio in arte LDA parla ai più giovani “dall’alto dei 19 anni”, come un giovane ragazzo con il vissuto di un uomo che si é fatto da solo, una peculiarità che lo ha reso molto amato tra i suoi fan e per cui é stato anche giudicato con critiche aspre. Basti ricordare la sentenza dell’insegnante avversa e voce RDS ad Amici 21- che non si riferiva alla sola forma mentis ma anche alla qualità della sua scrittura musicale del ragazzo – Anna Pettinelli: “sembra un 40enne nel corpo di un 20enne”. Tuttavia, nel nuovo monito social, tra le stories, LDA esordisce: “Queste sono storie abbastanza serie, perché io più vedo determinate cose, più mi viene lo schifo di essere nato in questa generazione qui. Ormai vedo solo ragazzi in giro che vanno a rompere cose, vanno a rompere i coglioni alla gente, a spaccare tutto. Io dico, io faccio io sono. Ma che dici? Che fai? Chi sei? Che si nu’ scem!”.
Lo sfogo di denuncia contro la maglia nera della Generazione Zeta dell’ex Amici, LDA, poi, prosegue con una chiave di lettura personale sull’essere un “role-model” per la collettività, che prescinde dalla popolaritá, riflettendo sull’importanza del saper dare il buon esempio nella vita di tutti i giorni e quindi essere influenti in positivo, anche da comuni mortali: “Ma tu non ce l’hai un fratellino più piccolo, un cuginetto più piccolo? Tu dovresti dare il buon esempio, dico tu ma ci sono troppe persone. Vuoi dare il buon esempio e far capire che non è giusto quello che stai facendo?” . Il record-man di Amici 21, poi, prosegue perentorio: “Che sono atti scandalosi che fanno ridere solo i coglioni come voi? Soprattutto non ti viene voglia di fare qualcosa di costruttivo nella tua vita?”.
LDA parla ai giovani coetanei “da grande”, dopo Amici 21: “Crescete”
Il cantautore pop originario di Napoli, la città che vanta il Golfo più bello del Pianeta Terra e che viene spesso messa alla gogna dai media per episodi all’insegna dello sballo con violenza e distruzione tra i giovani, poi, aggiunge: “Io so d’accordo, tutti quanti dobbiamo ridere e scherzare, andare a ballare. Jamme a parià tutti quanti assieme (Andiamo a divertirci tutti insieme). Sì, sono d’accordo, ma fino a un certo punto. Io vedo solo mazzate, chi fa follie, chi sale sulle macchine, chi spacca bottiglie in giro. Ma come vi divertite?”.
Reduce dalla collaborazione con Albe, LDA non parla solo a Napoli, ma ai coetanei, e la denuncia si estende anche a tutte le altre fasce d’età, in una riflessione sul sociale che ha come interlocutore la società moderna e non vuole essere una mera invettiva di chi presume di poter insegnare dalla cattedra del social: “Che sia chiaro: non voglio fare queste storie per farmi passare come santo, ma cerco di vedere il lato oggettivo delle cose e che siete veramente stupidi e scemi. Io non voglio insegnare nulla a nessuno, io cerco di dare il buon esempio anche perché ho tanti ragazzi più piccoli che mi seguono. Lo dico anche al mio fratellino più piccolo, ai miei nipotini e ai miei cuginetti, perché questi ragazzi più piccoli sfortunatamente stanno crescendo con esempi sbagliati, molto sbagliati”.
Da qui, quindi, il claim del messaggio a prima-firma del cantante di Vivimi, LDA, che torna a parlare “da grande” ai coetanei, per la costruzione e contro la distruzione del futuro, dove il divertimento sia il bene in unione e non il male in divisione : “A tutti voi che fate i buffoni in giro, vi do un consiglio da un ragazzo della vostra età: crescete e date priorità ad altre cose. Statm buon. (Statemi bene)”.