Sanremo 2023, LDA si svela come uomo e artista: la verità sul papà d’arte, Gigi D’Alessio
Dopo il titolo di Big più giovane di Sanremo 2023, conseguito in quanto promosso da Amadeus alla gara del Festival, LDA pensa a Quello che fa bene, Gigi D’Alessio incluso. Ancor prima del debutto festivaliero Luca D’Alessio in arte LDA esordiva in TV prendendo parte al talent show prodotto e condotto dalla.consorte del compianto Maurizio Costanzo, Maria De Filippi, Amici 21, dove a partire da settembre 2021 il giovane cantautore di Napoli si é imposto come il nuovo fenomeno pop made in Italy a suon di streaming con la sua musica, su Spotify Italia. Questo, raggiungendo un record storico, ben oltre il pregiudizio dei detrattori, che lo etichettano come un “raccomandato” nella music farm perché figlio d’arte di Gigi D’Alessio: Luca D’Alessio é il primo a conseguire il disco d’oro e il disco di platino con un singolo, Quello che fa bene, nella storia di Amici.
Ma come vive il confronto artistico di cui é spesso protagonista con il padre? L’interrogativo nasce spontaneo, soprattutto ora che LDA é alla prova del nove, come emerge tra le pagine dell’Avvenire che dedica al “Justin Bieber italiano” uno spazio special per il recente rilascio di Quello che fa bene. “Il primo vero album” dopo l’eponimo LDA, dell’ex Amici 21, che prende vita sul palco di Sanremo 2023 con la presentazione in gara del singolo apripista “Se poi domani”. Una canzone d’amore autobiografica con cui sfodera l’inconfondibile romanticismo da neo Cupido del Pop, dal nome in acronimo per combattere i pregiudizi, LDA, al secolo Luca D’Alessio.
Lo scorso 24 febbraio Gigi D’Alessio ha compiuto 56 anni e, al di là del gossip legato alla separazione dalla moglie storica e mamma del figlio d’arte, Carmela Barbato, rappresenta un grande punto di riferimento nella vita così come nella carriera del 19enne. Come lascia intendere lo stesso LDA: “Papà mi ha insegnato a diventare uomo -fa sapere il figlio d’arte, che svela di aver appreso i trucchi del cantautorato e il mestiere dal padre d’arte- la musica invece sono io che l’ho rubata a mio padre. Mentre lui suonava il piano, lo ascoltavo di nascosto”. Una rivelazione importante di alcuni retroscena. Insomma, la carriera di artista per LDA é voluta e non propriamente “ereditata”.
Il presente di LDA é Quello che fa bene
E dopo la delusione d’amore, diventata la sua musa da record con Quello che fa male, ora il 19enne pensa alla musica di Quello che fa bene. La tracklist del nuovo album contiene 15 tracce veleggianti tra l’R&B, la trap e il pop puro, elemento distintivo della musica del cantautore di Napoli. Tra le altre canzoni racchiuse nell’album, oltre ai featuring con i due ex allievi come lui, Albe, Aka7even, e l’ex giudice di Amici, Alex Britti, LDA destina una dedica alla città di cui si sente appartenente – Napoli- in Cara Napoli, e parla a se stesso tra le note di Luca, senza risparmiarsi sull’ansia sociale di cui é diventato vittima.
“I napoletani hanno un rapporto particolare con la loro città – spiega di Cara Napoli -. Nel brano ci sono anche critiche e contrasti, quando parlo del calore della gente “che ti scalda o ti scotta”, o dei “fuochi d’artificio che coprono le stelle” e “un castello galleggia tra paure in mezzo al niente. Io analizzo la mia città a 360 gradi”.
E in toto, poi, lui si svela nella struggente Luca, che parla del vecchio sé, quando da adolescente « ascolta Chopin annegando nei fiori di Bach»: «E’ un brano molto personale dove mi sono aperto veramente tanto, ho lasciato andare la penna – ammette dei testi a sua prima-firma di Quello che fa bene -. Ho scritto questo sfogo in 12 fogli interi, perché io scrivo all’antica con la penna”. E conclude: “Avevo tanti pensieri: io sono una persona che non parla tanto dei suoi problemi”, Il silenzio parla é non a caso un’altra traccia, tra i 15 “ingredienti”, di Quello che fa bene.